Sant'Evasio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
SamoaBot (discussione | contributi)
m Bot: fix parametro "Epoca" come da richiesta
Botcrux (discussione | contributi)
Riga 40:
==Gli studi==
Il Deconti, il Savio e l'Irico, che studiarono il [[codice casalese]] e riscrissero la vita del patrono di Casale, lo collocano nel periodo dell'imperatore [[Costantino I]].
Dagli ''Atti'' del martirio, Sant'Evasio venne consacrato vescovo dal [[Papa Silvestro I|papa Silvestro]] ''in Ecclesia beati Petri Apostoli, iuxta eiusdem Apostoli aram'' nel [[330]].<ref>Gaspare Bosio, ''Storia della Chiesa di Asti'', Asti [[1894]]</ref>
 
Quindi, essendo l'antica [[Antica Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica di San Pietro]], edificata dall'imperatore Costantino, l'investitura di Evasio a vescovo è probabile che sia avvenuta in quel periodo.
 
Nel [[355]] il figlio [[Costanzo II]], assunto il potere, favorì l'[[arianesimo]], destituendo i vescovi cattolici avversi alle sue idee.
Allontanato dalla propria sede astigiana ([[358]]), secondo gli agiografi cristiani Evasio sarebbe stato martirizzato il [[1 dicembre]] [[362]] presso la città di ''Sedula'' (l'odierna [[Casale Monferrato]]),<ref>Gaspare Bosio, ''Storia della Chiesa di Asti'', Asti [[1894]], pag. 87</ref> in quelle che la tradizione cristiana chiama le persecuzioni di [[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]].<ref>"Sant'Evasio andò a Roma, imperante Costantino Magno e colà fu consacrato dal papa San Silvestro a primo vescovo d'Asti, donde fu cacciato, exorta sub Costantino augusto Arianorum fautore tempestae, e finalmente subì il martirio a Sedula, impiissimo apostata Iuliano imperante". Gaspare Bosio, ''Storia della Chiesa di Asti'', Asti [[1894]], p. 87.</ref><ref>"Giuliano era detto l'Apostata per aver rinnegato il cristianesimo.Egli era animato da un profondo odio per i cristiani che escluse dalle cariche pubbliche. Benché non osasse intimare un'aperta persecuzione contro di essi, pure tacitamente la favorì, anzi la promosse". Gaspare Bosio, ''Storia della Chiesa di Asti'', Asti [[1894]], pag 90</ref>
 
Don Pietro d'Acquino, negli studi sull'origine della [[diocesi di Asti]] ed i suoi primi vescovi, riferisce che dal catalogo più antico dei vescovi astesi pubblicato da monsignor [[Giovanni Stefano Aiazza]], nel [[1605]], l'unico [[Evasio (vescovo di Asti)|"Evasius"]] vescovo che troviamo, muore nel [[713]], dopo ventotto anni di episcopato.
 
Questo vescovo, non deve essere confuso con il martire del [[IV secolo]], il cui corpo fu trasportato da [[Benevento]] a Casale dal re [[Liutprando]] nell'[[VIII secolo]].<ref>Pietro Dacquino, ''Appunti per la storia della nostra Cattedrale origine della Diocesi e primi vescovi''. Il Platano, Asti [[1979]].</ref>
 
Il martire Evasio, non fu mai vescovo di Asti, né tanto meno il primo vescovo.