Chiesa di San Silvestro (Brescia): differenze tra le versioni

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==Storia==
L'idea di realizzare una chiesa per il piccolo comune autonomo di Folzano, poiché tale era la sua condizione amministrativa in quegli anni, nasce nel corso della prima metà del [[Settecento]], durante la ventata di rinnovamento spirituale portata dal [[Cardinalecardinale]] [[Angelo Maria Querini]]. Fra il [[1730]] e la fine degli anni ’50 del secolo vengono costruite numerose chiese, fra l'altro tutte finanziate dalle ingenti finanze del Cardinale. In provincia sorgono le parrocchiali di [[Coccaglio]] e [[Paitone]], in città vengono ampliate la [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Brescia)|chiesa di Santa Maria del Carmine]] e la [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Brescia)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]]. Inoltre, il cantiere del [[Duomo Nuovo (Brescia)|Duomoduomo Nuovonuovo]] subisce un notevole impulso dopo i rallentamenti provocati dall'epidemia di [[peste]] del secolo precedente. Innumerevoli poi gli abbellimenti, gli inserimenti di tele e statue, i restauri, i ritocchi e le aggiunte fatte in tutte le altre chiese cittadine e di provincia.
 
Anche per la realtà di Folzano, comune di 347 persone al censimento del [[1743]]<ref name= sito >[http://www.folzano.it/index.html www.folzano.it]</ref>, viene pensata l'introduzione di una chiesa parrocchiale. Una chiesa, in realtà, era già esistente, ma era ormai molto degradata e necessitava ingenti opere di manutenzione. La tradizione vuole che la realizzazione della chiesa fu interamente pagata dalla comunità di Folzano, che raccolse attraverso risparmi e sacrifici l'ingente somma per pagare il cantiere, i progettisti e gli artisti che avrebbero poi abbellito l'edificio con decorazioni, statue e tele. La credenza, in realtà, non corrisponde al vero, visto che per gli abitanti del comune e per i pochi nobili della zona sarebbe stato impossibile pagare la fabbrica e, soprattutto, gli artisti che vi portarono in seguito le loro opere. Anche in questo caso, il finanziamento è da attribuire a un benefattore anonimo, il cui nome non compare sui documenti, sicuramente identificabile con il Cardinalcardinal Querini, fermo nella sua opera di riforma che garantisse una formazione culturale, teologica e intellettuale al clero e una ristrutturazione dei luoghi di culto, in modo da soddisfare le direttive del [[Concilio di Trento]] sul tema di edifici religiosi.
 
Il progetto viene affidato al capomastro Giovan Battista Galli<ref name=sito />, già assistente dell'architetto Domenico Corbellini, il quale aveva progettato il rifacimento della [[Chiesa di San Lorenzo (Brescia)|chiesa di San Lorenzo]], in città. I due avevano lavorato assieme, pochi anni prima, per la realizzazione della chiesa parrocchiale di [[Paitone]], nel bresciano, a [[Fulda (città)|Fulda]] per il progetto della chiesa di San Nicola, e a [[Würzburg]] per il Palazzo Querini, come assistenti dell'architetto [[Johann Balthasar Neumann]]. Per la chiesa di Folzano, il Galli ripropone lo stesso schema architettonico e strutturale della chiesa di San Nicola di Fulda, della quale pare infatti una copia in miniatura. Il 25 marzo [[1745]] si ha la solenne cerimonia della posa della prima pietra, che viene collocata due metri sulla sinistra rispetto a dove sarà in futuro la porta principale. Si tratta di una pietra liscia, lunga circa un metro e mezzo e larga uno, con incise tre croci e la data di inizio dei lavori.