Tasso di saturazione in basi: differenze tra le versioni

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* Terreni con un TSB relativamente alto, dell'ordine del 50-70%, manifestano un alto potere tampone e neutralizzano entro ampi margini sia le cause di acidificazione sia quelle di alcalinizzazione. Dal momento che i terreni con queste caratteristiche si collocano entro valori ottimali del pH, si desume che la stabilità intrinseca nei confronti delle variazioni di pH si interpreta come una proprietà positiva: questi terreni non hanno bisogno di interventi [[correttivo|correttivi]] e il potere tampone agisce principalmente su dinamiche indesiderate.
* Terreni con basso TSB sono ricchi di ioni idrogeno e presentano pertanto un'elevata acidità scambiabile. Il potere tampone si manifesta solo verso l'alcalinizzazione, mentre la resistenza intrinseca all'acidificazione è modesta, se non del tutto annullata. Terreni con queste caratteristiche si collocano in genere entro valori di pH eccessivamente bassi (pH inferiore a 5-5,5) e necessitano di interventi di correzione mirati ad innalzare il pH. Il potere tampone avrà una scarsa efficacia nel contrastare dinamiche che portano ad un peggioramento della reazione, per contro manifesta un'elevata resistenza proprio nei confronti degli interventi migliorativi, annullandone in modo più o meno marcato gli effetti.
* Terreni con TSB eccessivamente alto, dell'ordine del 90-100%, manifestano un elevato potere tampone solo verso l'acidificazione, mentre la resistenza intrinseca all'alcalinizzazione è modesta. Terreni con queste caratteristiche si collocano spesso entro valori di pH eccessivamente alti (pH > 8) e si oppongono proprio agli interventi di correzione che si prefiggono l'acidificazione.
 
Il terzo aspetto è di natura sia chimica sia fisico-meccanica. Quando ad un tasso di saturazione basica elevato si accompagna un'alta percentuale di sodio scambiabile il terreno ha [[Proprietà fisiche del terreno|proprietà fisiche]] negative, derivate dalla distruzione della [[struttura del terreno|struttura]]. Questi terreni hanno un pH eccessivamente alto (superiore a 8,5). A questi valori di pH è ostacolato l'assorbimento di diversi elementi nutritivi. Il terreno si presenta inoltre asfittico e poco permeabile in condizioni di elevata umidità, forma crosta superficiale in condizioni di bassa umidità, è soggetto a processi di migrazione dei colloidi lungo il profilo. In generale presentano condizioni di abitabilità pessime che impediscono l'esecuzione della maggior parte delle colture agrarie.
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La natura dei cationi adsorbiti sul complesso di scambio e la loro ripartizione specifica è strettamente correlata alla [[reazione del terreno]]. In generale il tasso di saturazione basica si riduce al diminuire del pH; infatti, l'aumento della concentrazione di ioni idrogeno nella soluzione circolante è in equilibrio con la percentuale di idrogeno nel complesso scambiabile. Più complesse sono le relazioni che intercorrono fra il pH e la ripartizione percentuale fra le diverse basi di scambio perché sono la risultante di diversi fattori, fra i quali hanno un ruolo fondamentale la natura litologica della frazione solida, la dinamica dell'acqua nel terreno e le caratteristiche chimiche delle acque d'irrigazione e di falda.
 
I terreni tendenzialmente acidi sono in generale carenti in calcio; il TSB è basso, perciò nel complesso di scambio sono abbondantemente rappresentati lo ione idrogeno e l'alluminio. Fra le basi di scambio prevalgono il potassio e, entro una certa misura il magnesio, entrambi provenienti dall'alterazione di minerali che generalmente sono ben rappresentati nei terreni acidi (es. i [[feldspato|feldspati]] nel caso del potassio e alcuni [[fillosilicato|fillosilicati]] nel caso del magnesio). Queste basi sono facilmente rimpiazzate dagli ioni idrogeno e soggette ad eventuale dilavamento, ma il continuo rifornimento da parte dell'alterazione dei minerali primari permette di mantenere una presenza costante di questi elementi.
 
Nei terreni poveri di minerali potassici e magnesiaci, il sistematico dilavamento porta ad un progressivo aumento della saturazione da parte dell'idrogeno e dell'alluminio; il complesso di scambio in queste condizioni è instabile e nel tempo subisce alterazioni [[pedogenesi|pedogenetiche]] (perdita e dilavamento di [[silice]] e cationi) con conversione in minerali che hanno una capacità di scambio cationico più bassa (es. [[suolo ferrallitico|ferriallitizzazione]]).
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* La ripartizione percentuale è tale da contenere i fenomeni di antagonismo fra ioni bivalenti e ioni potassio nell'assorbimento radicale.
 
I terreni moderatamente alcalini (pH < 8,4-8,5) hanno un'[[Reazione del terreno#Alcalinità costituzionale|alcalinità costituzionale]], dovuta ad una forte presenza di [[terreno calcareo|calcare attivo]]. L'elevato tenore in calcio e magnesio nella soluzione circolante determina una completa saturazione del complesso di scambio da parte dei [[metalli alcalino-terrosi]] a scapito dell'idrogeno e del potassio. Il grado di saturazione basica è prossimo o uguale al 100%, con basi rappresentate dal calcio e, in misura nettamente inferiore, dal magnesio. La presenza di abbondanti quantità di calcio nel complesso di scambio permette l'evoluzione di un'ottima struttura, stabile e di tipo glomerulare, specie in presenza di un discreto tenore in humus.
 
Il difetto principale di questi terreni è la potenziale carenza in potassio, dovuta sia ad un ridotto tenore di potassio reticolare, sia ad una modesta percentuale nel complesso di scambio, perciò le piante potassofile possono incorrere in fenomeni di carenza.
 
I terreni alcalini propriamente detti (pH > 8,5-8,9) hanno un'[[Reazione del terreno#Alcalinità di assorbimento|alcalinità di assorbimento]] dovuta ad un elevato tenore in carbonati di sodio nella soluzione circolante e ad un'elevata percentuale di sodio scambiabile. Il tasso di saturazione in basi è del 100%; nel complesso di scambio sono presenti discrete quantità di calcio e magnesio non facilmente scambiabili e aumenta considerevolmente la quota rappresentata dal sodio; scarso, se non nullo, è il tenore in potassio.
 
La presenza di rilevanti quantità di sodio nel complesso di scambio provoca la dispersione dei colloidi con conseguente distruzione della struttura. Si tratta della condizione peggiore, che può portare alla perdita totale della vocazione agronomica di questi terreni.
 
==Ripartizione ottimale delle basi di scambio==
Come detto in precedenza, in condizioni normali e ottimali il calcio si lega più facilmente al complesso di scambio mentre il potassio, avendo una sola carica positiva, ha una minore affinità rispetto agli ioni bivalenti. Il magnesio mostra invece un comportamento intermedio. Nella tabella 2 sono riportati i giudizi di valutazione delle dotazioni specifiche di basi di scambio<ref name="Goldberg"/>.
 
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*[[Potere tampone del terreno]]
 
{{Portale|Scienze della Terrachimica|pedologia}}
 
[[Categoria:Pedologia]]