Guerre borgognone: differenze tra le versioni

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L'anno successivo, le forze bernesi conquistarono e e saccheggiarono il Paese del [[Vaud]], che apparteneva al [[Giacomo di Savoia|Jacques de Romont]] di [[Savoia]], a sua volta alleato con Carlo il Temerario. Nell'Alto [[Vallese]], le sette decanie indipendenti cacciarono i savoiardi dalla parte bassa con l'aiuto di Berna e delle altre forze confederate, dopo la vittoria nella [[battaglia di Planta]] del novembre [[1475]]. Carlo I organizzò una rappresaglia e marciò su [[Grandson]]. Nonostante la resa della città davanti all'invasore, Carlo impiccò la guarnigione svizzera (composta di 412 uomini) posta a difesa della città. [[Berna]] convinse allora gli altri Confederati ad intervenire militarmente ed i due eserciti si fronteggiarono il 2 marzo [[1476]] nella [[battaglia di Grandson]]. I confederati, in inferiorità numerica e messi di fronte alla potente artiglieria nemica, riuscirono a vincere approfittando di una sfortunata serie di disguidi tra le forze del Temerario che dovette lasciare il campo abbandonando, oltre a numerosi cannoni, parte del tesoro ducale.
 
Il Duca di Borgogna, riparando verso [[Losanna]], organizzò un nuovo esercito (stimato in 15-30'000 mercenari) con lo scopo di conquistare la città di Berna. Arrivati in prossimità di [[Morat]] (nel territorio dell'attuale canton FriborgoFriburgo) Carlo il Temerario pose in assedio la città (difesa da circa 1'500 soldati bernesi e friburghesi) che resistette comunque sino all'arrivo delle truppe confederate (aiutate anche da un gran numero di soldati alsaziani e cavalieri della Lorena) rinvigorite dall'invio di un nutrito contingente zurighese (neutrale nei precedenti scontri). L'assedio viene rotto ed il Duca di Borgogna costretto a ritirarsi, subendo una pesantissima sconfitta. I suoi alleati [[Casa Savoia|Savoia]] stipularono perciò la [[Trattato di Friburgo (1476)|Pace di Friburgo]] e si ritirarono dal conflitto.
 
La notizia della sconfitta spinse diverse città della Lorena (soggetta a Carlo il Temerario) a ribellarsi e a formare un grosso esercito, guidato da [[Renato II]], per assediare Carlo il Temerario a [[Nancy]]. In quell'occasione i cantoni svizzeri preferirono non intervenire direttamente ma misero a disposizione dei loro alleati un contingente di 9'000 soldati. La battaglia, seppur durissima, volse quasi immediatamente a favore di Renato II ed il Duca di Borgogna, accerchiato dagli alabardieri svizzeri, venne ucciso sul campo.