Salma bint Amr: differenze tra le versioni

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Le prime citazioni del termine imprenditore si ebbero in Europa intorno al Cinquecento
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Attività = imprenditricecommerciante
|Nazionalità = araba
|PostNazionalità =
|Immagine =
|Categorie= no
}}
Fu la moglie di [[Hashim ibn 'Abd Manaf|Hāshim b. ʿAbd Manāf]], il bisnonno del [[profeta]] [[Maometto]].
 
== Biografia ==
Salmā bint ʿAmr ({{arabo|سلمى بنت عمر}}) apparteneva alla [[tribù]] [[araba]] dei [[Banu Khazraj]] di [[Yathrib]] e a un [[clan]] assai ricco e rispettato, quello degli ʿAmr ibn [[Banu Najjar|Najjār]]. Come non infrequentemente avveniva in età [[Jahiliyya|preislamica]], al contrario dell'opinione più diffusa tra i non specialisti, Salmā era un'[[imprenditrice]],una commerciante che, (come sarà poiper anche il caso dellala prima moglie di [[Maometto]], [[Khadija bint Khuwaylid]]), si occupava in proprio del commercio [[carovana|carovaniero]] che., a cadenze regolari., percorreva la direttrice Nnord-Ssud della [[Penisola araba]], da e per la [[Siria]] e lo [[Yemen]].
 
=== Vita privata ===
==Matrimonio==
Il [[Quraysh|coreiscita]] Hāshim b. ʿAbd Manāf era solito transitare ogni anno per [[Yathrib]] (poi [[Medina]]), visto che la via carovaniera più sicura era quella cosiddetta "dell'[[Hijaz]]", che correva parallela al [[Mar Rosso]]. Aveva anzi l'abitudine di scambiare le sue mercanzie nel mercato chiamato Sūq al-Nabṭ (il mercato dei [[Nabatei]].<ref>Che, che effettivamente gestivano la tratta settentrionale del commercio transarabico, a partire da [[Mada'in Salih|Madāʾin Ṣāliḥ]].</ref>). La sua attenzione si posò su Salmā che, per parte sua, fu attratta da quel giovane intraprendente, tanto che tra i due fu deciso di sottoscrivere un accordo [[matrimonio|matrimoniale]]. <br>
Salmā non aveva bisogno di un tutore matrimoniale, dal momento che già aveva contratto in precedenza alcune nozze grazie all'istituzione di quello che si configura chiaramente come un [[mut'a|matrimonio a termine]],<ref>E non già in virtù di quella forma di [[poliandria]] araba che consentiva a una donna, col consenso del marito (malato o non non fertile), di restare incinta grazie al seme di un altro uomo, scelto in funzione della sua prestanza fisica e delle sue doti d'intelligenza e di carattere, che consentiva al bimbo così nato di rimanere come figlio a tutti gli effetti della donna e del marito legittimo.</ref> che resterà in vigore anche nel primo periodo [[islam]]ico fino al termine (secondo i [[sunniti]]) della [[conquista di Khaybar]] e che rimane legittimo tuttora in ambito [[sciita]]. Le più tarde testimonianze arabe affermeranno che ella "prendeva chi voleva", a causa della totale libera scelta delle donne, specie se abbienti. L'importanza sociale di Salmā era tale da imporre, come condizione per il matrimonio, che il marito restasse a Yathrib, anziché tornare con la moglie nella natia [[La Mecca|Mecca]]: segno questo più che probabile della residuale forza delle tradizioni matrimoniali uxorilocali. E la cosa si realizzò come previsto negli accordi pre-matrimoniali, tanto che il loro figlio, Shayba, detto [[Abd al-Muttalib ibn Hashim|ʿAbd al-Muṭṭalib]] - nato nel 497<ref>[[Ibn Hisham|Ibn Hishām]], 1, p. 137</ref> - rimase con la madre a Yathrib fino all'età di 14 anni.<ref name="Lings">{{Cita libro|cognome=Lings|nome=Martin|titolo=Muhammad: His Life Based on the Earliest Sources|anno=1983|editore=George Allen & Unwin|p=8|isbn=0-946621-33-0}}</ref>{{sp}}<ref>[[Ibn Kathir]], ''Sīra'', 1.131, riporta la tradizione di [[Ibn Shihab al-Zuhri]], secondo cui Hāshim sarebbe rimasto per tutto il tempo con Salmā nella casa del padre di lei.</ref>
 
Salmā non aveva bisogno di un tutore matrimoniale, dal momento che già aveva contratto in precedenza alcune nozze grazie all'istituzione di quello che si configura chiaramente come unalcuni [[mut'a|matrimoniomatrimoni a termine]],<ref>E non({{Arabo|ﻣﺘﻌـة|mut‘a già}}, inovvero virtù''nikā{{unicode|ḥ|}} dial-mut‘a''), quellamentre formaè diesclusa [[poliandria]]la arabapratica chedel consentiva''nikāḥ aal-istibdāʾ'' una({{arabo|ﻧﻜﺎﺡ ﺍلاﺳﺘﺒﺪﺍء}}):<ref>La donna, col consenso del marito (malato o non non fertile), dipoteva restare incinta grazie al seme di un altro uomo, sceltoprescelto ininsieme funzioneal dellamarito per la sua prestanza fisica e dellele sue doti d'intelligenza e di carattere,. che consentiva alIl bimbo così nato di rimanere comeera figlio a tutti gli effetti della donna e del marito legittimo.</ref> cheentrambi gli istituti resteràresteranno in vigore anche nel primo periodo [[islam]]ico fino al termine (secondo.<ref>Per i [[sunniti]]) dellaessi hanno avuto termine con la [[conquista di Khaybar]], ementre cherimangono rimane legittimolegittimi tuttora in ambito [[sciita]].</ref> Le più tarde testimonianze arabe affermerannoaffermano che ella "«prendeva chi voleva"», apoiché causatotale dellaera totalela liberalibertà di scelta delle donne, specie se abbienti. L'importanza sociale di Salmā era tale da imporre, come condizione per il matrimonio, che il marito restasse a Yathrib, anziché tornare con la moglie nella natia [[La Mecca|Mecca]]: segno questo più che probabile della residuale forza delle tradizioni matrimoniali uxorilocali. EL'accordo la cosapre-matrimoniale si realizzò come previsto negli accordi pre-matrimoniali, tanto che il loro figlio, Shayba, detto [[Abd al-Muttalib ibn Hashim|ʿAbd al-Muṭṭalib]] - nato nel 497<ref>[[Ibn Hisham|Ibn Hishām]], 1, p. 137</ref> - rimase con la madre a Yathrib fino all'età di 14 anni.<ref name="Lings">{{Cita libro|cognome=Lings|nome=Martin|titolo=Muhammad: His Life Based on the Earliest Sources|anno=1983|editore=George Allen & Unwin|p=8|isbn=0-946621-33-0}}</ref>{{sp}}<ref>[[Ibn Kathir]], ''Sīra'', 1.131, riporta la tradizione di [[Ibn Shihab al-Zuhri]], secondo cui Hāshim sarebbe rimasto per tutto il tempo con Salmā nella casa del padre di lei.</ref>
Uno dei precedenti coniugi di Salmā era stato Uḥayḥa ibn Julāḥ, dei Banū Jaḥjabā, branca del [[clan (antropologia)|clan]] degli ʿAwsī, degli ʿAmr ibn ʿAwf, assai rinomato per il suo valore in combattimento e che possedeva una delle più grandi fortezze a [[Quba|Qubāʾ]], nei sobborghi di Yathrib, chiamata Uṭum al-Diḥyān. Salmā ebbe due figli da lui, ʿAmr e Maʿbad. Secondo il ''Kitāb al-Aghānī'',<ref>XIII, 124.</ref> Salmā si separò da lui quando Uḥayḥa la preavvertì circa il suo imminente attacco contro la sua gente.<br>Un altro suo marito fu il suo parente Mālik ibn Adī dei [[Banu Najjar]], da cui ebbe due figlie, Mulayka e Nuwwar.<br>Un terzo marito fu Awf b. ʿAbd al-Awf b. ʿAbd b. Ḥārith ibn Zuhra, dal quale ebbe una figlia, Shifa bint Awf.<ref name="ruqaiyyah">{{Cita news|cognome=Maqsood|nome=Ruqaiyyah Waris|url=http://www.ruqaiyyah.karoo.net/articles/prophfamily4.htm|titolo=The Prophet’s Family Line No. 4 – Amr (Hashim), the Founder of the Hashimites|città= |editore=Ruqaiyyah Waris Maqsood Dawah|data= |accesso=24 novembre 2013}}</ref>
 
Uno dei precedenti coniugi di Salmā era stato Uḥayḥa ibn Julāḥ, dei Banū Jaḥjabā, branca del [[clan (antropologia)|clan]] degli ʿAwsī, degli ʿAmr ibn ʿAwf, assai rinomato per il suo valore in combattimento e che possedeva una delle più grandi fortezze a [[Quba|Qubāʾ]], nei sobborghi di Yathrib, chiamata Uṭum al-Diḥyān. Salmā ebbe due figli da lui, ʿAmr e Maʿbad. Secondo il ''Kitāb al-Aghānī'',<ref>XIII, 124.</ref> Salmā si separò da lui quando Uḥayḥa la preavvertì circa il suo imminente attacco contro la sua gente.<br>Un altro suo marito fu il suo parente Mālik ibn Adī dei [[Banu Najjar]], da cui ebbe due figlie, Mulayka e Nuwwar.<br>Un terzo marito fu Awf b. ʿAbd al-Awf b. ʿAbd b. Ḥārith ibn Zuhra, dal quale ebbe una figlia, Shifa bint Awf.<ref name="ruqaiyyah">{{Cita news|cognome=Maqsood|nome=Ruqaiyyah Waris|url=http://www.ruqaiyyah.karoo.net/articles/prophfamily4.htm|titolo=The Prophet’s Family Line No. 4 – Amr (Hashim), the Founder of the Hashimites|città= |editore=Ruqaiyyah Waris Maqsood Dawah|data= |accesso=24 novembre 2013}}</ref>
 
Un altro suo marito fu il suo parente Mālik ibn Adī dei [[Banu Najjar]], da cui ebbe due figlie, Mulayka e Nuwwar. Un terzo marito fu Awf b. ʿAbd al-Awf b. ʿAbd b. Ḥārith ibn Zuhra, dal quale ebbe una figlia, Shifa bint Awf.<ref name="ruqaiyyah">{{Cita news|cognome=Maqsood|nome=Ruqaiyyah Waris|url=http://www.ruqaiyyah.karoo.net/articles/prophfamily4.htm|titolo=The Prophet’s Family Line No. 4 – Amr (Hashim), the Founder of the Hashimites|città= |editore=Ruqaiyyah Waris Maqsood Dawah|data= |accesso=24 novembre 2013}}</ref>
 
==Note==