Vaso di Dewar: differenze tra le versioni
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[[File:Dewargefäß Deutsches Museum.jpg|thumb|Vaso di Dewar]]
Un '''vaso di Dewar''' o semplicemente '''dewar''' (
Il dewar prende il nome dal suo inventore, il [[fisico]] e [[chimico]] [[James Dewar]] ([[1892]]). Tipicamente è un contenitore di [[vetro]], [[metallo]] o [[plastica]] con una cavità; la regione tra le pareti esterne e quelle interne è sotto vuoto.
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===Usi in laboratorio e industriali===
I dewar sono spesso usati per immagazzinare liquidi che diventerebbero gassosi alla temperatura ambiente, come [[ossigeno]], [[azoto]], ...; in questi casi l'incremento di temperatura all'interno del contenitore estremamente freddo può dar luogo all'ebollizione del liquido perciò solitamente il contenitore non è pressurizzato, ma è munito di un tappo semplicemente appoggiato alla sua imboccatura. Il tappo ha una forma simile a quella di un fungo, il cui stelo è fatto di materiale isolante ed, essendo semplicemente appoggiato, lascia sfiatare l'azoto che evapora. In alternativa sono reperibili in commercio contenitori pressurizzati composti necessariamente di una valvola di sicurezza munita di un indicatore della pressione interna. Tale valvola ha lo scopo di prevenire l'aumento eccessivo della pressione all'interno del contenitore evitando quindi l'esplosione del contenitore. L'eccellente isolamento termico dei vasi Dewar fa sì che l'ebollizione sia molto lenta e quindi il contenuto rimanga liquido per un lungo tempo senza l'uso di un costoso apparecchio di [[refrigerazione]].
[[Categoria:Criogenia]]
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