Hugh O'Neill: differenze tra le versioni

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Fu per la disputa sui diritti degli O'Neill su alcuni feudatari - il più importante dei quali era Donal O'Cahan - che portò alla fuga di O'Neill dall'Irlanda. Questa controversia si prolungò fino al [[1607]], anno in cui O'Neill decise di recarsi a Londra per sottomettere la questione direttamente al re. Avvertito, però, del suo imminente arresto (e forse persuaso da Rory O'Donnell - divenuto Conte di Tyrconnel nel [[1603]] - le cui relazioni con la Spagna erano state scoperte) O'Neill decise di partire dall'Irlanda.
 
La [[Fuga dei Conti]], uno degli episodi più celebrati della storia Irlandese, avvenne il 14 settembre [[1607]], quando O'Neill e O'Donnell s'imbarcarono a mezzanotte a Rathmullen[[Rathmullan]] sul [[Lough Swilly]], con le mogli, i familiari ed i loro seguaci, per un numero complessivo di novantanove persone, diretti verso la Spagna. Costretti da vento contrario a cercare rifugio nell'estuario della Senna, trascorsero l'inverno nei [[Paesi Bassi]]. Nell'aprile del [[1608]], si recarono a [[Roma]], dove vennero accolti e ospitati da [[Papa Paolo V]]. O'Donnell morì a Roma nello stesso anno.
Nel [[1613]] O'Neill venne dichiarato fuorilegge dal parlamento irlandese ed i suoi beni vennero confiscati. Morì a Roma anch'egli il 20 luglio [[1616]]. Durante i nove anni del suo esilio romano cercò con ogni mezzo di organizzare il suo ritorno in madrepatria. Alla notizia della sua morte i poeti di corte irlandesi diedero vita alla celebre [[Sfida dei bardi]].
O'Neill si sposò quattro volte ed ebbe un gran numero di figli, legittimi ed illegittimi. Uno di questi, fu Sean o John O'Neill e venne riconosciuto da re Filippo III di Spagna come quarto [[Conte di Tyrone]] nel [[1616]].