Cinema di genere: differenze tra le versioni

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==Caratteristiche==
La caratteristica principale del cinema di genere è il rifarsi ad un modello, spesso [[Cinema statunitense|hollywoodiano]], canonizzato e di successo e di trasfonderlo nel cinema italiano adattandolo ai gusti del pubblico locale e soprattutto ai mezzi di produzione a propria disposizione. Si pensi al genere [[Peplum]] che, seppur in Italia aveva avuto già una sua stagione agli albori del cinema con ad esempio ''[[Quo vadis? (film 1912)|Quo vadis?]]'' di [[Enrico Guazzoni]] nel [[1913]] o [[Cabiria]] di [[Giovanni Pastrone]] del [[1914]], ebbe un’incredibile sviluppo a partire dai [[kolossal]] hollywoodiani, spesso girati proprio a [[Cinecittà]]. Infatti, da tali produzioni venne assimilato il ''modello'' di successo e ripetuto in chiave italiana in tutte le sfumature possibili da quella [[Film comico|comica]] (''[[Totò contro Maciste]]'' del [[1962]]) a quella [[Cinema dell'orrore|horror]] (''[[Maciste contro il vampiro]]'' del [[1961]] ed ''[[Ercole al centro della terra]]'' del [[1963]]).
 
Talvolta, i generi o sottogeneri venivano creati ''ex novo'' tramite prestiti e contaminazioni tra generi differenti: così, per esempio, il [[Decamerotico]]. Appartengono al cinema di genere anche filoni cinematografici minori ma che hanno la stessa caratteristica di essere generati da un modello canonico riproposto più e più volte finché il pubblico non si stanca: per esempio, le [[Commedia erotica familiare|commedie erotico-familiari]], il cui capostipite è ''[[Grazie zia]]'' di [[Salvatore Samperi|Samperi]], del [[1968]].
 
==Fortuna==