Gjon Pantalia: differenze tra le versioni

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Gjon Pantalia ebbe tra i suoi allievi anche alcuni dei futuri dirigenti [[comunismo|comunisti]] albanesi, i quali lo protessero durante le persecuzioni religiose che nel [[1945]] toccarono anche la [[Compagnia di Gesù]]. In quel difficile periodo cercò di far proseguire le attività scolastiche e di aiutare i confratelli arrestati fornendo loro degli avvocati.
 
Dopo [[Daniel Dajani]] e [[Giovanni Fausti]], anche Pantalia fu arrestato nel settembre [[1946]] e torturato nel convento dei [[Ordine francescano|Francescani]] di [[Gjudahol]], trasformato in prigione, e qui morì<ref>George M. Anderson (S.J.), "With Christ in Prison: Jesuits in Jail from St. Ignatius to the Present", Fordham University Press, 2000, pagg. 65-66.</ref><ref>Un resoconto della sua prigionia è riportato nel libro autobiografico di un suo compagno di cella, Zef Pllumi, "Live to Tell: V. 1 1944-1951 a True Story of Religious Persecution in Communist Albania", iUniverse, 2008, pagg. 108-117.</ref>
 
Nel [[2002]] è stato avviato un processo di beatificazione di quaranta martiri albanesi, tra i quali è compreso anche Pantalia.
 
== Note ==
<references />