Policrate: differenze tra le versioni

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Con le ingenti ricchezze accumulate attraverso il dominio dei mari, Policrate innalzò possenti mura attorno alla propria capitale e, per poterla approvvigionare d'acqua in caso d'assedio, evitò di far costruire un [[acquedotto]], troppo vulnerabile all'uopo, optando per un condotto che attraversava un monte. Così venne realizzata un'opera d'ingegneria mirabile: una galleria lunga più d'un chilometro attraverso un monte, nella quale venne ricavata una condotta che trasportava l'acqua captata dalle numerose fonti e la convogliava in città. Policrate fece costruire anche un grande porto, con due moli di 370 e 180 m, inserito nelle mura cittadine.
 
Nei primi tempi, mantenne comunque buoni rapporti sia con l'impero persiano che con l'Egitto (strinse un'alleanza con il faraone egiziano [[AmasisAmasi]]s, [[569 a.C.|569]]-[[526 a.C.]]).
 
==L'ascesa persiana e la caduta di Samo==
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Policrate, sicuro di ricavare qualche vantaggio nell'aver prestato il suo aiuto, resterà ben presto deluso dall'ingratitudine persiana. Questo fatto lo porterà a comportarsi male anche nei loro confronti, flagellando con la sua flotta l'intera costa dominata dai persiani.
Questi, attraverso il [[satrapo]] [[Orete]], attirarono Policrate con l'inganno e dopo averlo catturato, dapprima lo torturarono e infine lo giustiziarono tramite crocefissione. Samo, perduto il suo carismatico leader, venne facilmente conquistaconquistata dai persiani nel [[522 a.C.]].
 
==La tirannide di Policrate==
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==La leggenda==
Policrate era famoso per la sua proverbiale ricchezza e per la sua fortuna. Ritenendo che un uomo troppo fortunato prima o poi sarebbe stato colpito da una grave sventura, [[Amasis]], faraone d'Egitto, chiese a Policrate di rinunciare a qualcosa di veramente prezioso in modo che tale perdita rappresentasse una grande sventura e ne scongiurasse una peggiore. Policrate decise perciò di privarsi di un anello preziosissimo cui era molto affezionato e lo gettò in mare. Tempo dopo, un pescatore pescò un pesce di dimensioni notevoli e decise di farne dono a Policrate, ma mentre i cuochi lo cucinavano ritrovarono nella sua pancia l'anello che il tiranno aveva gettato in mare. Quando [[Amasis]] seppe che Policrate era riuscito a recuperare l'anello capì che egli era un uomo troppo fortunato e che prima o poi sarebbe stato colpito da una grave disgrazia; non volendo essere travolto anch'egli nella rovina di Policrate, ruppe l'alleanza. Tempo dopo, i timori di [[Amasis]] si avverarono. Nel [[522 a.C.]] il satrapo persiano [[Orete]] attirò con l'inganno Policrate presso di sé e lo fece giustiziare crocifiggendolo. Da allora e per oltre un secolo i Persiani mantennero il controllo di Samo.
 
==Voci correlate==