Teatro in Italia: differenze tra le versioni

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===Il XX secolo===
{{vedi anche|Teatro futurista}}
[[File:Thais bragaglia 1918 04.jpg|thumb|left|300px|''[[Thais]]'' di [[Anton Giulio Bragaglia]] con scenografie futuriste di [[Enrico Prampolini]]]]
Durante il [[XX secolo]] nascono importanti autori drammaturghi che pongono le basi per il ''Teatro italiano moderno''. Su tutti spicca il genio di [[Luigi Pirandello]], considerato "padre del teatro moderno". Con l'autore siciliano, nacque il ''Dramma psicologico'', caratterizzato essenzialmente dall'aspetto introspettivo. Un altro esponente del teatro drammaturgico del novecento fu [[Eduardo De Filippo]]. Egli, figlio di un importante commediografo del tempo, [[Eduardo Scarpetta]], riuscì a ripristinare il dialetto all'interno dell'opera teatrale, eliminando la diffusa concezione dei tempi addietro che definivano ''l'opera dialettale'' come opera di secondo livello. Con [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], nacque il ''Teatro popolare''.
 
All'inizio del secolo si fecere sentire forti le influenze delle ''[[Avanguardie storiche]]'': [[Futurismo]], [[Dadaismo]] e [[Surrealismo]]. Soprattutto il futurismo cercò di cambiare l'idea di teatro moderno adattandola alle nuove idee. [[Filippo Tommaso Marinetti]] s'interessò di scrivere i vari ''Manifesti futuristi'' sulla sua nuova idea di teatro. Insieme a [[Bruno Corra]] e [[Francesco Cangiullo]] creò quello che fu chiamato ''Teatro sintetico''. In seguito i futuristi costituirono una compagnia, diretta da [[Rodolfo De Angelis]], che fu chiamata ''Teatro della sorpresa''. La presenza di uno scenografo come [[Enrico Prampolini]] spostò l'attenzione più sulle scenografie modernissime che sulla recitazione, spesso deludente.
Un altro personaggio che frequentò il teatro in questo periodo, senza grosso successo al confronto di altre produzioni letteraria e poetica, fu [[Gabriele D'Annunzio]]. Di lui sono rimaste delle tragedie d'ambito classico, vicine al gusto [[Liberty]] caratteristico di tutta la produzione del ''poeta-guerriero''.