Capitan Harlock: differenze tra le versioni

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==Curiosità==
* Yattaran è la caricatura di [[Kaoru Shintani]], fumettista appassionato di modellismo soprattutto aeronautico, che per lungo tempo fu assistente di Matsumoto.
* Il nome della regina delle Mazoniane sembra apparentemente ispirato alla ''[[Rafflesia]]'', un fiore indonesiano, di dimensioni gigantesche e dall'odore sgradevole.<!-- POV Anche le donne umane sono usualmente raffigurate con capelli lunghi, magari non così tanto, perché in generale è lo stile Matsumoto quello di disegnare in maniera estremamente graziosa e delicata le figure femminili (tanto quanto sono legnose invece quelle maschili, quando non vere e proprie macchiette, basse la metà dei protagonisti principali, per i personaggi minori, buoni o cattivi che siano). La definizione data alle Mazoniane, per via del loro collo lunghissimo e il fisico esile, 'Modigliani style' è sbagliata, perché è nello 'stile Matsumoto' disegnare le figure femminili con tali criteri. Questi sono incentrati in un concetto di elegante bellezza, ideata con criteri cerebrali, che danno sì linee arrotondate 'dove serve', ma soprattutto sono interessati ad un certo tipo di estetica molto eterea; niente figure carnali, in definitiva, come June di Grande Mazinga, né fisici magri e maggiorati al tempo stesso, come la Fujiko/Margot di Lupin III.
* Il nome della regina delle Mazoniane sembra apparentemente ispirato alla ''[[Rafflesia]]'', un fiore indonesiano, di dimensioni gigantesche e dall'odore sgradevole.
 
==Le belle donne che bruciano come carta==
Le ''Mazoniane'', il popolo che dallo spazio profondo si avvicina alla Terra, appaiono per la prima volta nel secondo episodio, anche se il mistero su di loro non si risolve in quella puntata. La loro natura sarà meglio rivelata nel terzo episodio, quando il padre di Tadashi viene ucciso da una di loro.
 
=== Fisiologia e società ===
Nonostante la somiglianza esteriore, esse effettivamente hanno una [[fisiologia]] del tutto differente da quella degli esseri umani. Infatti sono esseri con un [[metabolismo]] del tutto dissimile, perché di natura vegetale e non animale, come dimostra il colore verde che in genere hanno.
Una loro caratteristica raccapricciante è l'[[autocombustione]]: quando uccise bruciano fino a incenerire totalmente. L'episodio 3, intitolato "La donna che brucia come carta" lo dimostra per la prima volta. Le fiamme bluastre che si sprigionano (per un tempo tra l'altro davvero breve per incenerire un essere umanoide dalla [[Massa (fisica)|massa]] di decine di chilogrammi) le avvolgono lasciandone solo un mucchio di cenere.
 
Un'altra caratteristica è che esse non hanno bisogno della [[sessualità]] per riprodursi, a dispetto delle succinte ed eleganti uniformi che indossano. Nell'episodio 17 ''Maki'', il macchinista dell'Arcadia, scopre che la figlia che credeva sua non è veramente tale. Esse sono generate da particolari piante, simili ad enormi [[cavolfiore|cavolfiori]]. Però, anche i singoli individui sono capaci di generare, come si osserva nel 40º episodio. Un altro indizio della capacità di generare in maniera diretta da parte dei mazoniani è dato dalle immagini dei civili nelle navette di vari episodi, come il 26º. Probabilmente, le militari sono una sorta di casta a sé, che viene fatta nascere ed allevata separatamente. È una sorta di suddivisione sociale altamente specializzata, come con le [[Formicidae|formiche]].
 
Ma la loro caratteristica più eminente è la loro bellezza e perfezione fisica, simile a quella delle modelle in voga a partire dagli anni settanta. Le mazoniane hanno un aspetto delicato, mani lunghe, statura alta, pelle luminosa, capelli generalmente verdi, lunghissimi, sciolti, lisci e fluenti (sono forse funzionali al metabolismo, in ogni caso appaiono pensati con l'equazione foglie=capelli, come si vede anche nelle scene in cui si dimostrano capaci di trasformarsi anche in piante). La bellezza delle mazoniane non manca di colpire profondamente i compagni di Harlock (e talvolta anche lui, che pure è di animo imperturbabile). Ma la loro indole non è altrettanto gradevole e se devono, uccidono i terrestri senza pietà. Loro non sono esseri umani, e non considerano gli umani importanti. Inoltre, la società militare di Mazone ha un regime tanto rigido, e un popolo così numeroso, che la vita dei mazoniani stessi non pare particolarmente tenuta in considerazione.
 
La società mazoniana è di tipo [[società matriarcale|matriarcale]]: sono le femmine ad avere il controllo di tutto, mentre i maschi sono quasi invisibili, senza alcun ruolo militare, e relegati nella massa della popolazione civile. Il che non è di poco conto, perché la società mazoniana è, almeno nell'epoca descritta, fortemente militarizzata.
Come le [[Amazzoni]], da cui probabilmente il nome, le mazoniane sono infatti un popolo guerriero, disposte senza battere ciglio a combattere fino alla morte contro i nemici esterni e talvolta anche interni.
<!-- POV Anche le donne umane sono usualmente raffigurate con capelli lunghi, magari non così tanto, perché in generale è lo stile Matsumoto quello di disegnare in maniera estremamente graziosa e delicata le figure femminili (tanto quanto sono legnose invece quelle maschili, quando non vere e proprie macchiette, basse la metà dei protagonisti principali, per i personaggi minori, buoni o cattivi che siano). La definizione data alle Mazoniane, per via del loro collo lunghissimo e il fisico esile, 'Modigliani style' è sbagliata, perché è nello 'stile Matsumoto' disegnare le figure femminili con tali criteri. Questi sono incentrati in un concetto di elegante bellezza, ideata con criteri cerebrali, che danno sì linee arrotondate 'dove serve', ma soprattutto sono interessati ad un certo tipo di estetica molto eterea; niente figure carnali, in definitiva, come June di Grande Mazinga, né fisici magri e maggiorati al tempo stesso, come la Fujiko/Margot di Lupin III.
La bellezza delle mazoniane comporta, in un certo modo, anche un elevato grado di evoluzione, che le fa rassomigliare alle rappresentazioni che alle volte sono date degli alieni. La testa è caratterizzata da grandi occhi (i cartoon giapponesi, influenzati da quelli americani, li hanno in generale di dimensioni maggiori rispetto alla norma delle proporzioni, in Harlock comunque essi sono meno 'esagerati' che in altre serie, specialmente successive), il mento è piccolo e appuntito, la mascella sottile e la dentatura nient'affatto poderosa. La cosa non è tuttavia sorprendente, perché il popolo di Mazone è antichissimo, e ha avuto un tempo straordinariamente lungo per evolversi, con una civiltà che si è estesa a gran parte dell'universo conosciuto.
I capelli sono protagonisti del disegno complessivo, e sebbene la loro lunghezza non sia impossibile nel mondo reale, lasciare capelli lunghi oltre la vita sciolti non è molto pratico per dei soldati. Anche Koros, in Daitarn III, ha capelli lunghissimi, legati in una coda, passata attorno al collo.-->
 
== Differenze tra il manga e l'anime ==
Mayu è stata inserita nella serie animata e il suo compito è in un certo qual modo di "addolcire" il carattere di Harlock. Viene anche rapita da Raflesia, che non sapendo come fermare il pirata, a un certo punto sceglie di percorrere la strada più meschina (scatenando la furia di Harlock). Anche Laura, la bellissima mazoniana che fugge dall'Arcadia ingannando Tadashi facendogli credere di essere sua madre con i suoi poteri ipnotici, non compare nel fumetto originale.
 
Non risultano, invece, nell'anime scene come quella in cui due mazoniane vengono uccise dall'equipaggio dell'Arcadia dopo che si sono introdotte nell'asteroide-base dell'Arcadia. Accade che, in una missione di ricognizione, si fermino con le loro navette per giocare con una palla, dimostrando di essere creature amanti anche del gioco. Ma proprio in quel momento, Yattaran provoca accidentalmente un'esplosione nel suo laboratorio e le mazoniane percepiscono la scossa. Incuriosite, si mettono a investigare e scoprono un accesso all'interno della base-asteroide. Harlock dice a Yattaran di occuparsene, perché a causa sua hanno scoperto la natura dell'asteroide. Yattaran le trova in riva al mare artificiale, commosse a guardare il tramonto del sole artificiale. Dice loro che non vorrebbe ucciderle, loro gli parlano ma in una lingua sconosciuta. Tuttavia non si vogliono arrendere e lui è costretto ad ucciderle. La cosa gli peserà nella coscienza, ed ha scosso profondamente l'equipaggio, perché capiscono che i loro nemici hanno un cuore, che gli somigliano molto in termini di sentimenti.
 
Anche il personaggio fatale di Namino Shizuka è molto più sviluppato che nel manga, ma anche più oscuro. Nell'anime è una pericolosissima spia sabotatrice, che tenta di sedurre Harlock e alla fine viene uccisa da Tadashi: ma non prima di essersi dimostrata un personaggio eccezionalmente complesso e combattuto, e di essersi innamorata davvero di Harlock. L'originale del manga è altrettanto complessa, ma non ha molto tempo di dimostrarlo perché la sua vita ha presto termine a causa di un incidente. Lei, comunque, sale sull'astronave, ma nient'affatto motivata da azioni di sabotaggio, piuttosto amareggiata dalla sua doppia vita di terrestre e mazoniana, che l'ha profondamente logorata nello spirito causandole problemi di coscienza. La ospita Tadashi nella sua cabina, senza accorgersi che lei è un'aliena.
 
Non soltanto le Mazoniane non sono delle figure prive di complessità in termini di personalità, ma si scopre, via via, che sono delle creature tutt'altro che prive di una vita privata vera e propria, nonostante la loro rigida e difficile condizione di società militarizzata e in cammino attraverso le stelle. Hanno sentimenti, motivazioni, angosce.
 
Forse l'ideazione di questo nemico è la vera singolarità della serie. Si sono visti nemici di ogni genere nelle storie di guerra, ma il concetto è in genere quello di ricercare la battaglia contro un avversario totalmente odioso, spesso rispondente al criterio: 'brutti, sporchi e cattivi'.
 
Affrontare un popolo di creature con le caratteristiche fisiche di una top-model è una cosa che spinge a riflettere sulla crudeltà delle guerre, sulla violenza e sull'ingannevolezza delle apparenze. La scommessa di Matsumoto, probabilmente influenzata dall'epoca, proprio negli anni del femminismo, è stata in qualche modo di presentare un dubbio, ovvero la riflessione sulla violenza e la guerra. Un nemico orrendo od estremamente cattivo, privo di spessore emotivo e storia propria è facile da odiare e anche da uccidere. Un nemico così bello e dall'aspetto tanto diverso da un combattente, nonostante l'animo estremamente agguerrito, costringe a riflettere sul senso dell'odio e della vita in una guerra.
 
Per Harlock e gli altri pirati è stato un dramma convincersi della pericolosità delle mazoniane. Una volta Harlock, riferendosi alla mazoniana che aveva abbattuto il suo aero spaziale, dice a Takashi: «Era bella?» «Le mazoniane sono tutte belle. Ma non devi guardarle mentre le combatti, è pericoloso!». L'odio per le Mazoniane appare legato al tempo stesso da una fascinazione erotica, esaltata dalle scene di nudo che sono state inserite in numerosi episodi. Alla fine gli indugi e i dubbi di coscienza sono spianati: la legge della guerra e sopravvivenza è 'o noi o loro' e i pirati di Harlock hanno imparato a tirare il grilletto prima delle avversarie, che tra l'altro, non hanno nessuna attrazione per loro e quindi nessuna remora ad ucciderli se possibile.
 
L'unica e fondamentale eccezione è data da Harlock, per il quale non poche mazoniane provano una fascinazione se non proprio amore. Il sentimento non è comunque ricambiato da Harlock, che apparentemente non sopporta le donne emancipate. La sua [[geisha]] è Meeme, fedele aliena di un pianeta del sistema di Yura, unica superstite della sua razza. È anche teneramente legato alla piccola Mayu, per la quale è un padre putativo. Ma spesso discute ruvidamente con Yuki, la ragazza bionda diventata uno dei membri più importanti della ciurma, praticamente un secondo ufficiale in comando, e poco propensa ad obbedire senza discutere agli ordini del suo Capitano.
 
Harlock ha pregi e difetti. Tra i primi v'è senza dubbio il sangue freddo. Tadashi Dayu, nell'anime è un ragazzino molto agguerrito, rabbioso e impaziente di vendicare l'uccisione del padre. Nel fumetto originale è molto più incerto e insicuro. L'accentuazione della perfidia mazoniana vede un contraltare quindi, nella persona di Tadashi. Harlock però è assolutamente imperturbabile, e, nelle poche volte in cui parla, dice solo cose memorabili.
 
Una volta, durante la battaglia vicino a Venere (Episodio 12) Tadashi vuole uscire a combattere in una condizione disperata, e Harlock senza indugio gli dice: ''Va pure se vuoi farti ammazzare. Se ti guardassi in uno specchio, vedresti solo rabbia, odio, fanatismo. Sei un perdente, e non hai nessuna possibilità di uscirne''. Tadashi torna sui suoi passi.
 
Harlock ha anche un carattere testardo, alle volte orgoglioso e sempre sprezzante nei confronti del potere, con la sua attitudine a tenere sempre la fronte alta di fronte ai potenti. Se la fermezza del carattere e la dignità sono la sua caratteristica di uomo libero, la caparbietà è la faccia opposta della medaglia. Nonostante Raflesia e altre Mazoniane cerchino di dialogare con lui, non cede su nessun punto. La sua gentilezza d'animo e lealtà, in battaglia, non gli impediscono di essere spietato e durissimo. Nell'ultimo episodio ammette persino di non avere capito che Raflesia voleva uscire dalla guerra senza perdere l'onore, evitando un'ultima sanguinosa battaglia.
 
Il doppiaggio italiano è stato svolto molto bene, grazie al personale della RAI. Il merito sulla validità delle voci è invece molto più complesso. Il doppiatore italiano di Harlock addolcisce molto la figura del pirata spaziale, con un tono di voce molto adatto alle scene intimistiche, molto diffuse nell'opera. La voce originale giapponese è molto più dura e secca. I pareri sulla validità del cambio sono vari, alcuni sono entusiasti del doppiatore italiano, altri commentatori vedono con maggiore favore l'originale giapponese. Forse la verità è che Harlock è un personaggio complesso, e i due doppiatori danno apparentemente modo ad entrambi i suoi aspetti (comandante e uomo) di esprimersi al meglio. Gli altri doppiatori hanno caratteristiche praticamente uguali in entrambe le edizioni, con qualche eccezione, come Yuki, che ha una voce italiana più adulta e sicura della ragazzina allarmata che era nella versione originale. D'altra parte, ha solo 16 anni all'inizio della storia, e quindi la sua insicurezza non è certamente fuori luogo.
 
La guida suprema del popolo di Mazone è la bellissima regina Raflesia, ferma e caparbia nel suo intento di portare la sua gente verso la Terra, la loro ''seconda patria'' (un poco come a dire 'terra promessa', come spiegato soprattutto nel ventiseiesimo episodio). La sua risolutezza si scontrerà con quella, non meno ostinata, del pirata Harlock, e con esiti tragici.
 
La solitudine di Raflesia, che nel 26imo episodio fa uccidere Thalis, mostra una creatura straordinariamente sola e fragile, dinanzi a un compito che si sta dimostrando troppo duro da svolgere, e che vede sempre meno sostenitori in tale gioco d'azzardo.
 
Thalis, capo della flotta civile, a nome degli scienziati aveva appoggiato l'idea del viaggio verso la Terra ed eletto Raflesia come guida. Raflesia ripensa a quando lei ha ricevuto da Thalis e Cleo la richiesta ufficiale, a nome del popolo di Mazone, di far loro da comandante ('Portaci sulla Terra, Regina' in uno scroscio di applausi). Ma poi, con il tempo e le difficoltà, ha finito per cambiare idea e ha deciso di lasciare, con un gruppo di civili, la carovana spaziale, per rifugiarsi su di un pianeta simile alla Terra, vicino a cui stavano passando.
 
Cleo, il braccio destro di Raflesia, è inviata come sicario contro Thalis e il suo gruppo di disertori. Le due erano amiche e conoscenti, e per Cleo eseguire gli ordini di Raflesia è un dramma personale. Si presenta da sola al gruppo, con il suo bel volto (è una delle mazoniane più belle) teso e senza dire nulla. Quando Thalis la vede capisce tutto e le chiede: "Chi ti manda?" "Raflesia". Allora prende la bomba dalle mani di Cleo, che le offre la possibilità di suicidarsi piuttosto che essere giustiziata, però non prova odio, ma anzi le prende delicatamente la mano, come a sollevarla dalla colpa di cui si sentirebbe altrimenti carico, e poi la lascia allontanandosi nella neve. Ma prima di sparire per sempre, si volta e le dice di riferire alla Regina che una regina senza cuore è come l'acciaio troppo duro: governare con spietatezza non gioverà a Raflesia. Cleo non le dice nulla, ma la saluta in lacrime quando scoppia fragorosamente la bomba, oltre l'orizzonte.
 
Raflesia si ritrova il cuore indurito da questa spietata decisione, ma lascia dietro di sé la compassione e ritrova la massima determinazione nella sua volontà di compiere il suo compito, proprio ora che si è sentita abbandonata da colei che l'ha sostenuta per tanto tempo. Esce dalla sua sala da bagno e comunica con Harlock, apparendogli, come altre volte, in forma olografica nella sua cabina. Ma stavolta gli parla senza diplomazia, ammonendolo: se egli la intralcerà ancora nei suoi piani, lei lo annienterà per sempre. Harlock, piuttosto che intimidito, si dimostra ancora più deciso ad affrontarla, orgoglioso non meno della regina mazoniana. L'Arcadia sta facendo prua verso il grosso della flotta nemica e non cambia rotta. Il dado è tratto e lo scontro finale è solo questione di tempo.
 
== Censure nell'edizione italiana ==