Palazzo della Penna: differenze tra le versioni
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Il '''Palazzo della Penna''' è situato in via Podiani 11 a [[Perugia]] ed è sede del Museo civico di Palazzo della Penna-Centro di Cultura Contemporanea
==Storia==
Costruito in più fasi tra il XVI e il XIX secolo, venne edificato sui resti di un anfiteatro romano (visibili in parte). Già appartenuto alla famiglia dei Vibi,
Dall'''Inventario dei beni appartenuti al Barone Fabrizio della Penna'', stilato nel 1838 dal notaio Giacomo Antonini sulla base di accurate perizie, risulta che la biblioteca constava di 1994 opere, di cui si offriva una dettagliata descrizione bibliografica comprensiva del valore complessivo della collezione <ref>Belloni 1999, p. 69, nota 19.</ref>.
Massimo fu l'apprezzamento mostrato da Siepi anche in merito alla quadreria, definita "preziosa collezione di pitture pregevolissime e la più copiosa di quante altre ne esistono in Perugia" <ref>Siepi 1822, II, p. 475.</ref> Il nucleo iniziale della raccolta prese avvio alla metà del Seicento per iniziativa di Ascanio della Penna (1607-1664), il cui raffinato gusto collezionistico fu favorito dallo studio delle belle arti, coltivate una volta entrato al servizio dei Granduchi di Toscana in qualità di paggio, e dalla frequentazione con il pittore napoletano Salvatore Rosa, del quale possedeva diversi dipinti.
Al barone Fabrizio della Penna Crispolti (1779-1838) si deve in particolare l'acquisto nel 1821 dai padri serviti di Santa Maria Nuova di Perugia della Madonna col Bambino tra i Santi Girolamo e Francesco, "opera eccellente di Pietro Perugino stimata 5000 scudi regi". Responsabile della dispersione della quadreria fu invece Fabrizio Ricci della Penna (-1901), la cui cattiva amministrazione del patrimonio di famiglia produsse come effetto la vendita forzosa, imposta nel 1899 dal Tribunale di Perugia, dei suoi beni <ref>Belloni 1999, pp. 61-68, 74</ref>.
Oggi è sede di un museo di arte contemporanea, il [[Museo di Palazzo Della Penna]] che ospita al suo interno opere del pittore [[Futurismo|futurista]] [[Gerardo Dottori]] e tavole di [[Joseph Beuys]], a riprova della vocazione culturale che continua a connotare un edificio stratificatosi nei secoli in una porzione del tessuto urbano carica di storia e di significati.
==Bibliografia==
*Enrico Guidoni, Francesco Federico Mancini (a cura di ), ''Il Palazzo della Penna di Perugia'', Venezia, Marsilio, 1999. ISBN 8831772430▼
* Serafino Siepi, ''Descrizione topologico-istorica della citta' di Perugia esposta nell'anno 1822 da Serafino Siepi'', Perugia, tipografia Garbinesi e Santucci, 1822. (ISBN non esistente)
* ''Il Palazzo della Penna di Perugia'', a cura di Enrico Guidoni e Francesco Federico Mancini, Venezia, Marsilio, 1999. ISBN 8831772430
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