Cher (dipartimento): differenze tra le versioni

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{{S|dipartimenti della Francia}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cher
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Lo '''Cher''' è un [[dipartimenti francesi|dipartimento francese]] della [[regioni francesi|regione]] [[Centro (regione francese)|Centro]] (''Centre''). Il territorio del dipartimento confina con i dipartimenti del [[Loiret]] a nord, della [[Nièvre]] a est, dell'[[Allier]] a sud-est, della [[Creuse]] a sud, dell'[[Indre]] a ovest e del [[Loir-et-Cher]] a nord-ovest.
 
==Storia==
Le principali città, oltre al capoluogo [[Bourges]], sono [[Saint-Amand-Montrond]], [[Vierzon]], [[Mehun-sur-Yèvre]] e [[Sancerre]].
Il dipartimento è stato creato durante la [[Rivoluzione francese]], il 4 Marzo 1790, con la legge del 22 dicembre 1789, con parte della provincia di [[Berry-Bouy|Berry]], del [[Borbonese (provincia)|Borbonese]] e del [[Nivernais]].
 
===Dal 1789 al 1930===
Dalla sua creazione alla fine della [[prima Guerra Mondiale]] la storia del dipartimento è simile a quella delle altre zone confinanti.
 
===Dal 1930 ad oggi===
====I rifugiati spagnoli====
Nella seconda metà degli anni [[1930|'30]] il dipartimento fu meta dei rifugiati spagnoli in fuga dalla [[guerra civile spagnola]]. Gli arrivi aumentarono di anno in anno: 120 nel [[1936]], 965 nel [[1937]], 162 nel [[1938]].<ref name=D>{{cita|Arnold}}</ref> Dai decreti di [[Édouard Daladier]] sul raggruppamento degli stranieri "indesiderabili" (maggio 1938), quelli furono assegnati alla [[detenzione domiciliare]].<ref name=DA35>{{cita|Dreyfus-Armand|p. 35}}.</ref> I 162 spagnoli ancora presenti nello Cher furono raggruppati in due zone di proprietà dello Stato convertite in campi di internamento: le vecchie scuderie dell'esercito francese a Châteaufer e l'[[Abbazia di Noirlac]] a [[Saint-Amand-Montrond]].<ref>{{cita|Sodigné-Loustau|p. 42}}.</ref> All'inizio del [[1939]] gli spagnoli presenti erano ancora 55.<ref name=SL43>{{cita|Sodigné-Loustau|p. 43}}.</ref>
 
Ma ciò che provocò ''[[La Retirada]]'', l'emigrazione più consistente degli spagnoli, fu la caduta della [[Seconda repubblica spagnola|Repubblica spagnola]]. Tra il 30 gennaio e il 9 febbraio 1939 arrivarono allo cher 3 002 rifugiati spagnoli in fuga le truppe di [[Francisco Franco|Franco]].<ref name=SL43/><ref name=D/> Questi firono trasportati in quattro convogli della stazione [[Bourges]]<ref name=G3>{{cita|Gardant|p. 3}}.</ref> ai sei centri di raccolta aperti in aggiunta a quelli preesistenti:<ref name=SL43/><ref name=D/> il castello de la Brosse a [[Farges-Allichamps]], la fornace dismessa di [[La Guerche-sur-l'Aubois]], un'officina della fabbrica Rétif a [[Sancoins]], una casa a [[Sancerre]], il castello di [[Vouzeron]], il castello dei Trois-Brioux a [[Charentonnay]].
 
Le tre strutture principali erano i campi di Noirlac, Châteaufer e il castello de la Brosse, che ospitarono fino a 1 400 rifugiati.<ref name=G3/>
 
Ma questi centri non bastarono, così che fu necessario che altri 60 comuni aprissero ai rifugiati i fienili, le stalle e le case abbandonate, provocando situazioni anche piuttosto insalubri:<ref name=SL42-43>{{cita|Sodigné-Loustau|pp. 42-43}}.</ref> a Châteaufer, per esempio, vennero creati dei dormitori nelle stalle, alcuni dei quali erano senza porte. A Sancoins l'officina Rétif venne utilizzata, oltre che per ospitare gli spagnoli, anche per una fiera del bestiame.<ref>{{cita|Dreyfus-Armand|p. 39}}.</ref>
 
I rifugiati che arrivavano nello Cher erano per lo più donne e bambini, mentre gli uomini erano tenuti nei campi del sud.<ref name=DA35/> Erano tutti tenuti in rigorosa quarantena a causa dei rischi dello scoppio di un'epidemia. Vennero costruiti ospedali di fortuna a Noirlac, con 70 letti, a Châteaufer, con 40, e in altri centri.<ref>{{cita|Sodigné-Loustau|p. 44}}.</ref> In primavera ed estate i rifugiati dei centri rurali erano raggruppati nel campo di Châteaufer.<ref>{{cita|Sodigné-Loustau|p. 46}}.</ref> Nonostante le agevolazioni e gli incentivi presentati a chi voleva tornare in Spagna, nel dicembre 1939 c'erano ancora 912 Spagnoli e 600 nel febbraio 1940. Alcuni bambini furono portati nell'orfanotrofio di Bourges, evacuato in seguito a causa della minaccia dei bombardamenti a [[Neuvy-sur-Barangeon]] del 1945.
 
La chiusura del campo di Châteaufer era prevista per il 10 Marzo 1940, poi rinviata al 1° giugno. Gli Spagnoli furono così coinvolti nella fuga causata dalla sconfitta dell'esercito francese.<ref name=SL47>{{cita|Sodigné-Loustau|p. 47}}.</ref>
 
===La seconda Guerra Mondiale===
Dopo l'armistizio del 22 giugno 1940, Bourges, Vierzon e La Guerche furono occupate, mentre [[Saint-Just (Cher)|Saint-Just]] era attraversata dalla linea di demarcazione tra zona tedesca e [[Repubblica di Vichy]].<ref>{{cita|Gardant|p. 4}}.</ref>
 
Gli ebrei furono schedati a partire dall'estate del [[1941]], ma il la registrazione venne rapidamente sospesa a causa della mancanza di documenti sufficienti. In autunno c'erano 519 ebrei nella zona non occupata, di cui 175 solo a Saint-Amand-Montrond,<ref name=G6>{{cita|Gardant|p. 6}}.</ref> mentre gli altri si dividevano tra [[Le Châtelet]], [[Châteaumeillant]], [[Graçay]], [[Sancoins]], [[Ids-Saint-Roch]] e [[Saulzais-le-Potier]].<ref name=G7>{{cita|Gardant|p. 7}}.</ref> Nell'estate del [[1942]] avvenne un rastrellamento e gli ebrei arrestati furono portati ai campi di [[Douadic]] e [[Nexon]], prima di venire condotti in Germania.<ref name=G6/>
 
Nel giugno [[1944]] Saint-Amand-Montrond venne presa dalle [[Forze Francesi dell'Interiore]], ma la città fu rapidamente circondata dalla [[Wehrmacht]]. I guerriglieri fuggirono a [[Creuse]], portando con sé degli ostaggi: 13 miliziani e 6 delle loro mogli. Le sei donne furono barattate con 60 prigionieri di Saint-Amand, ma i guerriglieri fucilarono gli uomini il 20 luglio. Subito la Polizia di Saint-Amand arrestò 76 ebrei, tra cui 10 bambini, per vendicarsi. Ne tenne 70 in carcere, 36 dei quali furono poi gettati vivi nel pozzo di Guerry a [[Savigny-en-Septaine]].<ref name=G7/>
 
A memoria di questi eventi si è tenuta una conferenza nel novembre del [[2012]], e dal [[2010]] ogni anno delle riunioni annuali commemorano i campi di Châteaufer e Noirlac.<ref>{{cita|Dupays}}</ref>
 
==Note==
{{references}}
 
==Bibliografia==
* {{Cita testo|lingua = francese|autore = Didier Arnold|titolo = Les réfugiés de la Guerre d'Espagne dans le Cher, 1936-1946|editore = Archivi dipartimentali dello Cher|data = marzo 2013|url = http://archive.wikiwix.com/cache/?url=http://www.archives18.fr/arkotheque/client/ad_cher/_depot_arko/articles/475/les-refugies-de-la-guerre-d-espagne-dans-le-cher-1936-1946_doc.pdf&title=Les%20r%C3%A9fugi%C3%A9s%20de%20la%20Guerre%20d%27Espagne%20dans%20le%20Cher.%201936-1946%2C%20documents%20disponibles%20aux%20Archives%20d%C3%A9partementales%20du%20Cher|formato = pdf|cid = Arnold|accesso = 17-04-2014}}
* {{cita libro|nome=Geneviève|cognome=Dreyfus-Armand|titolo=Les enfants, ces oubliés de la diaspora républicaine espagnole|lingua=francese|anno=2008|editore=Presses Univ Blaise Pascal|id=ISBN 9782845163614|cid=Dreyfus-Armand}}
* {{Cita testo|lingua = francese|autore = Anne-Lise Dupays|titolo=Noirlac honore ses réfugiés espagnols de 1939|pubblicazione = L’Écho du Berry|data = 21-12-2012|url = http://www.echoduberry.fr/actualite/Noirlac-honore-ses-refugies-espagnols-de-1939-2912.html|cid = Dupays|accesso = 17-04-2014}}
* {{Cita testo|lingua = francese|autore = Alain Gardant|titolo = L’enfance pendant les deux conflits mondiaux|pubblicazione = L’enfance dans le Cher (1830-1945)|url = http://www.archives18.fr/arkotheque/client/ad_cher/_depot_arko/articles/479/enfance-dans-le-cher-fiche-4_doc.pdf|formato = pdf|cid = Gardant|accesso = 17-04-2014}}
* {{Cita pubblicazione|titolo = L'accueil des réfugiés civils espagnols de 1936 à 1940. Un exemple : la région Centre|autore = Jeanine Sodigné-Loustau|rivista = Matériaux pour l'histoire de notre temps|numero = 44|anno = 1996|lingua = francese|cid = Sodigné-Loustau|url = http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mat_0769-3206_1996_num_44_1_403053|accesso = 17-04-2014}}
 
==Voci correlate==