Guelfo della Gherardesca: differenze tra le versioni

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Viene citato per la prima volta nei documenti nell'anno [[1270]] quando assieme al fratello Lotto e ad altre famiglie pisane ostacolò la presa al potere a [[Pisa]] della famiglia [[Visconti]] .
 
In un periodo anteriore al [[1272]] sposò Elena, una figlia del re [[Enzo di Sardegna]]. Da lei ebbe almeno quattro figli: una femmina, andata in sposa a Mariano d'Arborea, e tre maschi di cui conosciamo i nomi : Enrico († 1288), Iacopo e Ugolino († [[1289]], [[Torre della Muda]]). A questo elenco va forse aggiunto anche [[Anselmo della Gherardesca]], citato nella ''[[Divina commedia]]'' da [[Dante Alighieri]].
 
Successivamente, nel [[1275]], Guelfo, assieme al padre Ugolino e a Lotto, abbandonò Pisa e si unì ai [[guelfi]], in guerra contro la città toscana, riportando un'importante vittoria a [[Bolgheri]]. A seguito della ''pace di Rinonico'' si ristabilì a Pisa nel [[1276]].
 
Le fonti indicano che Guelfo a partire dal [[1284]] si era trasferito in [[Sardegna]], a [[Iglesias (Italia)|Villa di Chiesa]] nel ''Cixerri'' dove i Della Gherardesca avevano importanti possedimenti. Nel 1288 governava [[Castel di Castro]] ma a causa della rivolta che pose fine alla signoria di suo padre Ugolino a Pisa decise di stabilirsi nel più sicuro [[Castello di Acquafredda]], presso [[Siliqua (Italia)|Siliqua]]. In questo tumultuoso periodo Guelfo perde due dei suoi figli: Enrico, morto a Pisa durante la somossa, e Ugolino, meglio noto come ''Nino il Brigata'', che venne imprigionato assieme al nonno nella famigerata [[Torre della Muda]]. Ai due va forse aggiunto anche [[Anselmo della Gherardesca]], citato nella ''[[Divina commedia]]'' da [[Dante Alighieri]], morto anch'egli nella Torre della Muda e secondo alcune fonti figlio di Guelfo o in alternativa del fratello Lotto.
 
TentòGuelfo, poioramai diin impadronirsiguerra con Pisa, cercò alleanze con la lega guelfa e con [[Genova]]. Si impadronì poi con la forza dei territori confinanti con il Cixerri (ossia le ex-[[Curatoria|curatorie]] giudicali del Sulcis, di Nora e Decimo), appartenenti a Bonifazio e Ranieri Della Gherardesca, occupando il [[castello di Gioiosa Guardia]] presso [[Villamassargia]]. La risposta di Pisa non si fece attendere e nel [[1295]] le truppe della [[Repubblica di Pisa|repubblica]] guidate dallo zio avversario Ranieri Della Gherardesca e da Lupo Villani e coadiuvate dalle forze di [[Mariano II di Arborea]] assalirono Villa di Chiesa e la espugnarono. [[File:Santu Lussurgiu - San Leonardo di Siete Fuentes – Chiesa.JPG|thumb|Siete Fuentes]]Guelfo venne ferito da una "verga sardesca" nei pressi di [[Domusnovas]] e, aiutato da Lotto, tentò la fuga verso [[Sassari]] con l'intenzione di raggiungere la [[Toscana]] ma morì a causa di un'infezione nell'ospedale di [[San Leonardo de Siete Fuentes|Siete Fuentes]], località nei pressi di [[Santu Lussurgiu]].
 
==Bibliografia==