Pietro Francesco Galleffi: differenze tra le versioni

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{{WF|vescovi italiani|febbraiomarzo 2014}}
{{Cardinale
|nome=Pietro Francesco Galleffi
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|titolocard=
|ruoliattuali=
|ruoliricoperti=[[Camerlenghi del Collegio Cardinalizio|Camerlengo del Collegio Cardinalizio]]<br>[[Elenco degli arcipreti della Basilica Vaticana|Arciprete della Basilica di San Pietro]]<br>[[Camerlengo (Chiesa cattolica)|Camerlengo di Santa Romana Chiesa]]
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|nomarcivescovo=31 agosto [[1819]] da [[papa Pio VII]]
|consacrato=
|arcconsacrato=12 settembre [[1819]] dal [[cardinale]] [[Alessandro Mattei]]
|patrconsacrato=
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==Biografia==
===Il periodo giovanile===
Pietro Francesco Galleffi (talvolta '''Pierfrancesco Galeffi''' o '''Caleffi''') nacque a [[Cesena]] il 27 ottobre [[1770]], membro di una nobile famiglia patrizia della città in quanto figlio del conte Vincenzo Galleffi e della contessa Violante Fantaguzzi. Compatriota e amico della famiglia [[Braschi (famiglia)|famiglia Braschi]] da cui proveniva [[papa Pio VI]].
 
Egli compì i propri studi al convento francescano di [[Cesena]] sotto la guida di frate [[Bonaventura Gazola]], [[Frati Minori Riformati|O.F.M. Rif.]] futuro vescovo e cardinale, e nel [[1791]] entrò nella [[Pontificia accademia ecclesiastica|Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici]] di Roma ove rimase sino al [[1793]].
 
===L'ordinazione sacerdotale e la carriera a Roma===
Ordinato sacerdote il 22 febbraio [[1794]] e nominato [[Prelato d'onore di Sua Santità]] nello stesso giorno, il 21 settembre di quello stesso anno divenne anche canonico della [[basilica di San Pietro in Vaticano]]. Forzato a lasciare [[Roma]] dalle autorità della [[Prima Repubblica Romana]] il 17 maggio [[1798]], con la restaurazione pontificia divenne Economo e segretario della Sacra Congregazione per la [[Fabbrica di San Pietro]] il 30 ottobre [[1800]]. Entrato nella prelatura romana come prelato domestico di Sua Santità l'8 novembre [[1800]], il giorno successivo venne nominato anche [[referendario]] ed il 20 dicembre ottenne il titolo di [[protonotario apostolico]] non partecipante. Nel [[1801]] fu co-visitatore, assieme al cardinale [[Francesco Carafa della Spina di Traetto|Carafa di Traetto]], dell'[[Ospedale di Santo Spirito in Sassia]] a [[Roma]].
 
===L'esilio da "cardinale nero"===
===Il servizio nella Curia romana===
Creato cardinale presbitero nel [[Concistori_di_papa_Pio_VII#11_luglio_1803|concistoro dell'11 luglio 1803]], il 14 luglio di quello stesso anno ricevette la berretta cardinalizia ed il [[San Bartolomeo all'Isola (titolo cardinalizio)|titolo di San Bartolomeo all'Isola]] il 26 settembre. [[Abate commendatario]] del monastero dei Santi Benedetto e Scolastica di [[Subiaco]] dal 26 settembre [[1803]], divenne protettore dell'[[Chierici regolari minori|Ordine dei Chierici Regolari Caracciolini]] dal 22 giugno [[1805]].
 
Egli fu uno dei quattordici cardinali espulsi da [[Roma]] il 23 marzo [[1808]] su pressione delle autorità francesi che occupavano la città. Catturato dai napoleonici e portato in [[Francia]] nel [[1809]] dopo la deposizione di [[papa Pio VII]], fu uno dei tredici "cardinali neri" (ai quali l'imperatore [[Napoleone Bonaparte]] proibì di indossare l'abito cardinalizio per essersi rifiutati di partecipare al matrimonio tra Napoleone e l'arciduchessa [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa d'Austria]] il 2 aprile [[1810]]); per ordine dell'imperatore, inoltre, egli venne relegato in esilio a [[Sedan]] nel [[1810]] per poi essere spostato successivamente a [[Charleville]] assieme al cardinale [[Ferdinando Maria Saluzzo]], sino alla firma del concordato di Fontainebleau da parte di [[Pio VII]] il 25 gennaio [[1813]].
 
===Il servizioritorno a Roma e l'attività nella Curia romana===
Riunitosi quindi al papa, venne nuovamente esiliato il 27 gennaio [[1814]] a [[Lodève]] ma venne liberato il 2 aprile successivo per ordine del governo provisionale. Dopo la restaurazione del potere pontificio a [[Roma]], venne nominato segretario del memoriale il 20 maggio [[1814]]. [[Camerlenghi del Collegio Cardinalizio|Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali]], rimase in tale carica dal 26 settembre [[1814]] al 10 marzo [[1818]]. Protettore dell'[[Ordine di Sant'Agostino|Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino]] dal 27 settembre [[1815]], fu esecutore testamentario delle ultime volontà del cardinale [[Romoaldo Braschi-Onesti]] (30 aprile [[1817]]) e tutore del nipote di questi, il duca Pio Braschi. Protettore dell'[[Ordine_dei_frati_minoriOrdine dei frati minori#Gli Osservanti|Ordine dei Frati Minori Osservanti]] e dell'[[Congregazione camaldolese|Ordine dei Camaldolesi]] dal 10 maggio [[1817]], divenne dal 14 maggio successivo Prefetto della [[Congregazione della disciplina regolare|Sacra Congregazione della Disciplina Religiosa]]. Il 27 maggio [[1817]] divenne Protettore della Confraternita della Santissima Trinità de' Pellegrini di [[Roma]].
 
Eletto [[Arcidiocesi di Damasco|arcivescovo titolare di Damasco]] il 31 agosto [[1819]], venne consacrato il 12 settembre [[1819]] nella [[Chiesa dei Santi Domenico e Sisto|chiesa romana dei Santi Domenico e Sisto]] per mano del cardinale [[Alessandro Mattei]], [[Sede suburbicaria di Ostia|vescovo di Ostia e Velletri]], e [[Decano del collegio cardinalizio|decano del Sacro Collegio dei Cardinali]], assistito da [[Meraldo Macioti]], [[Diocesi di Elusa|vescovo titolare di Elusa]], e da [[Francesco Albertini]], [[Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno|vescovo di Terracina-Sezze-Priverno]]. Il 6 maggio [[1820]] Galeffi venne nominato Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano ed il 29 maggio di quello stesso anno optò per l'ordine dei vescovi ottenendo il titolo della [[Sede suburbicaria di Albano|sede suburbicaria di Albano]]. Prese parte quindi al [[conclave del 1823]] che elesse [[papa Leone XII]]. [[Camerlengo (Chiesa cattolica)|Camerlengo di Santa Romana Chiesa]] e Arcicancelliere dell'[[Università di Roma]] dal 20 dicembre [[1824]], nel [[1829]] prese parte al [[Conclave del 1829|conclave]] che elesse [[Pio VIII]] a pontefice. Optò quindi per la [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|sede suburbicaria di Porto, Santa Rufina e Civitavecchia]] dal 29 maggio [[1830]] e divenne Sub-decano del Sacro Collegio dei Cardinali. Prese parte infine al [[conclave del 1830-1831]] che elesse [[papa Gregorio XVI]].
 
Morì a [[Roma]] il 18 giugno [[1837]] e la sua salma venne esposta alla pubblica venerazione e poi sepolta nella [[Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini (Roma)|Chiesa della Santissima Trinità de' Pellegrini e Convalescenti]] a [[Roma]] ove si trovava la tomba della sua famiglia.
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*Cardinale [[Alessandro Mattei]]
*Cardinale Pietro Francesco Galleffi
 
===Successione apostolica===
{{vedi anche|Successione apostolica}}
*Vescovo [[Annibale Tommasi]]
*Vescovo [[Gaetano Bonanni (vescovo)|Gaetano Bonanni]]
*Arcivescovo [[Luigi Fransoni]]
*Patriarca [[Giovanni Giacomo Sinibaldi]]
*Vescovo [[Giovanni De Simone]], C.M.
*Arcivescovo [[Gaetano de Franci]]
*Vescovo [[Gregorio Muccioli]]
*Cardinale [[Giacomo Filippo Fransoni]]
*Vescovo [[Domenico Armellini]]
*Cardinale [[Cesare Nembrini Pironi Gonzaga]]
*Vescovo [[Felice Bezzi]]
*Cardinale [[Antonio Domenico Gamberini]]
*Cardinale [[Filippo de Angelis]]
*Vescovo [[Francisco Spolverini]]
*Cardinale [[Luigi Frezza]]
*Vescovo [[Filippo Appignanesi]]
*Vescovo [[Niccola Belletti]]
*Vescovo [[Giambattista Guerra]]
*Vescovo [[Michele Franchini]]
*Vescovo [[Giuseppe Maria Giove]], O.F.M.
*Arcivescovo [[Dominico Secondi]], O.F.M. Conv.
*Arcivescovo [[Ludovico Tevoli]]
*Cardinale [[Benedetto Cappelletti]]
*Vescovo [[Bernardino Panzacchi]]
*Vescovo [[Pier Francesco Muccioli]], O.F.M. Conv.
*Vescovo [[Guglielmo Aretini-Sillani]]
*Vescovo [[Valentino Armellini]]
 
==Fonti==
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|successivo=[[Bonaventura Gazola]]
|carica=[[Cardinale presbitero]] di [[San Bartolomeo all'Isola (titolo cardinalizio)|San Bartolomeo all'Isola]]
|periodo= 11 luglio [[1803]] - 29 maggio [[1820]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{box successione
|tipologia = cardinale
|precedente=[[MicheleAntonio DiDespuig Pietroy Dameto]]
|successivo=[[Antonio Maria Doria Pamphilj]]
|carica=[[Camerlenghi del Collegio Cardinalizio|Camerlengo del Collegio Cardinalizio]]
|periodo= 26 settembre [[1814]] - 10 marzo [[1818]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
Line 85 ⟶ 124:
|carica=[[Arcidiocesi di Damasco|Arcivescovo titolare di Damasco]]
|immagine=Archbishop CoA PioM.svg
|periodo= 31 agosto [[1819]] - 29 maggio [[1820]]
|precedente=[[Emidio Ziucci]]
|successivo=[[Giuseppe della Porta Rodiani]]
}}
{{box successione
|tipologia = cardinale
|precedente=[[Michele Di Pietro]]
|successivo=[[Gianfrancesco Falzacappa]]
|carica=[[Cardinale#Ordini cardinalizi|Cardinale vescovo]] di [[sede suburbicaria di Albano|Albano]]
|periodo=[[1820]] - [[1830]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=ecclesiastico
|carica = [[Elenco degli arcipreti della Basilica Vaticana|Arciprete della Basilica di San Pietro]]
|periodo = 6 maggio [[1820]] - 18 giugno [[1837]]
|precedente = [[Alessandro Mattei]]
|successivo = [[Giacomo Giustiniani]]
|immagine = Petersdom von Engelsburg gesehen.jpg
}}
{{box successione
|tipologia = cardinale
|precedente=[[Michele Di Pietro]]
|successivo=[[Gianfrancesco Falzacappa]]
|carica=[[Cardinale#Ordini cardinalizi|Cardinale vescovo]] di [[sede suburbicaria di Albano|Albano]]
|periodo= 29 maggio [[1820]] - 29 maggio [[1830]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{box successione
Line 110 ⟶ 149:
|successivo=[[Giacomo Giustiniani]]<br>[[1837]]-[[1843]]
|carica=[[Camerlengo (Chiesa cattolica)|Camerlengo di Santa Romana Chiesa]]
|periodo= 20 dicembre [[1824]] - 18 giugno [[1837]]
|immagine=COA Cardinal Camerlingue template.svg
}}
Line 118 ⟶ 157:
|successivo=[[Emmanuele De Gregorio]]
|carica=[[Cardinale#Ordini cardinalizi|Cardinale vescovo]] di [[sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|Porto, Santa Rufina e Civitavecchia]]
|periodo= 29 maggio [[1830]] - 18 giugno [[1837]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}