Chiesa di Santa Maria della Passione: differenze tra le versioni

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====Cappelle della navata destra====
=====Prima Cappella=====
'''Fuga in Egitto''' e '''Bottega di Nazareth''', tele di Tommaso Formenti, XVII secolo.
=====Terza Cappella=====
'''Flagellazione''', tela di [[Giulio Cesare Procaccini]]. La tela, posta sull'altare maggiore della cappella, proviene dallo scomparso monastero di Santa prassede. Essa viene riferita dai critici alla prima fase artistica del Procaccini, di impronta tardomanierista, con una datazione al primo decennio del Seicento. In particolare la composizione, centrata sulla torsione della figura centrale del Cristo, contrapposta alle imponenti figure dei due aguzzini, risulta caratteristica del tardomanierismo lombardo di cui il pittore, con il fratello Camillo, era a quel tempo fra i maggiori esponenti. La forte carica drammatica ed emozionale, e il dinamismo plastico della scena, preludono invece agli sviluppi barocchi della loro arte <ref>Mina Gregori (a cura di), ''Pittura a Milano dal Seicento al neoclassicismo'', p. 208, op. cit. in bibliografia</ref>.
[[File:7395 - Milano - S. Maria della Passione - Giulio Cesare Procaccini, Cristo alla colonna (ca. 1610) - Foto Giovanni Dall'Orto, 26-Feb-2008.jpg|miniatura|Giulio Cesare Procaccini, Cristo alla colonna]]
=====Quinta Cappella=====
'''Madonna della Passione''', affresco quattrocentesco. L’affresco ospitato sull’altare maggiore proviene dalla chiesetta abbattuta alla fine del Quattrocento per far posto all’attuale costruzione. L’immagine venne restaurata e ridipinta nei secoli successivi.
 
====Ottagono Centrale====
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[[File:Santa Maria della Passione 27.JPG|miniatura|300px|Carlo Urbino, Volta del transetto]]
 
L’ancona con la ' ''Deposizione''', ospitata sull’altare, proviene dall’altare maggiore della chiesa, da dove fu tolta nel XVII secolo quando venne costruito quello attuale a marmi policromi. La tela è ospitata all’interno della monumentale cornice lignea cinquecentesca originale. La predella è decorata con i santi Piero e Paolo, ai lati, storie del ritrovamento della [[Vera Croce]], mentre lo scomparto centrale fu purtroppo oggetto di un recente furto. Due colonne a motivi vegetali sorreggono il timpano spezzato con la cimasa che ospita il ''Cristo risorto''. La tela centrale con la deposizione dalla croce è attribuita al poco noto [[Bernardino Ferrari]], del quale costituisce l’opera più importante pervenuta fino a noi. Il dipinto fu per molti anni attribuito a [[Bernardino Luini]]; sono affini ai modi del pittore luinese l’impostazione classica, la delicatezza della caratterizzazione delle figure, mentre il paesaggio sullo sfondo con la città turrita ricorda i misteriosi sfondi del Bramantino<ref>Mina Gregori (a cura di), ''Pittura a Milano, Rinascimento e Manierismo'', p. 201, op. cit. in bibliografia.</ref>.
 
Ai quattro pilastri della cappella, tele con i dottori della chiesa Greca ([[Gregorio Nazianzeno]], [[Giovanni Crisostomo]], [[Basilio Magno|Basilio]]), di autore ignoto, mostrano una qualità nettamente inferiore alle altre quattro tele della cappella di fronte che ne completano la serie.
[[File:7268 - Milano - S. Maria d. Passione - Capp. Falcucci - Andrea Fusino da Campione, Mon. Daniele Biraghi - Foto G. Dall'Orto, 26-Feb-2008.jpg|miniatura|300px|Andrea Fusina, Monumento funebre di Daniele Biraghi]]
 
===== Cappella Falcucci =====
La cappella contiene, sotto l'organo di destra, il '''Monumento monumento funebre di [[Daniele Biraghi]]''', consigliere ducale alla corte sforzesca e arcivescovo di Mitilene, scolpito da [[Andrea Fusina]] da Campione, che alla data della sua realizzazione (1495) era collocato al centro dell'Ottagono, sotto la cupola, e trasferito poi in ossequio ai dettami della [[Controriforma]], contrari all'erezione di monumenti funerari privati nelle chiese.
[[File:Santa Maria della Passione 32.JPG|miniatura|300px|Gaudenzio Ferrari, Ultima cena]]
 
===== Transetto Sinistrosinistro =====
L'altare principale ospita l<nowiki>'</nowiki>'''Ultima cena''', capolavoro della maturità di [[Gaudenzio Ferrari]], l'opera più celebre custodita nella Basilicabasilica. Il dipinto fu molto apprezzato già dai contemporanei, che ne lodarono la maestà delle figure e il naturalismo delle espressioni, mostrando di di sostenere bene l'impegnativo confronto con il [[Cenacolo Vinciano]] di [[Santa Maria delle Grazie]], di cinquant'ani precedente. Essa è anche l'unica opera di Gaudenzio citata dal [[Vasari]] nelle sue vite, con toni lusinghieri:
{{Citazione|fece [...] a' frati della Passione un cenacolo bellissimo, che per la morte sua rimase imperfetto.|[[Giorgio Vasari]], ''[[Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori]]'',edizione torrentiniana, 1550 e 1568}}
Numerose copie ne vennero eseguite nel tempo; a Milano è custodita in [[Basilica di San Nazaro in Brolo|San Nazaro]] quella del [[Bernardino Lanino|Lanino]]. L'opera, oltre che distinguersi per la ricerca fisiognomica e psicologica delle figure, sulla scia vinciana, è caratterizzata anche dal curioso sfondo con l'improbabile edificio a pianta centrale, che ricorda le opere di Bramantino<ref>Mina Gregori (a cura di), ''Pittura a Milano, Rinascimento e Manierismo'', p. 254, op. cit. in bibliografia.</ref>. La monumentale cornice dorata è l'originale, commissionata insieme al dipinto dal priore Aurelio da Milano nel 1544.
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Sono altresì notevoli, nella medesima cappella, le quattro tele di [[Giuseppe Vermiglio]]
con '''I quattro [[dottori della Chiesa]]''', di impronta caravaggesca.
[[File:Santa Maria della Passione 23.JPG|miniatura|300px|Abside e altare maggiore]]
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==== Cappelle della navata sinistra ====
===== Prima Cappella =====
Alla parete destra '''Il digiuno di San [[Carlo Borromeo]]''', capolavoro di [[Daniele Crespi (pittore)|Daniele Crespi]]. Il dipinto rappresenta una delle opere migliori del Crespi, e contemporaneamente una delle rappresentazioni più celebri del santo. La tela è caratterizzata da una composizione semplice e da una forte carica emozionale, in piena osservanza dei dettami della controriforma in materia di pittura. Dalla folta oscurità dello sfondo emergono solamente la figura del santo, il tavolino su cui sono posti solamente il libro di preghiere e il frugalissimo pasto, e l'altare con il crocefisso. Gli elementi sono illuminati da una luce violenta, e resi con crudo realismo evidente nella natura morta della cena e nelle lacrime che rigano il volto del vescovo, creando una scena dal forte contenuto ascetico.
[[File:7315 - Milano - S. Maria della Passione - Daniele Crespi, Il digiuno di San Carlo - Foto Giovanni Dall'Orto, 26-Feb-2008.jpg|miniatura| Daniele Crespi, Il digiuno di San Carlo]]
 
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===== Seconda Cappella =====
'''Cavalieri duellanti''' entro spazi architettonici, affresco attribuito a Gherardini e Castelli, voluti dalla Baronessa Brebbia in onore del figlio Carlo da Vattevil, maestro di campo del re di Spagna.
===== Terza Cappella =====
'''San Giovanni Battista''' di [[Paolo Camillo Landriani]] detto Il Duchino, firmato e datato 1602.
===== Quinta Cappella =====
'''San Francesco d'Assisi riceve le stimmate''', tela attribuita a [[Camillo Procaccini]]
[[File:7364 - Milano - S. Maria della Passione - Cappella S. Franc. - Giuseppe Vermiglio, Depiosiz. di S. Tomm. Beckett 1625 - Foto G. Dall'Orto, 26-Feb-2008.jpg|miniatura|Giuseppe Vermiglio,Deposizione di San Tommaso Becket]]
'''Deposizione di San [[Tommaso Becket]]''', tela di [[Giuseppe Vermiglio]]. Si tratta di una delle opere migliori dell'artista, originario di Alessandria. L'opera, firmata e datata 1625, mostra chiare influenze caravaggesche nel realismo dei volti e negli effetti di luce vibrante sulle bianche vesti dei chierici. Nella monumentalità delle figure sono invece ravvisate influenze dello spagnolo Zurbaran.
===== Sesta Cappella =====
'''Assunzione della Vergine''', tela di [[Simone Peterzano]].
'''Salita al Calvario''', di Pietro Bacchi da Bagnara.
 
=== La Salasala Capitolarecapitolare ===
Uno dei capolavori della chiesa è la ''sala capitolare'', decorata da un monumentale ciclo pittorico di [[Ambrogio Bergognone]] ([[1510]]-[[1515]] circa) con tavole, affreschi (''Cristo e gli apostoli alle pareti''; ''Santi e papi appartenenti all'ordine dei Canonicicanonici Lateranensilateranensi'' nelle lunette; ''grottesche'' e ''cielo stellato'' nella volta).
[[File:Santa Maria della Passione, sala capitolare, affreschi di Bergognone.JPG|miniatura|Sala capitolare, affreschi di Bergognone]]
 
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=== Il convento ===
Il convento, già sede dei [[Canonici Lateranensi]], è oggi occupato dalle aule del [[Conservatorio Musicaleconservatorio Giuseppe Verdi]]
[[File:Conservatorio Giuseppe Verdi (Milan), cortile, ex chiostro di Santa Maria della Passione 02.JPG|miniatura|Cortile del Conservatorioconservatorio Giuseppe Verdi, ex chiostro del convento]]
 
===Dipinti===
 
*[[Daniele Crespi (pittore)|Daniele Crespi]]: ''laLa cena di Sansan Carlo Borromeo''
*[[Simone Peterzano]]: ''L'Annunciazione''
*[[Simone Peterzano]]: ''L'Assunzione''
*[[Gaudenzio Ferrari]]: ''L'ultima Cenacena''
*[[Bernardino Ferrari]]: ''La Pietà''
*[[Antonio Campi]]: ''La Crocifissione''