Mu'awiya ibn Hudayj: differenze tra le versioni

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Fu tra i più accaniti avversari di [[Muhammad ibn Abi Bakr|Muḥammad]], figlio del primo califfo [[Abū Bakr]], destinato da ʿAlī ad assumere la guida del governatorato dell'Egitto.<br>
Per impedirglielo, il governatore della Siria, [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya b. Abī Sufyān]], lo inviò infatti in Egitto e, quando Muḥammad fu sconfitto nel [[658]] nella battaglia in cui morì uno dei principali responsabili dell'assassinio di ʿUthmān, Kināna b. Bishr,<ref>Tra gli altri congiurati si possono ricordare ʿAmr ibn al-Ḥamiq al-Khuzāʿī, lo stesso figlio di Abū Bakr, due appartenenti allo stesso sotto-[[clan]] di Muʿāwiya b. Ḥudayj, Qutayra b. Fūlān al-Sakūnī e Sūdān b. Ḥumrān al-Sakūnī (che portò il colpo fatale al califfo), oltre ad al-Ghāfiqī b. Ḥarb al-ʿAkkī, che vibrò a ʿUthmān un colpo alla nuca con un'asta di ferro, facendo stramazzare il vecchio califfo in terra in un lago di sangue. Cfr. [[Tabari|Ṭabarī]], ''The History of al-Ṭabarī'', ed. di E. Yarshater, vol. XV, "The Crisis of the Early Caliphate" (trad. di R. Stephen Humphreys), Albany, NY, State University of New York Press, 19900. pp. 215-216.</ref> con la conseguente precipitosa fuga dello schieramento filo-alide, Muʿāwiya b. Ḥudayj riuscì a identificare il nascondiglio di Muḥammad stesso e, catturatolo, lo fece cucire con inaudita ferocia all'interno di una pelle d'[[asino]], cui venne dato fuoco.<ref> Cfr. [[Wilferd Madelung]], ''The Succession to Muhammad'', Oxford University Press, p. 268. Sua sorella [[Aisha|ʿĀʾisha]] rimase talmente sconvolta da quell'avvenimento da dichiarare la sua impossibilità psicologica di mangiare da quel momento in poi qualsiasi tipo di carne arrostita.</ref>
 
==Note==