Valentinois: differenze tra le versioni

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Il Valentinois deve il suo nome alla città di [[Valence (Drôme)|Valence]], oggi a capo della prefettura del dipartimento della [[Drôme]], che all'incirca coincide con il suo territorio; nell'alto medioevo il suo territorio corrispondeva al ''Valentiniensis pagus'' e alla [[diocesi di Valence]] dell'epoca franca. All'interno dell'antica [[Marchesi di Provenza|Marca di Provenza]], il Valentinois divenne una contea largamente autonoma nel secolo XII, che tra le varie dinastie passò alla [[Casa di Poitiers]]. La contea comprendeva anche alcune terre posizionate ad occidente del Rodano, attualmente facenti parte della [[Linguadoca]].
 
Il suo ultimo conte, Louis II di Poitiers, nelle sue disposizioni testamentarie<ref>http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/bec_0373-6237_1908_num_69_1_461196_t1_0441_0000_2</ref><ref>http://racineshistoire.free.fr/LGN/PDF/Poitiers-Valentinois.pdf</ref> a sua figlia Louise, stabilì che la contea di Valentinois e Diois, non venisse mai ereditata dai suoi odiati cugini, i Poitiers signori di [[Saint-Vallier (Drôme)|Saint-Valliers]], che eraerano responsabili di un attentato nei suoi confronti; raccomandò di proseguire il processo intentato ai cugini e infine che la contea fosse venduta in cambio di un pagamento di 50.000 scudi d'oro, anzitutto al [[Delfinato|Delfino]], e se costui non fosse stato in grado di pagare e difendere i suoi diritti contro i cugini, alla [[Casa di Savoia]] o come terza possibilità alla [[Chiesa]].
 
Queste disposizioni testamentarie diedero vita ad un disputa durata circa 25 anni tra i pretendenti. Il Delfino di Francia infatti in quel periodo era in difficoltà politiche e finanziarie che non gli permettevano di rispettare le volontà dell'ultimo conte; perciò nel 1419 il [[Duca di Savoia]] avanzò le sue pretese, subito seguito dalla Chiesa. I Savoia in particolare intervennero armi in pugno pagando anche la somma richiesta, ma il loro dominio fu effimero, anzitutto furono costretti a lasciare alla Francia nel 1444 le terre ad ovest del Rodano; infine, di fronte al rifiuto di sottomettersi da parte delle autorità locali, furono costretti a ritirarsi e cedere ogni proprio diritto alla Francia, nel 1446, con il Trattato di Chinon, in cambio di 54.000 scudi d'oro e di ogni pretesa di sovranità del Delfino di Francia sul Faucigny (una provincia che i Savoia avevano già annesso nel 1355, ma che formalmente rimaneva un territorio vassallo del Delfinato)<ref>http://books.google.it/books?id=EsCjJBsG2QwC&pg=PT182&lpg=PT182&dq=Trait%C3%A9+de+Chinon+1446&source=bl&ots=9A4ncICvsx&sig=ZMQwmIGFfsao4mNA0sHl1_zk5lo&hl=it&sa=X&ei=M9_KUt-KCKvH7AaM34G4Bg&ved=0CDUQ6AEwAA#v=onepage&q=Trait%C3%A9%20de%20Chinon%201446&f=false</ref>.