Biblioteca Angelica: differenze tra le versioni

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→‎Collegamenti esterni: Carta dei servizi dell'Angelica.
→‎Storia: Immagine del cardinale Passionei
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Aperta nel [[1604]], l'Angelica fu la terza biblioteca pubblica in [[Italia]] (dopo quella [[Biblioteca Malatestiana|Malatestiana]] di [[Cesena]] aperta al pubblico nel [[1454]]<ref>{{cita web|http://www.stradavinisaporifc.it/cesena.asp|Strada dei vini e dei sapori - Cesena|25-08-2009}}</ref><ref>{{cita web|http://www.comune.cesena.fc.it/monumenti/BibliotecaMal.asp|Comune di Cesena - Biblioteca Malatestiana|25-08-2009}}</ref> e quella dei [[biblioteca dei Girolamini|Girolamini]] di [[Napoli]] aperta nel [[1586]]<ref>{{cita web|url=http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/main/partner/istituto_22.html|titolo=Biblioteca statale oratoriana del monumento nazionale dei Girolamini - Napoli|accesso=27 settembre 2012}}</ref>), cui seguì, nel [[1609]], la [[biblioteca Ambrosiana]] di [[Milano]]. Entrambe furono precedute, tuttavia, dalla [[Biblioteca Bodleiana]] di [[Oxford]], aperta fin dal [[1602]].
 
[[Immagine:Domenico Silvio Passionei.jpg|thumb|140px|right|Il cardinale [[Domenico Passionei|Passionei]]]]
Essa venne fondata grazie al lascito del vescovo marchigiano [[Angelo Rocca]] (1546-1620), da cui prese il nome. Questi, agostiniano, affidò la propria ricca raccolta libraria ai frati del suo ordine presenti a Roma, dotandola di proprie rendite e prescrivendone l'apertura a tutti, senza limite di sorta. Il patrimonio della biblioteca iniziò molto presto ad accrescersi grazie a nuove donazioni: nel [[1661]] [[Luca Olstenio|Lucas Holste]], custode della [[Biblioteca Apostolica Vaticana]], lasciò agli agostiniani dell'Angelica la sua ampia collezione di libri a stampa; nel [[1762]], grazie alle rendite di cui si parlava, fu acquistata la biblioteca del cardinale [[Domenico Passionei]], morto l'anno precedente. Questa acquisizione in pratica raddoppiò il patrimonio della biblioteca, e ne determinò in larga parte l'orientamento scientifico: il cardinale Passionei, infatti, era stato legato pontificio in vari paesi dell'Europa protestante, e vi aveva acquistato un larghissimo numero di testi religiosi e polemici; egli era legato, tra l'altro, all'ambiente del [[giansenismo]] romano. È a questo ampliamento della collezione che risale l'attuale sistemazione del salone monumentale dell'Angelica, dovuta alle sopravvenute esigenze di spazio: sistemazione dovuta all'architetto [[Luigi Vanvitelli]] e ultimata nel [[1765]].