Ferdinando I di Parma: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 4:
|immagine = Ferdinando de Parma.jpg
|legenda = Ferdinando I di Parma.
|stemma = Ducal Coat of Arms of Parma (1748-1802).svg
|titolo = [[Duca di Parma|Duca di Parma, Piacenza e Guastalla]]
|inizio regno = 18 luglio [[1765]]
Line 47 ⟶ 48:
Venne costretto a cedere il suo ducato alla Francia col [[Trattato di Aranjuez]] il 20 marzo [[1801]]. Fu un membro del ramo spagnolo dei [[Borboni]].
 
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Ferdinando nacque al [[Palazzo ducale di Colorno]], figlio secondogenito (ed unico maschio) del duca [[Filippo I di Parma]] e di sua moglie, [[Elisabetta di Borbone-Francia]], figlia di [[Luigi XV di Francia|Luigi XV]] di cui Ferdinando fu il nipote preferito. Egli era inoltre nipote diretto di re [[Filippo V di Spagna]] e per questo aveva anche il titolo di ''[[infante]]''. Come nipote di re Luigi XV, Ferdinando era inoltre discendente diretto del re inglese [[Guglielmo il Conquistatore]].
 
Line 66 ⟶ 67:
In breve tempo Francia, Austria e Spagna interrupperole loro relazioni diplomatiche con Parma, ma la riconciliazione avvenne appena l'anno seguente con la nascita del duca ereditario che mise nuovamente in gioco l'influenza delle potenze d'Europa per un futuro matrimonio vantaggioso.
 
=== Le conseguenze della rivoluzione francese ===
[[Image:Ferdinando de Parma1.jpg|thumb|left|200px|Ferdinando I di Parma in un ritratto di fine Settecento.]]
{{Casa dei Borboni (Parma)}}
Allo scoppio della [[Rivoluzione francese]] e con l'esecuzione dei cugini francesi nonché della sorella di Maria Amalia, Maria Antonietta, il clima nel ducato cambio radicalmente. Col pericolo di una guerra, ad ogni modo, Ferdinando si dichiarò apertamente neutrale mentre nel contempo firmava un patto segreto con l'[[Austria]] il 13 maggio [[1794]] che impegnava l'impero a difendere il ducato in caso di aggressione francese.
Line 164 ⟶ 165:
}}
 
== Bibliografia ==
*Adele Vittoria Marchi, ''Parma e Vienna'', ed. Artegrafica Silva, Parma, 1988
*Elisabeth Badinter, ''L'infant de Parme'', ed. Fayard, 2008