Luciano Moggi: differenze tra le versioni

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Il 3 agosto 2012 la III sezione del Tar del Lazio ha respinto le richieste con cui Moggi sollecitava la sospensione del provvedimento dell'Alta Corte di Giustizia del Coni<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/calcio/calciopoli/2012/08/03-256675/Calciopoli,+Tar+conferma+la+radiazione+a+Moggi|titolo=Calciopoli, Tar conferma la radiazione a Moggi|editore=corrieredellosport.it|data=4 aprile 2012|accesso=4 aprile 2012}}</ref>. Veniva così confermato in via definitiva il provvedimento di radiazione da qualsiasi incarico nell'ambito dello sport italiano.
 
====Il processo a Roma FARSOPOLI====
È stato accusato di associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza tramite minacce e violenza privata nell'ambito dell'inchiesta sull'azienda [[Gea World]]. Secondo i pm romani Palaia e Palamara, Luciano e [[Alessandro Moggi]], nonché Franco Zavaglia, sarebbero stati i promotori del sistema di potere che avrebbe portato la Gea ad esercitare una funzione dominante nel mondo del calcio. Nel capo di imputazione si afferma che i tre avrebbero creato la Gea per "acquisire il maggior numero di procure sportive, tramite esse, ottenere un potere contrattuale in grado di incidere in maniera determinante sul mercato calcistico, per condizionare la gestione dei calciatori e, di riflesso, quella di svariate squadre del campionato di calcio". Il 3 ottobre [[2008]] è stato rinviato a giudizio insieme ad altri ventiquattro imputati nell'inchiesta. Al relativo processo, l'11 novembre 2008 il PM ha chiesto una condanna a 6 anni per Moggi per associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza tramite minaccia e violenza privata, senza le attenuanti del caso per il pessimo comportamento tenuto in aula. 5 anni di condanna sono stati richiesti per suo figlio.