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{{Nota disambigua||[[Racconti (disambigua)]]|Racconti}}
Il '''racconto''' è una [[Narrativa|narrazione]] in [[prosa]] di contenuto [[fantastico]] o [[realismo (letteratura)|realistico]], di maggiore ampiezza rispetto alla novella e di minore estensione rispetto al [[romanzo]]. Chi si esprime nella dimensione del racconto normalmente ne compone una serie, e il suo mondo interiore si estrinseca in una costellazione di racconti: ciascun testo, per quanto in sé concluso (a differenza dei capitoli di un romanzo è portatore di una storia completa), va visto in collegamento unitario con gli altri appartenenti alla stessa raccolta. Se riferito ad una specifica persona, il racconto - di formato più o meno esteso - diventa [[Biografia|biografico]]. Se il racconto è scritto in riferimento a sé stessi, si è davanti ad un racconto [[Autobiografia|autobiografico]]
== Storia ==
Dopo la stagione d'oro della novella rinascimentale la narrazione breve gode di fortuna alterna e convive con altri generi. Dopo la scarsa fortuna nel periodo [[barocco]], le narrazioni brevi, anche se non nella forma della novella canonica, tornano di moda nel [[XVIII secolo|Settecento]] e ritrovano solo nell'[[XIX secolo|Ottocento]] un pieno sviluppo. Particolarmente significativi sono i racconti di [[Ernst Theodor Amadeus Hoffmann]] che preludono alla ripresa romantica della novella e alla sua rinascita otto-[[XX secolo|novecentesca]]. Autori importanti, che hanno influenzato notevolmente gli scrittori successivi di racconti brevi, sono [[Edgar Allan Poe]] , [[Guy de Maupassant]] e [[Anton Cechov]]Tra Otto e Novecento, dopo la grande stagione del romanzo moderno (che in spagnolo e in inglese mutua il nome, proprio per il carattere realistico, dall'antica novella, il racconto torna in auge soprattutto in alcuni paesi, e si afferma quasi universalmente con le pretese di un genere nuovo, caratterizzato da alcuni elementi codificati dallo stesso Poe, e assumendo spesso il nome di ''short story'' o, in italiano, di ''racconto breve.''▼
In [[Civiltà occidentale|Occidente]] la tradizione del racconto breve è molto antica, e va fatta risalire alle antiche forme orali e ai generi [[Medioevo|medievali]] come l'''[[exemplum]]'', il ''[[fabliau]]'' e il ''[[lai (poesia)|lai]]''. Ma il genere acquista la sua autonomia, in forma di "[[novella]]", a partire dalla raccolta anonima de ''Il Novellino'' (1281-1300), e si afferma soprattutto con il ''[[Decameron]]'' (1350-1353) di [[Giovanni Boccaccio]] (1313-1375), che ne fissa il canone fino al [[Rinascimento]]. Con il ''Decameron'' la novella si emancipa dai generi medievali: ne viene rivendicata la novità (come indica il nome stesso) e se ne attesta il carattere realistico. Elementi che rimarranno costanti nei continuatori del genere, come [[Geoffrey Chaucer]] (1343-1400 - ''Canterbury Tales'', 1386-1387), [[Franco Sacchetti]] (1335-1400 - ''Il Trecentonovelle'', 1399), [[Marguerite de Navarre]] (1492-1549 - ''Heptaméron'', 1540-1549), [[Matteo Bandello]] (1480-1562 - ''Novelle'', 1554), [[Miguel de Cervantes]] (1547-1616 - ''Novelas ejemplares'', 1613). Boccaccio introduce anche la forma della narrazione a cornice (i singoli racconti sono inseriti in un racconto più ampio che li contiene e li giustifica), prendendo l'esempio dalla raccolta orientale ''[[Le mille e una notte]]'', ma trasformando la cornice in un legame concreto con le vicende contemporanee ([[Peste nera|la peste del 1348]]) e in uno strumento di coesione tematica e compositiva. Editorialmente parlando, si può dire che la cornice è oggi sostituita dalla raccolta in forma di libro, che presenta in modo unitario un certo numero di racconti.
▲Dopo la stagione d'oro della novella rinascimentale la narrazione breve gode di fortuna alterna e convive con altri generi. Dopo la scarsa fortuna nel periodo [[barocco]], le narrazioni brevi, anche se non nella forma della novella canonica, tornano di moda nel [[XVIII secolo|Settecento]] (favole morali, apologhi, racconti filosofici, fiabe argute come quelle di [[Gaspare Gozzi]]) e ritrovano solo nell'[[XIX secolo|Ottocento]] un pieno sviluppo. Particolarmente significativi sono i racconti di [[Ernst Theodor Amadeus Hoffmann]] (1776-1822) che preludono alla ripresa romantica della novella e alla sua rinascita otto-[[XX secolo|novecentesca]]. Autori importanti, che hanno influenzato notevolmente gli scrittori successivi di racconti brevi, sono [[Edgar Allan Poe]] (1809-1849), [[Guy de Maupassant]] (1850-1893) e [[Anton Cechov]]
Tra Otto e Novecento, dopo la grande stagione del romanzo moderno (che in spagnolo e in inglese mutua il nome, proprio per il carattere realistico, dall'antica novella (''novela'', ''novel''), il racconto torna in auge soprattutto in alcuni paesi ([[Stati Uniti d'America]], [[Russia]], [[America latina]]) e si afferma quasi universalmente con le pretese di un genere nuovo, caratterizzato da alcuni elementi (brevità, essenzialità, densità, unicità) codificati dallo stesso Poe, e assumendo spesso il nome di ''short story'' o, in italiano, di ''racconto breve'' (che tende a sostituire il termine novella).
In Italia, tra Otto e Novecento il racconto breve trova un terreno particolarmente favorevole. Autori di racconti brevi (anche se spesso chiamati novelle) sono tra gli altri [[Giovanni Verga]], [[Luigi Pirandello]], [[Grazia Deledda]], [[Gabriele d'Annunzio]], [[Italo Svevo]], [[Tommaso Landolfi]], [[Primo Levi]], [[Alberto Moravia]], [[Giorgio Bassani]], [[Piero Chiara]], [[Dino Buzzati]], [[Italo Calvino]], [[Antonio Tabucchi]].
== Voci correlate ==
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