Swift Gamma Ray Burst Explorer: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot: sistemo URL e interlink interni al testo; modifiche estetiche
Nessun oggetto della modifica
Riga 4:
|proponente = [[NASA]]
|foto_veicolo = Nasa swift satellite.jpg
|destinazioneorbita = [[orbita polare]]
|booster = [[Delta II|razzo Delta II]]
|lancio = 20 novembre [[2004]], 17:16:00 [[Tempo coordinato universale|UTC]] da [[John F. Kennedy Space Center|Cape Canaveral]]
Riga 15:
|successivo = [[THEMIS]]
}}
'''Swift Gamma Ray Burst Explorer''', citato sovente semplicemente come '''Swift''' ed a volte come '''Explorer-84''', è un [[satellite artificiale]] messo in orbita dalla [[NASA]] nell'ambito del [[Programma Explorer]]. È dedicato allo studio dei [[Gammalampo ray burstgamma|lampi gamma]] osservati da galassie lontane ([[lampo gamma|Gamma-ray Burst]], o GRB). Dopo [http://image.gsfc.nasa.gov/ IMAGE] e [[WMAP]], è la terza missione della serie NASA Medium Explorer ('''MidexMIDEX''').
 
Lanciato alle 17:16 [[Tempo coordinato universale|UTC]] del 20 novembre [[2004]] dalla [[John F. Kennedy Space Center|base di Cape Canaveral]] usando come [[vettore (astronautica)|vettore]] un razzo [[Delta II]] 7320-10C, è stato posizionato su un'orbita caratterizzata da un [[Apogeo (astronomia)|apogeo]] di {{M|604|k|m}}, un [[perigeo]] di 585&nbsp;km, un [[periodo orbitale|periodo]] di 96,6 [[minuto|minuti]] e un'[[inclinazione orbitale|inclinazione]] di 21[[Grado d'arco|°]].<ref>[http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=2004-047A I dati orbitali dal sito NASA]</ref> La missione,durata ladella cui duratamissione era stata stabilita inizialmente stabilita in due anni<ref>[ http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=2004-047A Scheda della missione dal sito della NASA ]</ref> ma, grazie ai successi scientifici, alle buone condizioni del satellite e degli strumenti, ed alla stabilità dell’orbita (sulla quale si stima Swift possa permanere fino ad oltre il 2025), la missione è stata successivamente prolungata più volte ed è ancora attiva.
 
Il satellite è frutto di una collaborazione tra l'[[Stati Uniti d'America|americana]] NASA, l'[[italia]]na [[Agenzia Spaziale Italiana|ASI]] e il [[Regno Unito|britannico]] [[Particle Physics and Astronomy Research Council|PPARC]]. La principale base terrestre è il [[Centro spaziale Luigi Broglio]], mentre l'archivazione dei dati è svolta al [[Goddard Space Flight Center]]. Lo studio scientifico dei dati è svolto al [[Goddard Space Flight Center]], all'[[università]] di [[Leicester]] e all'[[Osservatorio di Brera]]. L'ASI ha contribuito anche nella strumentazione.
 
Contrariamente a quanto comunemente accade per i satelliti il nome non è un [[acronimo]] ma si rifà al nome inglese del [[Apus apus|rondone]], uno degli uccelli dal volo più agile e veloce, ed è stato scelto per richiamare la rapidità di puntamento del satellite<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/name.html La spiegazione del nome dal sito ufficiale]</ref> garantita da un [[giroscopio|sistema giroscopico]] controllato da [[motore elettrico|motori elettrici]].
Il satellite è frutto di una collaborazione tra l'[[Stati Uniti d'America|americana]] NASA, l'[[italia]]na [[Agenzia Spaziale Italiana|ASI]] e il [[Regnohttps://en.wikipedia.org/wiki/Particle_Physics_and_Astronomy_Research_Council Unito|britannico]] [[PPARC (Particle Physics and Astronomy Research Council)]] (a cui sono subentrati l’[[UK Space Agency|PPARCAgenzia Spaziale Britannica]] ed il [[https://en.wikipedia.org/wiki/Science_%26_Technology_Facilities_Council |Science & Technology Facilities Council]]). Il centro operativo della missione è gestito dalla [[Pennsylvania State University]], Lala principale base terrestre è il [[Centro spaziale Luigi Broglio]] a [[Malindi]], in [[Kenia]], mentre l'archivazione dei dati è svolta al [[Goddard Space Flight Center]]. Lo(copie studiodell’archivio scientificosono deimantenute dati è svolto alanche dall’[[Goddard Space Flight CenterASI]], all'e dall’[[università]]Università di Leicester]]). L’[[LeicesterASI]] e all'l’[[Osservatorio Astronomico di Brera]]. L'ASIhanno ha contribuito anche nellaalla strumentazione.
 
Uno degli aspetti innovativi della missione Swift è che tutti i dati raccolti sono resi disponibili alla comunità scientifica entro poche ore dalla loro ricezione a Terra. Dopo un primo processamento infatti, chiunque può scaricare i dati attraverso Internet ed analizzarli con un pacchetto software distribuito gratuitamente. Addirittura è possibile svolgere delle analisi preliminari dei dati online attraverso strumenti web.
== Il satellite e la strumentazione ==
Il corpo principale del satellite ha un diametro di circa {{M|2,7||m}} e una lunghezza di 5,7 m; nella configurazione di massimo dispiegamento dei pannelli solari raggiunge una larghezza di 5,4 m. Il peso complessivo è di {{M|1,47||t}}. È dotato di batterie Ni-H<sub>2</sub> (al [[nichel|nickel]]-[[idrogeno]]) ricaricate da pannelli solari. La stabilizzazione e il puntamento sono controllati da 6 [[giroscopio|giroscopi]].
Swift è equipaggiato con tre telescopi co-allineati tra loro:
* BAT (Burst Alert Telescope, letteralmente ''Telescopio (capace di dare) allerta per il lampo'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#bat_specs Le specifiche di BAT dal sito ufficiale]</ref>: si tratta di uno strumento sensibile a fotoni di energia nella banda tra 15 e {{M|150|k|eV}}. In astronomia questa è banda viene generalmente indicata come banda dei [[raggi X|raggi X duri]] o, alternativamente, dei [[raggi gamma]] molli. BAT impiega una maschera codificata per realizzare immagini del cielo basandosi sul principio della stetoscopia. Questa tecnologia è stata scelta poiché è molto difficile focalizzare i raggi gamma con le usuali tecniche basate su specchi o lenti. La struttura consta di 52 000 piastrine di schermatura da 5 mm in piombo distribuite secondo un complesso schema ad una distanza di un metro dalle {{formatnum:32768}} piastrine da 4 mm in CZT (una [[lega (metallurgia)|lega]] di [[cadmio]], [[zinco]] e [[tellurio]]) per la rilevazione dei [[raggi X|raggi X duri]]. L’importante funzione di BAT è di individuare i GRB (ed in generale qualunque fenomeno transiente celeste di alta energia) e per svolgere questo compito efficacemente è stato progettato con un ampio campo di vista. Copre infatti una frazione significativa del cielo, corrispondente ad un angolo solido di 1 [[steradiante]] con alta sensibilità ed una angolo di 3 [[steradiante|steradianti ]] con sensibilità inferiore (la visione completa del cielo richiederebbe un angolo di 4, pari a circa 12.6 steradianti). Avvistato un lampo, entro 15 secondi ne determina la posizione con una precisione di 1÷4 [[Primo (geometria)|arcominuti ]]e la trasmette a terra per permettere il puntamento di altri telescopi.
* XRT (X-ray Telescope, letteralmente ''Telescopio a [[raggi X]]'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#xray_specs Le specifiche di XRT dal sito ufficiale]</ref>: utilizza un [[telescopio Wolter|telescopio Wolter di tipo I]] ed è abbinato ad un sensore (di tipo [[CCD]]) per [[fotone|fotoni]] di energia compresa tra 0,2 e 10 keV. Il campo di vista di XRT è di circa 25 [[Primo (geometria)|arcominuti]]. La focalizzazione dei [[fotone|fotoni]] permette ad XRT di migliorare la localizzazione della sorgente individuata da BAT arrivando ad un’incertezza di 3,6 [[Secondo (geometria)|arcosecondi]]. Oltre a migliorare la localizzazione del transiente, questo strumento molto sensibile permette di analizzare lo spettro del transiente o dell'emissione residua dei GRB (detta afterglow), la cui durata può protrarsi per giorni o settimane.
* UVOT (Ultraviolet/Optical Telescope, lett.eralmente ''Telescopio ultravioletto/ottico'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#uv/opt_specs Le specifiche di UVOT dal sito ufficiale]</ref>: si tratta di un telescopio realizzato con una configurazione [[Ritchey-Chrétien]] modificata e con uno specchio primario da 30 cm. Il campo di vista UVOT è di circa 17 [[Primo (geometria)| arcominuti]] È sensibile nelle frequenze dal visibile all' [[ultravioletto]] (170 – 650 nm). Nonostante le dimensioni modeste dello specchio, il vantaggio di operare al di fuori del grosso dell’atmosfera terrestre gli consente di avere un’ottima sensibilità (paragonabile a quella di un telescopio da 4 m sulla Terra) e di raggiungere una risoluzione inferiore all'[[Secondo (geometria)|arcosecondo]].

Questi tre strumenti sono stati progettati in funzione della sofisticata strategia osservativa di Swift. Swift infatti pattuglia il cielo con BAT, lo strumento a grande campo di vista, osservandone il 50-80% ogni giorno alla ricerca di [[lampo gamma|lampi gamma]]. Quando un lampo viene avvistato da BAT, il sistema di controllo automatico permette di inquadrare rapidamente la posizione del lampo anche con XRT ed UVOT, strumenti molto sensibili ma dal campo di vista decisamente più piccolo. Entro 20 secondi dalla rilevazione di BAT, inizia il ripuntamento, che si completa generalmente entro pochi minuti. Così XRT ed UVOT iniziano a raccogliere informazioni sul lampo entro qualche minuto dal rilevamento iniziale. <ref>[http://swift.gsfc.nasa.gov/docs/swift/about_swift/factsheet.pdf Opuscolo divulgativo di Swift]</ref><sup>,</sup><ref>[http://www.swift.ac.uk/aboutswift.shtml Schema del funzionamento del sistema di autocorrezione del puntamento]</ref>
Questa rapidità, che sarebbe difficile da raggiungere se fosse necessario un intervento umano, consente sia di ottenere rapidamente posizioni via via più precise, utili per puntare altri strumenti, sia di raccogliere preziose informazioni sul lampo in diverse bande energetiche sin dai primi istanti del fenomeno.
== Contributo italiano ==
L'[[Italia]] ha fornito gli specchi del telescopio XRT insieme a parte del software per l’analisi dei dati X. Inoltre SWIFTSwift utilizza le antenne della stazione [[ASI]] di [[Malindi]] ([[Kenia]]) per ricevere i comandi e scaricare i dati, questa operazione viene ripetuta una dozzina di volte al giorno ad ogni passaggio del satellite in vista della stazione. La partecipazione italiana a SWIFTSwift è finanziata dall’Agenziadall’[[Agenzia Spaziale Italiana]] (ASI)e dall’Istitutodall’[[Istituto Nazionale di Astrofisica ]](INAF).
== Principali risultati scientifici ==
 
=== Gamma-ray Burst (GBR) o lampi gamma ===
Swift è equipaggiato con tre telescopi allineati tra loro:
* BAT (Burst Alert Telescope, lett. ''Telescopio per l'allerta lampo'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#bat_specs Le specifiche di BAT dal sito ufficiale]</ref>: individua i lampi e ne determina le coordinate astronomiche. Copre 1 [[steradiante]] a scansione completa e 3 a scansione parziale. Entro 15 secondi determina, con un'approssimazione di 1÷4 [[Primo (geometria)|arcominuti]], la posizione che viene trasmessa a terra per permettere il puntamento di altri telescopi. Basato sul principio della [[stenoscopia]], poiché non è possibile far convergere con lenti i raggi gamma in una focale, il telescopio consta di {{formatnum:52000}} piastrine di schermatura da {{M|5|m|m}} in [[piombo]] casualmente distribuite ad una distanza di un metro dalle {{formatnum:32768}} piastrine da 4&nbsp;mm in CZT (una [[lega (metallurgia)|lega]] di [[cadmio]], [[zinco]] e [[tellurio]]) per la rilevazione dei [[raggi X|raggi X duri]]. A livello energetico copre l'intervallo tra i 15 e {{M|150|k|eV}}.
 
La rapidità di ripuntamento e la precisa localizzazione nella sfera celeste fanno di Swift uno strumento ideale per l'identificazione e lo studio dei sorgenti rapidamente transienti come i [[lampo gamma [[lampo gamma|lampi gamma]]]]o Gamma-ray Burst (GRB). In media Swift identifica 100 nuovi GRB ogni anno, di cui 90 GRB lunghi. La rapida diffusione della posizione dei GRB individuati da Swift ha portato alla misura la distanza per circa un terzo di questi. Questo consente di studiare dal punto di vista statistico la popolazione dei GRB lunghi ricavando, per esempio, come la loro distribuzione lungo la storia dell'universo e le distribuzioni delle loro principali proprietà fisiche nel sistema di riferimento a riposo delle sorgenti.
* XRT (X-ray Telescope, lett. ''Telescopio a raggi X'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#xray_specs Le specifiche di XRT dal sito ufficiale]</ref>: fotografa e analizza lo spettro del dell'emissione residua dei GRB (detta afterglow), determinando una così una migliore localizzazione della sorgente con un'approssimazione di 3,5 [[Secondo (geometria)|arcosecondi]]. Lo studio della coda può protrarsi per giorni o settimane in funzione dell'intensità del lampo. È costruito sul principio del [[telescopio Wolter|telescopio Wolter di tipo I]] e copre l'intervallo tra 0,2 e 10 keV.
Le osservazioni dello strumento XRT a bordo di Swift hanno permesso la caratterizzazione delle prime fasi della curva di luce della coda di emissione nei [[raggi X ]]e l'individuazione di brevi ma intensi brillamenti successivi all'emissione gamma che si ritengono legati all'attività del motore centrale.
 
Riguardo allo studio dei [[lampo gamma|lampi gamma]] corti (circa il 10% dei GRB identificati), il satellite Swift ha rappresentato un vera svolta. Infatti per la prima volta Swift ha permesso l'identificazione della coda di emissione nei [[raggi X]] per i GRB corti nei [[raggi X]], la misura precisa delle loro coordinate spaziali e, di conseguenza, quella della loro distanza.
* UVOT (Ultraviolet/Optical Telescope, lett. ''Telescopio ultravioletto/ottico'')<ref>[http://swift.sonoma.edu/about_swift/general_faq.html#uv/opt_specs Le specifiche di UVOT dal sito ufficiale]</ref>: a riposizionamento avvenuto, studia l'emissione dell'afterglow nelle frequenza del visibile e dell'[[ultravioletto]] (170&nbsp;– 650&nbsp;nm). Ha una risoluzione inferiore all'arcosecondo.
Di seguito si riporta una breve lista di [[lampo gamma|lampi gamma]] notevoli individuati da Swift:
 
Il sistema di controllo automatico permette un rapido cambio di puntamento innescato dalla rilevazione di un GRB ad opera del BAT. Entro 20 secondi inizia l'azione di correzione che porta l'XRT a puntare verso il lampo entro qualche minuto dal rilevamento iniziale. L'UVOT, co-allineato con XRT, inquadra lo stesso campo.<ref>[http://swift.gsfc.nasa.gov/docs/swift/about_swift/factsheet.pdf Opuscolo divulgativo di Swift]</ref><sup>,</sup><ref>[http://www.swift.ac.uk/aboutswift.shtml Schema del funzionamento del sistema di autocorrezione del puntamento]</ref>
 
== Contributo italiano ==
L'[[Italia]] ha fornito gli specchi del telescopio XRT insieme a parte del software per l’analisi dei dati X. Inoltre SWIFT utilizza le antenne della stazione ASI di Malindi (Kenia) per ricevere i comandi e scaricare i dati, questa operazione viene ripetuta una dozzina di volte al giorno ad ogni passaggio del satellite in vista della stazione. La partecipazione italiana a SWIFT è finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.
 
== Principali risultati scientifici ==
* 9 maggio [[2005]]: [[GRB 050509b]], lampo gamma della durata di un ventesimo di [[secondo]]; è il primo caso di localizzazione di un lampo di breve durata
* 4 settembre 2005: [[GRB 050904]], lampo gamma della durata di circa 200 secondi e uno [[spostamento verso il rosso]] di 6,29; la sua distanza, determinata in circa 12,6 miliardi di [[anni luce]], l'ha reso il più lontano mai individuato fino al rilevamento di [[GRB 090423]], il 23 aprile [[2009]].
* 18 febbraio [[2006]]: [[GRB 060218]], lampo gamma della durata di circa 2000 secondi e relativamente vicino (circa 440 milioni di anni luce) ma insolitamente debole; si ritiene che sia il segnale dell'esplosione di una [[supernova]].
* 14 giugno [[2006]]: [[GRB 060614]], lampo gamma della durata di circa 102 secondi in una galassia distante circa 1,6 miliardi di anni luce;. ilIn contrasto con quanto solitamente osservato per [[lampo gamma|lampi gamma]] vicini e nonostante osservazioni estremamente profonde, per questo GRB non e' stato possibile rivelare la presenza di una supernova associata all'evento. Il lampo fu quindi riconosciuto riconosciuto come un tipo di esplosione ibrida che probabilmente è associata alla nascita di un [[buco nero]].
* 19 marzo [[2008]]: GRB 080319B, un lampo gamma di straordinaria potenza; nonostante la distanza di 7,5 miliardi di [[anno luce|anni luce]] ha raggiunto una [[magnitudine apparente]] di 5,8 rimanendo nella zona convenzionalmente definita di osservabilità ad [[occhio nudo]] per circa 30 secondi, divenendo così l'oggetto noto più distante che sia stato direttamente osservabile. Si ritiene che la [[magnitudine assoluta]] sia stata 2,5 milioni di volte superiore alla più brillante supernova mai osservata. Nella stessa giornata sono stati individuati altri tre lampi.<ref>[http://www.brera.inaf.it/ricercapertutti/GRB/highlight_grb_5.html Articolo dell'Osservatorio di Brera sull'evento del 19 marzo 2008.]</ref>
* 9 gennaio [[2008]]: [[SN 2008D]], una supernova nella galassia [[NGC 2770NGC|2770]]; per la prima volta una supernova venne individuata nei suoi primissimi stadi permettendo il contemporaneo puntamento di più osservatori (il [[telescopio spaziale Hubble]], il [[Chandra]], il [[Very Large Array]], il [[Telescopi Gemini|telescopio Gemini North]], il [[Telescopi Keck|telescopio Keck I]], l'[[osservatorio di Monte Palomar]] e l'[http://www.apo.nmsu.edu/ osservatorio di Apache Point]) per uno studio più dettagliato dell'evento.
* 1913 marzosettembre [[2008]]: [[GRB 080319B080913]], un lampo gamma dicon straordinariauno potenza;[[spostamento nonostanteverso lail distanzarosso]] di 6,7,5; miliardila disua [[annodistanza, luce|annideterminata luce]]in raggiunse una [[magnitudine apparente]] dicirca 512,8 rimanendo nella zona convenzionalmente definitamiliardi di osservabilità ad [[occhioanni nudoluce]], perlo circaporta 30ad secondi, divenendo cosìessere l'oggettoevento più lontano, notononché più distanteantico, chemai siaindividuato, statoin direttamentequanto osservabile. Sisi ritiene che lal'età dell'[[magnitudine assolutaUniverso]] siafosse stataal 2,5momento milionidell'esplosione di voltesoli superiore825 allamilioni piùdi brillante supernova mai osservata. Nella stessa giornata vennero individuati altri tre lampianni.<ref>[http://www.breranasa.inaf.itgov/ricercapertuttimission_pages/GRBswift/highlight_grb_5bursts/farthest_grb.html Articolo dell'Osservatorio didella BreraNASA sull'evento del 1913 marzosettembre 2008.]</ref>
* 1323 settembreaprile [[20082009]]: [[GRB 080913090423]], lampo gamma condella durata di circa 10 secondi e uno [[spostamento verso il rosso]] di 68,72; la sua distanza, determinata in circa 12,813 miliardi di [[anni luce]], lo portòporta ad essere l'evento più lontano, nonché più antico, mai individuato, in quanto si ritiene che l'età dell'[[Universo]] fosse al momento dell'esplosione di soli 825(630 milioni di anni).<ref>[http://www.nasa.gov/mission_pages/swift/bursts/farthest_grbcosmic_record.html Articolo della NASA sull'evento del 1323 settembreaprile 20082009.]</ref>
* 13 aprile [[2010]]: SWIFTSwift rivela il 500º lampo gamma GRB 100413B, scoperto a posteriori nei dati dello strumento BAT che non aveva potuto accorgersi del lampo perché stava effettuando una manovra di ripuntamento. Per ironia del destino, quindi, questo lampo “storico” è uno dei meno fortunati perché la rivelazione con BAT non è stata seguita dal ripuntamento dei telescopi X e ottico. L’occasione viene comunque festeggiata con una animazione che ripercorre le tappe salienti dei primi 500 GRB di SWIFT.<ref>[http://www.media.inaf.it/gallery/v/video/chunks/swift-500.flv.html I primi 500 GRB di Swift]</ref> L’onore di SWIFTSwift è stato risollevato dal lampo successivo GRB100414A un altro GRB lungo per il quale è stata trovata controparte X e ottica, dal cui spettro si è subito estratto il [[Spostamento verso il rosso |redshift ]]di 1,368: una una distanza cosmologica ma “normale” per i lampi gamma.
* 23 aprile [[2009]]: [[GRB 090423]], lampo gamma della durata di circa 10 secondi e uno [[spostamento verso il rosso]] di 8,2; la sua distanza, determinata in circa 13 miliardi di [[anni luce]], lo portò ad essere l'evento più lontano, nonché più antico, mai individuato (630 milioni di anni).<ref>[http://www.nasa.gov/mission_pages/swift/bursts/cosmic_record.html Articolo della NASA sull'evento del 23 aprile 2009.]</ref>
* 25 dicembre [[2011]]: Swift ha rivelatorivela un GRB molto lungo e peculiare. L’emissione in banda X ha mostratomostra variazioni molto intense e si è affievolitaaffievolisce oltre il limite di rivelazione in meno di un giorno. Il telescopio UVOT ha rivelato la sorgente nella banda UV per pochi giorni mentre i telescopi da terra hanno osservato la sorgente per diversi mesi. Due sono state le spiegazioni suggerite: la distruzione di un asteroide da parte di una stella di neutroni nella nostra galassia o una supernova peculiare attorniata da molto materia nell’universo vicino.<ref>[http://www.media.inaf.it/2011/11/30/il-lampo-di-natale/ Il lampo di Natale]</ref>
* 13 aprile [[2010]]: SWIFT rivela il 500º lampo gamma GRB 100413B, scoperto a posteriori nei dati dello strumento BAT che non aveva potuto accorgersi del lampo perché stava effettuando una manovra di ripuntamento. Per ironia del destino, quindi, questo lampo “storico” è uno dei meno fortunati perché la rivelazione con BAT non è stata seguita dal ripuntamento dei telescopi X e ottico. L’occasione viene comunque festeggiata con una animazione che ripercorre le tappe salienti dei primi 500 GRB di SWIFT.<ref>[http://www.media.inaf.it/gallery/v/video/chunks/swift-500.flv.html I primi 500 GRB di Swift]</ref> L’onore di SWIFT è stato risollevato dal lampo successivo GRB100414A un altro GRB lungo per il quale è stata trovata controparte X e ottica, dal cui spettro si è subito estratto il redshift di 1,368: una distanza cosmologica ma “normale” per i lampi gamma.
* giugno [[2013]]: GRB 130603B: La perfetta e rapida localizzazione nel cielo di questo lampo gamma di breve durata permette di rivelare grazie a osservazioni del [[Telescopio Spaziale Hubble]] la presenza di un [[kilonova]]] associata all'evento. <ref>[http://www.nature.com/nature/journal/vnfv/ncurrent/full/nature12505.html A ‘kilonova’ associated with the short-duration γ-ray burst GRB 130603B]</ref>Questa e' la prima evidenza diretta che i [[lampo gamma|[[lampo gamma|lampi gamma]]]] corti si generano a seguito della fusione di due oggetti celesti superdensi .<ref>[ http://www.media.inaf.it/2013/07/18/grb-origine-oro [[lampo gamma|[[lampo gamma|lampi gamma]]]] tutti d’oro]</ref>
* 26 marzo 2011: Swift ha colto quello che, a prima vista, sembrava un lampo gamma come molti altri ([[GRB110328A]]), ma che, a differenza di tutti gli altri, restava acceso. Pur tra alti e bassi la sorgente SWIFT 1644+57 (usiamo le coordinate celesti e non la data perché non si tratta di un lampo gamma), localizzata al centro della sua galassia, è rimasta attiva per più di un anno. Le caratteristiche dell’emissione e la localizzazione hanno fatto propendere per una spiegazione quasi da fantascienza: la distruzione di una stella che è passata troppo vicino ad un buco nero supermassivo al centro della sua galassia. Si era ipotizzato che potesse succedere, ma SWIFT è stato il primo a vedere un fenomeno così peculiare.<ref>[http://www.media.inaf.it/2011/08/24/buco-nero-swift/ Colto sul fatto il buco nero cannibale]</ref>
* 25 dicembre [[2011]]: Swift ha rivelato un GRB molto lungo e peculiare. L’emissione in banda X ha mostrato variazioni molto intense e si è affievolita oltre il limite di rivelazione in meno di un giorno. Il telescopio UVOT ha rivelato la sorgente nella banda UV per pochi giorni mentre i telescopi da terra hanno osservato la sorgente per diversi mesi. Due sono state le spiegazioni suggerite: la distruzione di un asteroide da parte di una stella di neutroni nella nostra galassia o una supernova peculiare attorniata da molto materia nell’universo vicino.<ref>[http://www.media.inaf.it/2011/11/30/il-lampo-di-natale/ Il lampo di Natale]</ref>
* 18 dicembre [[2012]]: Quella che inizialmente sembrava la classica emissione X di un buco nero proveniva in realtà da una nana bianca e una gigante blu, nella Piccola Nube di Magellano. Un'abbinata rarissima, che nemmeno dovrebbe esistere.<ref>[http://www.media.inaf.it/2012/12/18/la-nana-e-la-gigante/ La nana e la gigante]</ref>
* 01 marzo [[2013]]: Dall’analisi delle variazioni periodiche nell’emissione luminosa di Swift J1357.2−0933, una binaria formata da un buco nero e dalla sua stella compagna, si intuisce la presenza di una strana conformazione mai vista prima.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/03/01/qualcosa-attorno-al-buco-nero/ Il buco nero oltre la siepe]</ref>
* 18 marzo [[2013]]: Durante una survey a raggi X delle regioni centrali della nostra galassia, il satellite Swift della NASA ha scoperto i resti precedentemente sconosciuti di una stella in frantumi, esplosa circa 2500 anni fa. Si tratta di uno dei più giovani noti resti di supernova scoperti nella Via Lattea.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/03/18/un-giovanissimo-resto-di-supernova/ Un giovanissimo resto di supernova]</ref>
* 29 maggio [[2013]]: Il magnetar 1E 2259 viene visto da Swift rallentare improvvisamente la sua velocità di rotazione.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/05/29/il-magnetar-non-accelera-anzi-frena/ Il magnetar non accelera, anzi frena
]</ref>
* novembre [[2013]]: Viene pubblicata l’enorme mole di dati raccolta dallo studio del lampo gamma GRB 130427A. Si tratta dell’evento che ha prodotto i fotoni di più alta energia mai osservati e ha brillato in raggi gamma per oltre 20 ore.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/11/21/quel-mostro-di-lampo-gamma/ Quel mostro di lampo gamma]</ref>
* 4 dicembre [[2013]]: La combinazione delle tempestive osservazioni condotte dal satellite SWIFT della NASASwift e dal telescopio robotico Liverpool Telescope permettono di registrare una consistente quantità di radiazione polarizzata nella luce emessa dal lampo di raggi gamma GRB 120308 e di indagare le caratteristiche del campo magnetico attorno ad esso.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/12/04/metti-un-grb-nel-mirino/ Metti un GRB nel mirino]</ref>
* 12 dicembre [[2013]]: Oltre 150.000 sorgenti puntiformi nei raggi X tra cui stelle, galassie e buchi neri compongono il vasto catalogo ottenuto grazie alle osservazioni del telescopio XRT a bordo del satellite Swift, il 'cacciatore' di lampi gamma della NASA.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/12/17/come-affollato-il-cielo-x-di-swift/ Com'è affollato il cielo X di Swift]</ref>
 
=== Non solo GRB ===
 
Ogni tipo di sorgente celeste ha ricevuto la sua frazione di attenzione, dalle [[comete]] fino alle [[galassie ]]attive più lontane, passando per [[magnetar]], sorgenti binarie, [[supernova|supernovae] ] fino ad arrivare al recente evento di distruzione di una stella da parte di un buco nero di alcuni milioni di masse solari al centro di una galassia lontana circa 1.9 Gigaparsec. Nulla sfugge a Swift che pattuglia il cielo instancabilmente ed è sempre pronto a ripuntare in automatico. A volte le sorgenti sono vecchie conoscenze ma molto spesso sono assolute novità. Sono tanti e tali i possibili utilizzi di Swift che ora la caccia ai GRB non è più il compito che assorbe la maggior parte del tempo di osservazione del satellite. Questo non significa affatto che i GRB vengano trascurati. Semplicemente non si continua l’osservazione ad oltranza, fino a quando l’emissione X svanisce del tutto. Solo GRB con caratteristiche peculiari, oppure quelli straordinariamente brillanti, vengono osservati a lungo. Il tempo di osservazione che viene così liberato è dedicato all’osservazione di centinaia di sorgenti celesti, spesso in collaborazione con altri satelliti. Tutte le sorgenti rilevate dal telescopio spaziale gamma [[Fermi Gamma-ray Space Telescope |Fermi ] ma di natura non chiara, per esempio, vengono osservate di routine da Swift. Nel caso di utilizzo coordinato di Swift e Fermi, lo strumento più importante è il telescopio X, perché quello che più interessa è localizzare una possibile controparte della sorgente gamma. Per lo studio le [[supernova|supernovae]], invece, lo strumento più importante è il telescopio ottico ultravioletto. Grazie alle osservazioni di Swift abbiamo una straordinaria copertura delle curve di luce (l’evoluzione dell’energia emessa in funzione del tempo) di decine di [[supernova|supernovae]]. Tra i risultati ottenuti con Swift al di fuori del campo dei GRB si annoverano:
* 9 gennaio [[2008]]: SN 2008D, una supernova nella galassia NGC 2770NGC. Si è trattato di un evento fortuito: gli strumenti di Swift hanno registrato i primissimi momenti di questa supernova mentre stavano effettuando un’osservazione di routine di un’altra supernova precedentemente esplosa nella stessa galassia (SN 2007 uy). Swift ha così potuto osservare un breve ma potente lampo X da SN 2008D. Questo fenomeno, associato all’onda d’urto dell’esplosione di supernova che emerge dalla superficie della stella, era stato previsto da studi teorici ma mai osservato prima, poiché nessuno strumento X aveva mai osservato una supernova nei primi minuti. Generalmente infatti, le [[supernova|supernovae]] sono scoperte dalla loro emissione ottica, che si manifesta però solo alcuni giorni dopo l’esplosione propriamente detta. Data l’eccezionalità dell’evento, SN 2008D è stata poi osservata da un gran numero di osservatori sia da spazio, sia da Terra (tra i quali i telescopi spaziale [[telescopio spaziale Hubble|Hubble]] e [[Chandra ]]e, da Terra, il Karl G. Jansly [[Very Large Array]], i telescopi [[Telescopi Gemini|Gemini North]], [[Telescopi Keck| Keck I]], e quelli dell'[[osservatorio di Monte Palomar]] e dell'[[http://www.apo.nmsu.edu/ osservatorio di Apache Point]] ) raccogliendo un’enorme quantità di dati.
*giugno [[2009]]: Viene scoperta la [[magnetar]] SGR 0418+5729, condivisa con il satellite Fermi. Le [[magnetar ]]sono [[stelle di neutroni]] dotate di un [[campo magnetico ]]eccezionalmente intenso e spesso si manifestano attraverso raffiche di [[lampo gamma|lampi gamma]]. Dal momento che questi lampi sono in grado di sollecitare il telescopio BAT, Swift ha svolto un ruolo essenziale nello studio di queste rare sorgenti, scoprendone di nuove e allertando la comunità scientifica quando quelle già conosciute entrano in periodi di intensa attività esplosiva. SGR 0418+5729 si è rivelata una [[magnetar ]]particolarmente, un’autentica [[Stele di Rosetta]] tra queste sorgenti. Studi successivi, condotti anche con l’uso di Swift, hanno dimostrato che sorgente un campo magnetico dipolare simile a quello delle [[stella di neutroni |stelle di neutroni]] “ordinarie” coesiste con altre componenti del campo magnetico responsabili delle peculiarità delle [[magnetar]] (tra cui l’emissione di [[lampo gamma|lampi gamma]])<ref>[ http://www.sciencemag.org/content/330/6006/944.full A Low-Magnetic-Field Soft Gamma Repeater]</ref> <ref>[http://www.nature.com/nature/journal/v500/n7462/full/nature12386.html A variable absorption feature in the X-ray spectrum of a magnetar ] </ref>confermando un’ipotesi formulata molti anni prima.
* 26 marzo 2011: Swift ha coltocoglie quello che, a prima vista, sembrava un lampo gamma come molti altri ([[GRB110328A]]), ma che, a differenza di tutti gli altri, restava acceso, sollecitando più volte BAT. Pur tra alti e bassi la sorgente SWIFT 1644 J1644+57 (usiamo le coordinate celesti e non la data perché non si tratta di un lampo gamma), localizzata al centro delladi suauna galassia a [[spostamento verso il rosso| redshif ]]z = 0.354, è rimasta attiva per più di un anno. Le caratteristiche dell’emissione, l’enorme energia liberata e la localizzazione hanno fatto propendere per una spiegazione quasi da fantascienza: la distruzione di una stella che è passata troppo vicino ad un buco nero supermassivo (alcuni milioni di masse solari) al centro della sua galassia. Si era ipotizzato che potesse succedere, ma SWIFT è stato il primo a vedere un fenomeno così peculiare.<ref>[http://www.media.inaf.it/2011/08/24/buco-nero-swift/ Colto sul fatto il buco nero cannibale]</ref>
* novembre [[2011]]: Si scopre che quella che inizialmente sembrava la classica emissione X di un buco nero proviene in realtà da un sistema (ora noto col nome MAXI J0158-744) composto da una nana bianca ed una [[stella Be]], nella [[Piccola Nube di Magellano]]. Si tratta di sistemi molto rari e nessuno era mai stato osservato alla luminosità di MAXI J0158-744.<ref>[http://www.media.inaf.it/2012/12/18/la-nana-e-la-gigante/ La nana e la gigante]</ref> All’origine dell’eccezionale luminosità X vi sarebbe l’interazione tra il materiale espulso durante una fase di nova termonucleare dalla [[nana bianca]] ed il [[vento stellare|vento della stella]] Be.
* 01 marzogennaio [[20132011]]: Dall’analisi delle variazioni periodiche nell’emissione luminosaottica di Swift J1357.2−0933, unascoperto da BAT, si deduce che il sistema binariaè formatacomposto da un [[buco nero]] ein dallaorbita suacon una stella compagna,. siSuccessive intuisceanalisi lahanno presenzadimostrato che il sistema è visto quasi di unataglio stranaed il buco nero è avvolto ed oscurato dal disco di accrescimento presente nel sistema. Si tratta di una conformazione mai vistaosservata prima, che suggerisce però che oggetti simili potrebbero essere in realtà molto numerosi, ma difficili da vedere.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/03/01/qualcosa-attorno-al-buco-nero/ Il buco nero oltre la siepe]</ref>
* 18 marzofebbraio [[20132011]]: Durante una survey a raggi X delle regioni centrali della nostra galassia, il satellite Swift della NASA ha scopertoscopre i resti precedentemente sconosciuti di una stella in frantumi, esplosa circa 2500 anni fa. SiG306.3-0.9, trattacome diè stata battezzata la sorgente, è uno dei più giovani noti resti di [[supernova]] scopertinoti nella [[Via Lattea]].<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/03/18/un-giovanissimo-resto-di-supernova/ Un giovanissimo resto di supernova]</ref>
* aprile [[2012]]: Il [[magnetar]] 1E 2259+586, una [[stella di neutroni ]]supermagnetica (da cui la designazione “magnetar”) che compie una rotazione ogni 7 s, viene visto da Swift rallentare improvvisamente.<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/05/29/il-magnetar-non-accelera-anzi-frena/ Il magnetar non accelera, anzi frena]</ref> Mentre sono ben noti episodi in cui stelle di neutroni isolati aumentano improvvisamente la velocità di rotazione (episodi noti agli astronomi come glitch, da una parola inglese usata per indicare irregolarità improvvise), non si era mai osservato l’opposto. Per questo l’evento di 1E 2259+586 è stato designato come un anti-glitch. Sebbene molti modelli siano stati proposti per spiegare l’insorgere di glitch, al momento non esiste una spiegazione chiara per l’anti-glitch di 1E 2259+586.
* aprile [[2013]]: Swift osserva un cospicuo aumento di luminosità dalla regione di [[Sagittarius A*]] (Sgr A*), il buco nero di oltre 4 milioni di [[massa solare|masse solari]]al centro della [[Via Lattea]]. Inizialmente il fenomeno era stato interpretato come un lampo dal [[buco nero]], ma si è poi capito trattarsi di una [[magnetar]] mai osservata prima e vicinissima a Sgr A*. SGR J1745-2900, come poi è stata battezzate, è la [[stella di neutroni ]]più vicina a Sgr A* attualmente nota (ad una distanza proiettata di circa 0.1 [[parsec|pc]]), tanto che probabilmente è legata gravitazionalmente al buco nero. La presenza di una rara [[magnetar]] nelle zone centrali della nostra galassia, offre molte informazioni sulle popolazioni di oggetti celesti in quella complessa regione e attraverso lo studio della sua emissione radio è possibile effettuare importanti misure di densità e intensità del campo magnetico locali. Inoltre, passati eventi esplosivi di SGR J1745-2900 (caratteristici delle [[magnetar]]), potrebbero aver giocato un ruolo nella ionizzazione delle [[nube molecolare|nubi molecolari]] al centro della nostra galassia, sulla cui origine si dibatte da decenni.
== Catalogo XRT ==
* 12 dicembre [[2013]]: Oltre 150.000 sorgenti puntiformi nei raggi X tra cui stelle, galassie e buchi neri compongono il vasto catalogo ottenuto grazie alle osservazioni del telescopio XRT a bordo del satellite Swift, il 'cacciatore' di [[lampo gamma|lampi gamma]] della NASA. Il sensibile telescopio XRT di Swift infatti raccoglie continuamente informazioni non solo sulle sorgenti verso cui è puntato, ma anche su quelle nelle loro immediate vicinanze. Tutte queste informazioni sono raccolte in un catalogo continuamente aggiornato (l’ultima edizione è stata pubblicata nel dicembre 2013).<ref>[http://www.media.inaf.it/2013/12/17/come-affollato-il-cielo-x-di-swift/ Com'è affollato il cielo X di Swift]</ref>
== Catalogo BAT ==
Nel campo delle sorgenti non variabili nella banda X dura l’avanzamento è più lento. IIl progressitelescopio cresconoBAT conogni lagiorno radiceosserva quadratagran parte del tempocielo die osservazione.per Èscoprire lanuove crescitasorgenti lentabisogna masommare sicuragiorno delledopo sorgentigiorno rivelatei daldati telescopioraccolti. BATIn chequesto ognimodo giornoi osservaprogressi, granovvero partele delsorgenti cielo.rivelate, Sommandocrescono giornogrosso dopomodo giornocon ila datiradice raccoltiquadrata èdel statotempo compilatodi unosservazione. È una crescita lenta, ma sicura. importanteIl catalogo delle sorgenti (variabili e non) viste dallo strumento nella banda 15-150 keV compilato con i dati BAT rappresenta la più dettagliata mappa del cielo nei raggi X duri attualmente disponibile.<ref>[http://heasarc.nasa.gov/docs/swift/results/bs58mon/ Swift BAT 58-Month Hard X-ray Survey]</ref>
È un' importante mappadatabase di riferimento che contiene le sorgenti brillanti nella nostra [[galassia]] e nuclei galattici attivi rivelati fino a [[Spostamento verso il rosso cosmologico|z]] =4. Questi hanno tutti [[buchi neri]] supermassivi al loro centro ma molti sembrano essere dei sistemi di galassie in interazione gravitazionale.
 
È un'importante mappa di riferimento che contiene le sorgenti brillanti nella nostra galassia e nuclei galattici attivi rivelati fino a [[Spostamento verso il rosso cosmologico|z]]=4. Questi hanno tutti buchi neri supermassivi al loro centro ma molti sembrano essere dei sistemi di galassie in interazione gravitazionale.
 
== Non solo GRB ==
Ogni tipo di sorgente transiente ha ricevuto la sua frazione di attenzione, dalle comete fino alle galassie attive più lontane, passando per magnetar, sorgenti binarie, supernovae fino ad arrivare al recente evento di distruzione di una stella da parte di un buco nero al centro di una galassia che è andato anche sul New York Times.
Nulla sfugge a Swift che è sempre pronto a ripuntare in automatico. A volte le sorgenti sono vecchie conoscenze ma molto spesso sono assolute novità.
Sono tanti e tali i possibili utilizzi di SWIFT che ora la caccia ai GRB non è più il compito che assorbe la maggior parte del tempo di osservazione del satellite. Questo non significa affatto che i GRB vengano trascurati. Semplicemente non si continua l’osservazione ad oltranza, fino a quando l’emissione X svanisce del tutto. L’affievolimento finale non ha portato nessuna informazione importante. Quello che conta succede nelle prime ore dopo il lampo. Solo GRB con caratteristiche peculiari, oppure quelli straordinariamente brillanti, vengono osservati a lungo. Il tempo di osservazione che viene così liberato è dedicato all’osservazione di centinaia di sorgenti celesti molto spesso in collaborazione con altri satelliti. Tutte le sorgenti non identificate di Fermi, per esempio, sono o saranno osservate da SWIFT.
Nel caso SWIFT FERMI lo strumento più importante è il telescopio X perché quello che più interessa è localizzare una possibile controparte della sorgente gamma. Per chi studia le supernovae, invece, lo strumento più importante è il telescopio ottico ultravioletto (l’unico in orbita in questo momento). Grazie alle osservazioni di SWIFT abbiamo una straordinaria copertura delle curve di luce di decine di supernovae.
 
== Voci correlate ==
 
* [[INTEGRAL]]
* [[Compton Gamma Ray Observatory]]
* [[Fermi Gamma-ray Space Telescope|FERMI]]
* [[AGILE]]
* [[Telescopio spaziale Hubble|Hubble]]
*[[XMM-Newton]]
* [[Chandra]]
 
== Altri progetti ==
Line 93 ⟶ 95:
 
== Bibliografia ==
 
* P. A. Evans et al.,[http://iopscience.iop.org/0067-0049/210/1/8/pdf/0067-0049_210_1_8.pdf ''1SXPS: A Deep Swift x-ray telescope point sorce catalog with light curves and spectra''], The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. n. 210, 2014, article id. 8, 24 pp.
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://itunes.apple.com/it/app/swift-explorer/id465669299?mt=8 ] APP ''Swift Explorer'' per iPhone e iPad per seguire in tempo reale l'operato di Swift.
 
 
 
{{Programma Explorer}}