8 millimetri (pellicola): differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''8 millimetri''' è un [[formato cinematografico]] introdotto nei primi [[anni 1930|anni trenta]] dalla [[Kodak]], con lo scopo di proporre un formato amatoriale più economico del [[16 mm]].
 
Nel [[1932]] fu introdotto così l<nowiki>'</nowiki>8&nbsp;mm. La [[pellicola cinematografica|pellicola]] vergine era sempre larga 16&nbsp;mm ma il passo delle perforazioni era la metà della pellicola [[16 mm]] vera e propria. Veniva impressionata due volte, dapprima su un lato, poi, ribaltando la [[bobina]], sull'altro lato. Il laboratorio di sviluppo provvedeva poi a tagliare il [[film]] per tutta la sua lunghezza così da ottenere un'unica [[bobina]] di [[film]] 8&nbsp;mm. Proprio in ragione di tale doppia esposizione, l'otto millimetri fu anche chiamato "doppio 8"<ref>[http://www.sci.fi/~animato/filmhist/filmhist.html Historic sub-35 &nbsp;mm Film Formats & Cameras<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Inoltre il formato 8 millimetri venne anche commercializzato in appositi caricatori automatici per particolari [[cinepresa|cineprese]], ma tale sistema non riscosse molto successo.
 
E'È sempre possibile filmare in 8 &nbsp;mm oggi (la Wittner vende pellicola).
 
Il formato [[Super 8 millimetri|Super 8]] (un'evoluzione dell'8&nbsp;mm) sopravvive sino ai giorni nostri, sebbene venga adoperato per ottenere immagini fortemente caratterizzate da un certo sapore ''retrò'' o citazionistico.
 
In particolar modo, la grande richiesta ha portato la [[Kodak]] a introdurre nuove tipi di pellicole per questo formato. {{citazione necessaria|Molti pensano che la Kodak abbia dismesso il Super 8 per poi ricominciare solo da pochi anni a produrlo ma cosi non è stato, il fatto che ha provocato il suo declino è stata la scelta dell'azienda di spostare i caricatori S8 dal catalogo ''consumer'' a quello ''Professionalprofessional'' quindi la maggior parte dei fotografi attuali che ha un negozio non vedendo questo prodotto nel loro catalogo lo danno per morto.
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==Note==
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==Bibliografia==
*Pierre Monier, ''Il libro completo del cine amatore'', U. Mursia & C. - Edizioni Corticelli
*Paul Petzold, ''Il libro del cineamatore'', Cesco Ciapanna Editore, Roma, 1981
 
== Voci correlate ==