Andrea Giovanni Lascaris: differenze tra le versioni

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'''Andrea Giovanni Lascaris''' nato nel [[1445]], a [[Costantinopoli]] e morto nel [[1535]] detto anche '''Janos (Giano) Lascaris''' o '''Andrea Giovanni Lascari''' fu un [[umanista]] e [[ricercatore]].
 
Andrea Giovanni Lascaris - fratello di [[Costantino Lascaris]] ([[1434]]-[[1501]]) - era discendente di una famiglia nobile della [[Bitinia]], i [[Lascaridi]], che aveva dato i natali a tre imperatori di [[Impero di Nicea|Nicea]] durante il [[XIII secolo]].
 
Lascaris frequentò dapprima l’Accademial’[[Accademia Romana]] di [[Pomponio Leto]], si dedicò inseguito all’attività [[docente]], fra i suoi allievi vanno annoverati l’umanista [[Giovanni Piero Valeriano Bolzanio|Piero Valeriano]] e il giurista [[Andrea Alciato]].
 
[[Lorenzo il Magnifico]] incaricò il Lascaris di intercedere presso il [[sultano]] [[ottomani|ottomano]] [[Bayezid II]] perché gli permettesse di acquisire manoscritti per la propria biblioteca. A tale scopo Lascaris intraprese, tra il [[1491]] e il [[1492]], una serie di viaggi di ricerca in [[Grecia]] e in tutto il vicino Oriente, egli visitò tra l’altro [[Corfù]], [[Arta]], [[Salonicco]], [[Creta]] e il [[Peloponneso]].
 
Nel [[monastero]] del [[Monte Athos]] e a Costantinopoli Lascaris poté acquistare molti codici, fra i quali l’unico manoscritto dei Commentari di [[Proclo]] alla “Repubblica”''[[La Repubblica (dialogo)|Repubblica]]'' di [[Platone]].
 
Nel [[1495]], in concomitanza con l’entrata di [[Carlo VIII]] in Italia -, Lascaris andò in [[Francia]] dove visse il resto della propria esistenza e dove divenne uno dei promotori del [[rinascimento]] e dell’[[umanesimo]] francese.
 
==Bibliografia==