Chiesa di Cristo Re (Masone): differenze tra le versioni

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[[File:Masone-IMG 0267.JPG|thumb|Esterno dell'abside e campanile della chiesa]]
 
La '''chiesa di [[Cristo Re]]''' è un edificio religioso sito in piazza Monsignor V.Vittorio Macciò a [[Masone]], nella [[valle Stura]] in [[provincia di Genova]]. La chiesa è sede della [[parrocchia]] di Cristo Re e Nostra Signora Assunta del [[vicariato]] di [[Campo Ligure]] della [[diocesi di Acqui]].
 
== Cenni storici e descrizione ==
La nuova parrocchiale, in sostituzione della già presente [[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Masone)|chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta]], fu costruita negli [[Anni 1920|anni venti del Novecento]] e aperta nel [[1927]], (anche se tutti gli affreschi, decorazioni, etc. sono stati ultimati negli [[Anni 1970|anni settanta]]) su progetto dell'architetto [[Giuseppe Massardo]]. E' stata eretta per volere di Mons. Macciò visto che quella esistente (ora sede della confraternita) era troppo piccola e ormai delocalizzata dal paese nuovo per accogliere tutta la popolazione di Masone. La struttura si presenta molto ampia e luminosa e al suo interno sono conservati pregiati [[affreschi]] dei pittori [[Carlo Morgari]] e Bevilacqua; di quest'ultimo sono gli affreschi nelle volte con le raffigurazioni de l'Assunzione della Beata Vergine Maria e le scene di vita dei santi e del Signore Gesù.
 
L'edificio, a tre [[navate]] in [[stile barocco]], è la terza chiesa più grande della diocesi di Acqui Terme, dopo la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Acqui Terme)|cattedrale di Acqui Terme]] e la [[Chiesa di Nostra Signora Assunta (Ovada)|parrocchia di Ovada]].
 
Vale la pena ricordare il grande concerto di campane della parrocchiale (il più grande della diocesi e tra i primi in Liguria) in Si2 maggiore (8 movibili e 3 fisse) di cui 10 fuse nel 1959 dalla ditta Capanni, e l'11° chiamata affettuosamente "dindin" dai masonesi risale circa al 1660 ed è stata utilizzata per secoli come campana d'allarme in caso di pericolo imminente, incendi, invasioni, ma anche per segnalare la nascita di un bambino; originariamente era la campana della Confraternita, probabilmente permutata con una più grossa. Il dindin ha rischiato di essere rifuso assieme alle vecchie campane della parrocchia ma è stato salvato appena in tempo durante il viaggio alla fonderia, infatti, alcuni masonesi hanno voluto conservare quella che poteva essere una testimonianza dei secoli passati, così è stata adattata al nuovo concerto e intonata alle altre.
Vale la pena ricordare il grande concerto di campane della parrocchiale (il più grande della diocesi) in Si2 maggiore con 11 campane la più piccola risalente al [[1600]] circa.
 
=== Organo a canne ===