Larisa Michajlovna Rejsner: differenze tra le versioni

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Divenuta la compagna di [[Karl Radek]], si trasferì negli Urali per studiarvi le condizioni di vita degli operai metallurgici e dei minatori. Il libro ''Il ferro, il carbone e gli esseri viventi'' fu il risultato delle sue osservazioni, scritto questa volta in uno stile di semplice realismo, lontano dall'[[espressionismo]] delle sue opere precedenti. Nel [[1925]] tornò in Germania per curare la malaria senza trascurare di osservare da vicino l'esistenza dei lavoratori, visitando le industrie Krupp, i laboratori degli Junkers, le tipografie Ullstein e le miniere di carbone della [[Vestfalia]], e da queste esperienze nacque il libro ''Nel paese di Hindenburg''.
 
Il suo ultimo lavoro trattò la [[decabrismo|rivolta decabrista]], che Radek considerò, sul piano artistico, il migliore dei suoi libri, che ella non poté vedere pubblicato né ebbe il tempo di concludere altri progetti, tra i quali quello sulla rivolta di [[PugacëvEmel'jan Ivanovič Pugačëv|Pugačëv]], perché a [[Mosca]] contrasse il tifo che fu fatale al suo organismo minato dalla malaria, portandola alla morte nell'ospedale del Cremlino il 9 febbraio 1926.
 
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