È più facile che un cammello...: differenze tra le versioni

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*[[Jean Gabin]]: Carlo Bacchi
*[[Elli Parvo]]: Livia Guidi, l'amante di Carlo Bacchi
*[[Antonella Lualdi]]: Maria, la nipote di Amedeo Santini
*[[Paola Borboni]]: Luisa, la sorella di Carlo Bacchi
*[[Carlo Sposito|Carletto Sposito]]: il Ducaduca Luca Sorino
*[[Elena Altieri]]: Anna, la figlia di Carlo Bacchicontessa
*[[Maso Lotti]]: Nanni, il fidanzato di Maria
*[[Bella Starace Sainati]]: Luisa, la zia di Carlo Bacchi
*[[Marga Cella]]: la moglie del cantante liricobaritono Gelosi
*[[Dante Maggio]]: il calzolaio
*[[Mariella Lotti]]: Margot, la moglie di Carlo Bacchi
*[[Julien Carette]]: Amedeo Santini
*[[Nerio Bernardi]]: il cantante liricobaritono Gelosi
*[[Maurizio De Bosdari|Maurice De Bosdari]]: Vittorio, il cognato di Carlo Bacchi
*[[Pietro Verna]]: il Monsignore, ospite della famiglia Bacchi
*[[Aldo Bettoni]]: Biamonti
*[[Ciro Berardi]]: Bruno, il guardiano della ditta Bacchi
*[[Antonietta Pietrosi]]: Anna, la figlia di Carlo Bacchi
*[[Peppino Spadaro]]: l'usciere della ditta Bacchi
*[[Aristide Baghetti]]: il notaio Minozzi
*[[Aristide Catoni]]: autista
*[[Aldo Vasco]]: il conte
*[[Fausto Guerzoni]]: un operaio
*[[Paolo Ferrara (attore)|Paolo Ferrara]]: Paolo, un sindacalista
*[[Piero Pastore]]: un altro sindacalista
*[[Bruno Corelli]]: Antonelli, dipendente della ditta Bacchi
*[[Dino Raffaelli]]: Giuseppe, il domestico di casa Bacchi
*[[Reynolds Packard]]: l'onorevole Maroli
*[[Mimo Billi|Giacomo Billi]]: Ferrari, dipendente della ditta Bacchi
*[[Gabry Hello]]: la segretaria
*[[Frank Colson]]: il Signorl'industriale Trivers, uomo d'affari americano
*[[Earl C. Sherry]]: l'altro industriale americano
*[[Bice Valori]]: testimone dell'incidente
*[[Enrico Luzi]]: testimone dell'incidente
*[[Attilio Tosato]]: il camionista
*[[Edda Soligo]]: un'infermiera
*[[Luigi Garrone]]: mendicante
*[[Ada Colangeli]]: direttrice del collegio
*[[Rio Nobile]]:
*[[Laura Tiberti]]:
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'''''È più facile che un cammello...''''' è un [[film commedia]] di genere fantastico del [[1950]], co-prodotto fra [[Italia]] e [[Francia]], diretto da [[Luigi Zampa]] e presentato in concorso alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|Mostra del cinema di Venezia]].
 
== Trama ==
Deceduto in un incidente stradale, il ricco industriale calzaturiero Carlo Bacchi si ritrova nell'aldilà, dove viene condannato all'inferno.
 
Svolgendo un'appassionata difesa riesce però a ottenere di tornare sulla terra per poche ore, allo scopo di riparare al male commesso, e soprattutto alla cattiva azione che ha causato il tentativo di suicidio di Amedeo Santini.
 
La vicenda lo condurrà a operare una scelta rischiosa ma che si rivelerà felice.
 
== Produzione ==
[[Cesare Zavattini]], autore del soggetto, non lavorò alla sceneggiatura per un altro impegno. Quando gli sceneggiatori [[Vitaliano Brancati]] e [[Suso Cecchi d'Amico]], convinti che il film fosse riuscito mediocre, tentarono di convincere Civallero, della casa di produzione [[Cines]], a non presentarlo alla Mostra di Venezia, Zavattini espresse invece un'opinione positiva. Poi però, a Venezia, di fronte alle reazioni negative, Zavattini scrisse a tutti i critici presenti per chiarire di non avere nulla a che fare con il film. Questa scorrettezza offese pesantemente Brancati e pose fine alla collaborazione professionale tra Zavattini e Cecchi D'Amico.<ref>Suso Cecchi D'Amico, ''Storie di cinema (e d'altro) raccontate a Margherita d'Amico'', Milano, Garzanti, 1996, p. 76.</ref>
[[Cesare Zavattini]], autore del soggetto, non lavorò alla sceneggiatura per un altro impegno.
 
== Distribuzione ==
Quando gli sceneggiatori [[Vitaliano Brancati]] e [[Suso Cecchi d'Amico]], convinti che il film fosse riuscito mediocre, tentarono di convincere Civallero, della casa di produzione [[Cines]], a non presentarlo alla Mostra di Venezia, Zavattini espresse invece un'opinione positiva.
 
Ma poi, a Venezia, di fronte alle reazioni negative, Zavattini scrisse a tutti i critici presenti per chiarire di non avere nulla a che fare con il film.
 
Questa scorrettezza offese pesantemente Brancati e pose fine alla collaborazione professionale tra Zavattini e Cecchi D'Amico.<ref>Suso Cecchi D'Amico, ''Storie di cinema (e d'altro) raccontate a Margherita d'Amico'', Garzanti, 1996, p. 76</ref>
 
==Distribuzione==
{{W|cinema|febbraio 2014}}
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== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
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