Cantica: differenze tra le versioni

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porcate scritte da un pirla
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Con il termine '''cantica''' (dal latino ''canticum''), i [[roma antica|romani]] designavano le parti [[Poesia lirica|liriche]] della [[tragedia]], [[Arte drammatica|recitate]] o [[canto (musica)|cantate]] da un solo [[attore]] invece che dal [[Coro (musica)|coro]]. Venivano spesso accompagnati da strumenti musicali, soprattutto il [[flauti|flauto]], e le parti cantate erano caratterizzate da versi lunghi, come possono essere il [[settenario trocaico]] o [[giambo|giambico]], l'ottonario giambico e i [[anapesto|settenari o ottonari anapestici]].
 
==''Mutatis modis cantica''==
 
I ''mutatis modis cantica'' («canti con ritmi diversi») sono dei cantica polimetrici e sono eseguiti, probabilmente, non da attori. Tuttavia erano ancora cantati ed accompagnati dal flauto. Presentavano sia versi lunghi, come i settenari e ottonari giambici o trocaici, sia versi brevi, come i [[giambo|giambi]] e i [[trocheo|trochei]], i [[cretico|cretici]], i [[baccheo|bacchici]], gli [[anapesto|anapesti]].
 
I ''mutatis modis cantica'' rappresentano uno dei contributi offertici da [[Tito Maccio Plauto|Plauto]], il quale li inserì nelle sue commedie ''[[palliata|palliate]]''.
 
==Medioevo==