Swift Gamma Ray Burst Explorer: differenze tra le versioni
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|lancio = 20 novembre [[2004]], 17:16:00 [[Tempo coordinato universale|UTC]] da [[John F. Kennedy Space Center|Cape Canaveral]]
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'''Swift Gamma Ray Burst Explorer''', citato sovente semplicemente come '''Swift''' ed a volte come '''Explorer-84''', è un [[satellite artificiale]] messo in orbita dalla [[NASA]] nell'ambito del [[Programma Explorer]]. È dedicato allo studio dei [[
Lanciato alle 17:16 [[Tempo coordinato universale|UTC]] del 20 novembre [[2004]] dalla [[John F. Kennedy Space Center|base di Cape Canaveral]] usando come [[vettore (astronautica)|vettore]] un razzo [[Delta II]] 7320-10C, è stato posizionato su un'orbita caratterizzata da un [[Apogeo (astronomia)|apogeo]] di {{M|604|k|m}}, un [[perigeo]] di 585 km, un [[periodo orbitale|periodo]] di 96,6 [[minuto|minuti]] e un'[[inclinazione orbitale|inclinazione]] di 21[[Grado d'arco|°]].<ref>[http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=2004-047A I dati orbitali dal sito NASA]</ref> La
Il satellite è frutto di una collaborazione tra l'[[Stati Uniti d'America|americana]] NASA, l'[[italia]]na [[Agenzia Spaziale Italiana|ASI]] e il [[Regno Unito|britannico]] [[Particle Physics and Astronomy Research Council|PPARC]]. La principale base terrestre è il [[Centro spaziale Luigi Broglio]], mentre l'archivazione dei dati è svolta al [[Goddard Space Flight Center]]. Lo studio scientifico dei dati è svolto al [[Goddard Space Flight Center]], all'[[università]] di [[Leicester]] e all'[[Osservatorio di Brera]]. L'ASI ha contribuito anche nella strumentazione.▼
Contrariamente a quanto comunemente accade per i satelliti il nome non è un [[acronimo]] ma si rifà al nome inglese del [[Apus apus|rondone]], uno degli uccelli dal volo più agile e veloce, ed è stato scelto per richiamare la rapidità di puntamento del satellite<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/name.html La spiegazione del nome dal sito ufficiale]</ref> garantita da un [[giroscopio|sistema giroscopico]] controllato da [[motore elettrico|motori elettrici]].
▲Il satellite è frutto di una collaborazione tra l'[[Stati Uniti d'America|americana]] NASA, l'[[italia]]na [[Agenzia Spaziale Italiana|ASI]] e il [[
Uno degli aspetti innovativi della missione Swift è che tutti i dati raccolti sono resi disponibili alla comunità scientifica entro poche ore dalla loro ricezione a Terra. Dopo un primo processamento infatti, chiunque può scaricare i dati attraverso Internet ed analizzarli con un pacchetto software distribuito gratuitamente. Addirittura è possibile svolgere delle analisi preliminari dei dati online attraverso strumenti web.
== Il satellite e la strumentazione ==
Il corpo principale del satellite ha un diametro di circa {{M|2,7||m}} e una lunghezza di 5,7 m; nella configurazione di massimo dispiegamento dei pannelli solari raggiunge una larghezza di 5,4 m. Il peso complessivo è di {{M|1,47||t}}. È dotato di batterie Ni-H<sub>2</sub> (al [[nichel|nickel]]-[[idrogeno]]) ricaricate da pannelli solari. La stabilizzazione e il puntamento sono controllati da 6 [[giroscopio|giroscopi]].
* BAT (Burst Alert Telescope, letteralmente ''Telescopio (capace di dare) allerta per il lampo'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#bat_specs Le specifiche di BAT dal sito ufficiale]</ref>: si tratta di uno strumento sensibile a fotoni di energia nella banda tra 15 e {{M|150|k|eV}}. In astronomia questa è banda viene generalmente indicata come banda dei [[raggi X|raggi X duri]] o, alternativamente, dei [[raggi gamma]] molli. BAT impiega una maschera codificata per realizzare immagini del cielo basandosi sul principio della stetoscopia. Questa tecnologia è stata scelta poiché è molto difficile focalizzare i raggi gamma con le usuali tecniche basate su specchi o lenti. La struttura consta di 52 000 piastrine di schermatura da 5 mm in piombo distribuite secondo un complesso schema ad una distanza di un metro dalle {{formatnum:32768}} piastrine da 4 mm in CZT (una [[lega (metallurgia)|lega]] di [[cadmio]], [[zinco]] e [[tellurio]]) per la rilevazione dei [[raggi X|raggi X duri]]. L’importante funzione di BAT è di individuare i GRB (ed in generale qualunque fenomeno transiente celeste di alta energia) e per svolgere questo compito efficacemente è stato progettato con un ampio campo di vista. Copre infatti una frazione significativa del cielo, corrispondente ad un angolo solido di 1 [[steradiante]] con alta sensibilità ed una angolo di 3 [[steradiante|steradianti ]] con sensibilità inferiore (la visione completa del cielo richiederebbe un angolo di 4, pari a circa 12.6 steradianti). Avvistato un lampo, entro 15 secondi ne determina la posizione con una precisione di 1÷4 [[Primo (geometria)|arcominuti ]]e la trasmette a terra per permettere il puntamento di altri telescopi.
* XRT (X-ray Telescope, letteralmente ''Telescopio a [[raggi X]]'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#xray_specs Le specifiche di XRT dal sito ufficiale]</ref>: utilizza un [[telescopio Wolter|telescopio Wolter di tipo I]] ed è abbinato ad un sensore (di tipo [[CCD]]) per [[fotone|fotoni]] di energia compresa tra 0,2 e 10 keV. Il campo di vista di XRT è di circa 25 [[Primo (geometria)|arcominuti]]. La focalizzazione dei [[fotone|fotoni]] permette ad XRT di migliorare la localizzazione della sorgente individuata da BAT arrivando ad un’incertezza di 3,6 [[Secondo (geometria)|arcosecondi]]. Oltre a migliorare la localizzazione del transiente, questo strumento molto sensibile permette di analizzare lo spettro del transiente o dell'emissione residua dei GRB (detta afterglow), la cui durata può protrarsi per giorni o settimane.
* UVOT (Ultraviolet/Optical Telescope, lett.eralmente ''Telescopio ultravioletto/ottico'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#uv/opt_specs Le specifiche di UVOT dal sito ufficiale]</ref>: si tratta di un telescopio realizzato con una configurazione [[Ritchey-Chrétien]] modificata e con uno specchio primario da 30 cm. Il campo di vista UVOT è di circa 17 [[Primo (geometria)| arcominuti]] È sensibile nelle frequenze dal visibile all' [[ultravioletto]] (170 – 650 nm). Nonostante le dimensioni modeste dello specchio, il vantaggio di operare al di fuori del grosso dell’atmosfera terrestre gli consente di avere un’ottima sensibilità (paragonabile a quella di un telescopio da 4 m sulla Terra) e di raggiungere una risoluzione inferiore all'[[Secondo (geometria)|arcosecondo]].
Questi tre strumenti sono stati progettati in funzione della sofisticata strategia osservativa di Swift. Swift infatti pattuglia il cielo con BAT, lo strumento a grande campo di vista, osservandone il 50-80% ogni giorno alla ricerca di [[lampo gamma|lampi gamma]]. Quando un lampo viene avvistato da BAT, il sistema di controllo automatico permette di inquadrare rapidamente la posizione del lampo anche con XRT ed UVOT, strumenti molto sensibili ma dal campo di vista decisamente più piccolo. Entro 20 secondi dalla rilevazione di BAT, inizia il ripuntamento, che si completa generalmente entro pochi minuti. Così XRT ed UVOT iniziano a raccogliere informazioni sul lampo entro qualche minuto dal rilevamento iniziale. <ref>[http://swift.gsfc.nasa.gov/docs/swift/about_swift/factsheet.pdf Opuscolo divulgativo di Swift]</ref><sup>,</sup><ref>[http://www.swift.ac.uk/aboutswift.shtml Schema del funzionamento del sistema di autocorrezione del puntamento]</ref>
Questa rapidità, che sarebbe difficile da raggiungere se fosse necessario un intervento umano, consente sia di ottenere rapidamente posizioni via via più precise, utili per puntare altri strumenti, sia di raccogliere preziose informazioni sul lampo in diverse bande energetiche sin dai primi istanti del fenomeno.
== Contributo italiano ==▼
L'[[Italia]] ha fornito gli specchi del telescopio XRT insieme a parte del software per l’analisi dei dati X. Inoltre
== Principali risultati scientifici ==▼
=== Gamma-ray Burst (GBR) o lampi gamma ===
▲Swift è equipaggiato con tre telescopi allineati tra loro:
La rapidità di ripuntamento e la precisa localizzazione nella sfera celeste fanno di Swift uno strumento ideale per l'identificazione e lo studio dei sorgenti rapidamente transienti come i [[lampo gamma [[lampo gamma|lampi gamma]]]]o Gamma-ray Burst (GRB). In media Swift identifica 100 nuovi GRB ogni anno, di cui 90 GRB lunghi. La rapida diffusione della posizione dei GRB individuati da Swift ha portato alla misura la distanza per circa un terzo di questi. Questo consente di studiare dal punto di vista statistico la popolazione dei GRB lunghi ricavando, per esempio, come la loro distribuzione lungo la storia dell'universo e le distribuzioni delle loro principali proprietà fisiche nel sistema di riferimento a riposo delle sorgenti.
Le osservazioni dello strumento XRT a bordo di Swift hanno permesso la caratterizzazione delle prime fasi della curva di luce della coda di emissione nei [[raggi X ]]e l'individuazione di brevi ma intensi brillamenti successivi all'emissione gamma che si ritengono legati all'attività del motore centrale.
Riguardo allo studio dei [[lampo gamma|lampi gamma]] corti (circa il 10% dei GRB identificati), il satellite Swift ha rappresentato un vera svolta. Infatti per la prima volta Swift ha permesso l'identificazione della coda di emissione nei [[raggi X]] per i GRB corti nei [[raggi X]], la misura precisa delle loro coordinate spaziali e, di conseguenza, quella della loro distanza.
Di seguito si riporta una breve lista di [[lampo gamma|lampi gamma]] notevoli individuati da Swift:
▲== Contributo italiano ==
▲L'[[Italia]] ha fornito gli specchi del telescopio XRT insieme a parte del software per l’analisi dei dati X. Inoltre SWIFT utilizza le antenne della stazione ASI di Malindi (Kenia) per ricevere i comandi e scaricare i dati, questa operazione viene ripetuta una dozzina di volte al giorno ad ogni passaggio del satellite in vista della stazione. La partecipazione italiana a SWIFT è finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.
▲== Principali risultati scientifici ==
* 9 maggio [[2005]]: [[GRB 050509b]], lampo gamma della durata di un ventesimo di [[secondo]]; è il primo caso di localizzazione di un lampo di breve durata
* 4 settembre 2005: [[GRB 050904]], lampo gamma della durata di circa 200 secondi e uno [[spostamento verso il rosso]] di 6,29; la sua distanza, determinata in circa 12,6 miliardi di [[anni luce]], l'ha reso il più lontano mai individuato fino al rilevamento di [[GRB 090423]], il 23 aprile [[2009]].
* 18 febbraio [[2006]]:
* 14 giugno [[2006]]:
* 19 marzo [[2008]]: GRB 080319B, un lampo gamma di straordinaria potenza; nonostante la distanza di 7,5 miliardi di [[anno luce|anni luce]] ha raggiunto una [[magnitudine apparente]] di 5,8 rimanendo nella zona convenzionalmente definita di osservabilità ad [[occhio nudo]] per circa 30 secondi, divenendo così l'oggetto noto più distante che sia stato direttamente osservabile. Si ritiene che la [[magnitudine assoluta]] sia stata 2,5 milioni di volte superiore alla più brillante supernova mai osservata. Nella stessa giornata sono stati individuati altri tre lampi.<ref>[http://www.brera.inaf.it/ricercapertutti/GRB/highlight_grb_5.html Articolo dell'Osservatorio di Brera sull'evento del 19 marzo 2008.]</ref>
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* 13 aprile [[2010]]:
* 25 dicembre [[2011]]: Swift
▲* 13 aprile [[2010]]: SWIFT rivela il 500º lampo gamma GRB 100413B, scoperto a posteriori nei dati dello strumento BAT che non aveva potuto accorgersi del lampo perché stava effettuando una manovra di ripuntamento. Per ironia del destino, quindi, questo lampo “storico” è uno dei meno fortunati perché la rivelazione con BAT non è stata seguita dal ripuntamento dei telescopi X e ottico. L’occasione viene comunque festeggiata con una animazione che ripercorre le tappe salienti dei primi 500 GRB di SWIFT.<ref>[http://www.media.inaf.it/gallery/v/video/chunks/swift-500.flv.html I primi 500 GRB di Swift]</ref> L’onore di SWIFT è stato risollevato dal lampo successivo GRB100414A un altro GRB lungo per il quale è stata trovata controparte X e ottica, dal cui spettro si è subito estratto il redshift di 1,368: una distanza cosmologica ma “normale” per i lampi gamma.
* giugno [[2013]]: GRB 130603B: La perfetta e rapida localizzazione nel cielo di questo lampo gamma di breve durata permette di rivelare grazie a osservazioni del [[Telescopio Spaziale Hubble]] la presenza di un [[kilonova]]] associata all'evento. <ref>[http://www.nature.com/nature/journal/vnfv/ncurrent/full/nature12505.html A ‘kilonova’ associated with the short-duration γ-ray burst GRB 130603B]</ref>Questa e' la prima evidenza diretta che i [[lampo gamma|[[lampo gamma|lampi gamma]]]] corti si generano a seguito della fusione di due oggetti celesti superdensi .<ref>[ http://www.media.inaf.it/2013/07/18/grb-origine-oro [[lampo gamma|[[lampo gamma|lampi gamma]]]] tutti d’oro]</ref>
* 26 marzo 2011: Swift ha colto quello che, a prima vista, sembrava un lampo gamma come molti altri ([[GRB110328A]]), ma che, a differenza di tutti gli altri, restava acceso. Pur tra alti e bassi la sorgente SWIFT 1644+57 (usiamo le coordinate celesti e non la data perché non si tratta di un lampo gamma), localizzata al centro della sua galassia, è rimasta attiva per più di un anno. Le caratteristiche dell’emissione e la localizzazione hanno fatto propendere per una spiegazione quasi da fantascienza: la distruzione di una stella che è passata troppo vicino ad un buco nero supermassivo al centro della sua galassia. Si era ipotizzato che potesse succedere, ma SWIFT è stato il primo a vedere un fenomeno così peculiare.<ref>[http://www.media.inaf.it/2011/08/24/buco-nero-swift/ Colto sul fatto il buco nero cannibale]</ref>▼
▲* 25 dicembre [[2011]]: Swift ha rivelato un GRB molto lungo e peculiare. L’emissione in banda X ha mostrato variazioni molto intense e si è affievolita oltre il limite di rivelazione in meno di un giorno. Il telescopio UVOT ha rivelato la sorgente nella banda UV per pochi giorni mentre i telescopi da terra hanno osservato la sorgente per diversi mesi. Due sono state le spiegazioni suggerite: la distruzione di un asteroide da parte di una stella di neutroni nella nostra galassia o una supernova peculiare attorniata da molto materia nell’universo vicino.<ref>[http://www.media.inaf.it/2011/11/30/il-lampo-di-natale/ Il lampo di Natale]</ref>
* 01 marzo [[2013]]: Dall’analisi delle variazioni periodiche nell’emissione luminosa di Swift J1357.2−0933, una binaria formata da un buco nero e dalla sua stella compagna, si intuisce la presenza di una strana conformazione mai vista prima.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/03/01/qualcosa-attorno-al-buco-nero/ Il buco nero oltre la siepe]</ref>▼
* 18 marzo [[2013]]: Durante una survey a raggi X delle regioni centrali della nostra galassia, il satellite Swift della NASA ha scoperto i resti precedentemente sconosciuti di una stella in frantumi, esplosa circa 2500 anni fa. Si tratta di uno dei più giovani noti resti di supernova scoperti nella Via Lattea.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/03/18/un-giovanissimo-resto-di-supernova/ Un giovanissimo resto di supernova]</ref>▼
* novembre [[2013]]: Viene pubblicata l’enorme mole di dati raccolta dallo studio del lampo gamma GRB 130427A. Si tratta dell’evento che ha prodotto i fotoni di più alta energia mai osservati e ha brillato in raggi gamma per oltre 20 ore.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/11/21/quel-mostro-di-lampo-gamma/ Quel mostro di lampo gamma]</ref>
* 4 dicembre [[2013]]: La combinazione delle tempestive osservazioni condotte dal satellite
* 12 dicembre [[2013]]: Oltre 150.000 sorgenti puntiformi nei raggi X tra cui stelle, galassie e buchi neri compongono il vasto catalogo ottenuto grazie alle osservazioni del telescopio XRT a bordo del satellite Swift, il 'cacciatore' di lampi gamma della NASA.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/12/17/come-affollato-il-cielo-x-di-swift/ Com'è affollato il cielo X di Swift]</ref>▼
=== Non solo GRB ===▼
Ogni tipo di sorgente celeste ha ricevuto la sua frazione di attenzione, dalle [[comete]] fino alle [[galassie ]]attive più lontane, passando per [[magnetar]], sorgenti binarie, [[supernova|supernovae] ] fino ad arrivare al recente evento di distruzione di una stella da parte di un buco nero di alcuni milioni di masse solari al centro di una galassia lontana circa 1.9 Gigaparsec. Nulla sfugge a Swift che pattuglia il cielo instancabilmente ed è sempre pronto a ripuntare in automatico. A volte le sorgenti sono vecchie conoscenze ma molto spesso sono assolute novità. Sono tanti e tali i possibili utilizzi di Swift che ora la caccia ai GRB non è più il compito che assorbe la maggior parte del tempo di osservazione del satellite. Questo non significa affatto che i GRB vengano trascurati. Semplicemente non si continua l’osservazione ad oltranza, fino a quando l’emissione X svanisce del tutto. Solo GRB con caratteristiche peculiari, oppure quelli straordinariamente brillanti, vengono osservati a lungo. Il tempo di osservazione che viene così liberato è dedicato all’osservazione di centinaia di sorgenti celesti, spesso in collaborazione con altri satelliti. Tutte le sorgenti rilevate dal telescopio spaziale gamma [[Fermi Gamma-ray Space Telescope |Fermi ] ma di natura non chiara, per esempio, vengono osservate di routine da Swift. Nel caso di utilizzo coordinato di Swift e Fermi, lo strumento più importante è il telescopio X, perché quello che più interessa è localizzare una possibile controparte della sorgente gamma. Per lo studio le [[supernova|supernovae]], invece, lo strumento più importante è il telescopio ottico ultravioletto. Grazie alle osservazioni di Swift abbiamo una straordinaria copertura delle curve di luce (l’evoluzione dell’energia emessa in funzione del tempo) di decine di [[supernova|supernovae]]. Tra i risultati ottenuti con Swift al di fuori del campo dei GRB si annoverano:
* 9 gennaio [[2008]]: SN 2008D, una supernova nella galassia NGC 2770NGC. Si è trattato di un evento fortuito: gli strumenti di Swift hanno registrato i primissimi momenti di questa supernova mentre stavano effettuando un’osservazione di routine di un’altra supernova precedentemente esplosa nella stessa galassia (SN 2007 uy). Swift ha così potuto osservare un breve ma potente lampo X da SN 2008D. Questo fenomeno, associato all’onda d’urto dell’esplosione di supernova che emerge dalla superficie della stella, era stato previsto da studi teorici ma mai osservato prima, poiché nessuno strumento X aveva mai osservato una supernova nei primi minuti. Generalmente infatti, le [[supernova|supernovae]] sono scoperte dalla loro emissione ottica, che si manifesta però solo alcuni giorni dopo l’esplosione propriamente detta. Data l’eccezionalità dell’evento, SN 2008D è stata poi osservata da un gran numero di osservatori sia da spazio, sia da Terra (tra i quali i telescopi spaziale [[telescopio spaziale Hubble|Hubble]] e [[Chandra ]]e, da Terra, il Karl G. Jansly [[Very Large Array]], i telescopi [[Telescopi Gemini|Gemini North]], [[Telescopi Keck| Keck I]], e quelli dell'[[osservatorio di Monte Palomar]] e dell'[[http://www.apo.nmsu.edu/ osservatorio di Apache Point]] ) raccogliendo un’enorme quantità di dati.
*giugno [[2009]]: Viene scoperta la [[magnetar]] SGR 0418+5729, condivisa con il satellite Fermi. Le [[magnetar ]]sono [[stelle di neutroni]] dotate di un [[campo magnetico ]]eccezionalmente intenso e spesso si manifestano attraverso raffiche di [[lampo gamma|lampi gamma]]. Dal momento che questi lampi sono in grado di sollecitare il telescopio BAT, Swift ha svolto un ruolo essenziale nello studio di queste rare sorgenti, scoprendone di nuove e allertando la comunità scientifica quando quelle già conosciute entrano in periodi di intensa attività esplosiva. SGR 0418+5729 si è rivelata una [[magnetar ]]particolarmente, un’autentica [[Stele di Rosetta]] tra queste sorgenti. Studi successivi, condotti anche con l’uso di Swift, hanno dimostrato che sorgente un campo magnetico dipolare simile a quello delle [[stella di neutroni |stelle di neutroni]] “ordinarie” coesiste con altre componenti del campo magnetico responsabili delle peculiarità delle [[magnetar]] (tra cui l’emissione di [[lampo gamma|lampi gamma]])<ref>[ http://www.sciencemag.org/content/330/6006/944.full A Low-Magnetic-Field Soft Gamma Repeater]</ref> <ref>[http://www.nature.com/nature/journal/v500/n7462/full/nature12386.html A variable absorption feature in the X-ray spectrum of a magnetar ] </ref>confermando un’ipotesi formulata molti anni prima.
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* novembre [[2011]]: Si scopre che quella che inizialmente sembrava la classica emissione X di un buco nero proviene in realtà da un sistema (ora noto col nome MAXI J0158-744) composto da una nana bianca ed una [[stella Be]], nella [[Piccola Nube di Magellano]]. Si tratta di sistemi molto rari e nessuno era mai stato osservato alla luminosità di MAXI J0158-744.<ref>[http://www.media.inaf.it/2012/12/18/la-nana-e-la-gigante/ La nana e la gigante]</ref> All’origine dell’eccezionale luminosità X vi sarebbe l’interazione tra il materiale espulso durante una fase di nova termonucleare dalla [[nana bianca]] ed il [[vento stellare|vento della stella]] Be.
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* aprile [[2012]]: Il [[magnetar]] 1E 2259+586, una [[stella di neutroni ]]supermagnetica (da cui la designazione “magnetar”) che compie una rotazione ogni 7 s, viene visto da Swift rallentare improvvisamente.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/05/29/il-magnetar-non-accelera-anzi-frena/ Il magnetar non accelera, anzi frena]</ref> Mentre sono ben noti episodi in cui stelle di neutroni isolati aumentano improvvisamente la velocità di rotazione (episodi noti agli astronomi come glitch, da una parola inglese usata per indicare irregolarità improvvise), non si era mai osservato l’opposto. Per questo l’evento di 1E 2259+586 è stato designato come un anti-glitch. Sebbene molti modelli siano stati proposti per spiegare l’insorgere di glitch, al momento non esiste una spiegazione chiara per l’anti-glitch di 1E 2259+586.
* aprile [[2013]]: Swift osserva un cospicuo aumento di luminosità dalla regione di [[Sagittarius A*]] (Sgr A*), il buco nero di oltre 4 milioni di [[massa solare|masse solari]]al centro della [[Via Lattea]]. Inizialmente il fenomeno era stato interpretato come un lampo dal [[buco nero]], ma si è poi capito trattarsi di una [[magnetar]] mai osservata prima e vicinissima a Sgr A*. SGR J1745-2900, come poi è stata battezzate, è la [[stella di neutroni ]]più vicina a Sgr A* attualmente nota (ad una distanza proiettata di circa 0.1 [[parsec|pc]]), tanto che probabilmente è legata gravitazionalmente al buco nero. La presenza di una rara [[magnetar]] nelle zone centrali della nostra galassia, offre molte informazioni sulle popolazioni di oggetti celesti in quella complessa regione e attraverso lo studio della sua emissione radio è possibile effettuare importanti misure di densità e intensità del campo magnetico locali. Inoltre, passati eventi esplosivi di SGR J1745-2900 (caratteristici delle [[magnetar]]), potrebbero aver giocato un ruolo nella ionizzazione delle [[nube molecolare|nubi molecolari]] al centro della nostra galassia, sulla cui origine si dibatte da decenni.
== Catalogo XRT ==
▲
== Catalogo BAT ==
Nel campo delle sorgenti non variabili nella banda X dura l’avanzamento è più lento.
È un
▲È un'importante mappa di riferimento che contiene le sorgenti brillanti nella nostra galassia e nuclei galattici attivi rivelati fino a [[Spostamento verso il rosso cosmologico|z]]=4. Questi hanno tutti buchi neri supermassivi al loro centro ma molti sembrano essere dei sistemi di galassie in interazione gravitazionale.
▲== Non solo GRB ==
== Voci correlate ==
* [[INTEGRAL]]
* [[Compton Gamma Ray Observatory]]
* [[Fermi Gamma-ray Space Telescope|FERMI]]
* [[AGILE]]
* [[Telescopio spaziale Hubble|Hubble]]
*[[XMM-Newton]]
* [[Chandra]]
== Altri progetti ==
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== Bibliografia ==
* P. A. Evans et al.,[http://iopscience.iop.org/0067-0049/210/1/8/pdf/0067-0049_210_1_8.pdf ''1SXPS: A Deep Swift x-ray telescope point sorce catalog with light curves and spectra''], The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. n. 210, 2014, article id. 8, 24 pp.
== Collegamenti esterni ==
* [https://itunes.apple.com/it/app/swift-explorer/id465669299?mt=8 ] APP ''Swift Explorer'' per iPhone e iPad per seguire in tempo reale l'operato di Swift.
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