Guerra degli alleati (220-217 a.C.): differenze tra le versioni

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La [[Lega Etolica]] iniziò a prendere contromisure difensive, essendo ormai quasi completamente circondata da questa nuova alleanza. Ormai era l’unico territorio che si opponeva al totale controllo della Macedonia sulla Grecia e l’Etolia sentiva questa minaccia piuttosto imminente.
 
Ariston, stratega della Lega Etolica, impresse una nuova e radicale politica, in modo da prevenire attivamente un ulteriore decadimento delle posizioni dell’Etolia nello scenario internazionale. Nello specifico gli etoli erano allarmati dall’alleanza che si stava formando tra gli [[Achei]] e il territorio di [[Messenia]], nel sudovest del [[Peloponneso]]. Se questo fosse accaduto, l’Etolia sarebbe stata completamente circondata da nemici della Lega Achea. Per questo motivo Ariston mandò forze di spedizione verso la città di [[Figaleia]], in Messenia, per esercitare una maggior pressione. Nel tragitto queste forze assalirono e saccheggiarono numerose città achee, creando ancora maggior risentimento.
 
Le cause reali dei problemi che intercorrevano tra le due leghe, quella etolica e quella achea, non erano le occasionali alleanze o dispute, ma avevano radici profonde di diversa visione politica e di diversi metodi attuativi. Laddove la Lega Achea era solita utilizzare politiche intimidatorie e l’uso della forza bellica per ottenere i propri scopi, la Lega Etolica era più propensa ad utilizzare vie più diplomatiche e prudenti, sostanzialmente non violente, nella maggior parte dei casi. Essi ebbero un solo conflitto sin dal [[278 a.C.|278]].
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Come conseguenza immediata della Guerra degli Alleati, la Macedonia di Filippo V rimase la maggior potenza militare della Grecia.
 
Dopo il [[217 a.C.]] Filippo V volse le sue attenzioni verso la [[Repubblica di Roma]], alle prese con [[Annibale]]. A seguito della [[battaglia di Canne]] nel 216, invase l’[[Illiria]] nella parte più a occidente della [[penisola balcanica]] , si alleò con Annibale e [[Cartagine]] nel [[215 a.C.|215]] e progettò anche di attraversare il mar [[Adriatico]] per invadere l’[[Italia]].
 
Filippo V sconfisse ancora la Lega Etolica e Roma nella [[Prima guerra macedonica]] ([[214 a.C.|214]]-[[205 a.C.]]) dopo che costoro si strinsero in un’alleanza contro di lui nel [[211 a.C.|211]]. Questa guerra terminò con due trattati: uno con la Lega Etolica nel [[206 a.C.|206]]; l’altro con Roma nel 205. Conosciuto come la [[Pace di Fenice]], il trattato permise a Filippo V di conservare le terre che aveva in Illiria. Questo conflitto sostanzialmente manteneva gli stessi [[casus belli]] della Guerra degli Alleati e ebbe la stessa conclusione, ossia con una seconda guerra tra la Lega degli Etoli e la Macedonia, con i primi ancora sconfitti.