Trabeazione: differenze tra le versioni

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È costituita da [[architrave]], [[fregio]] e [[cornice (architettura)|cornice]] e poggia sopra i sostegni verticali ([[Colonna (architettura)|colonne]] o [[Pilastro|pilastri]]).
 
I diversi elementi sono costituiti in genere da blocchi separati, sovrapposti gli uni agli altri; nell'architettura romana spesso fregio e architrave sono intagliati in un unico blocco.
 
Negli ordini applicati a parete (sostenuti da [[Lesena|lesene]] o [[Parasta|paraste]], o da semicolonne), non è costituita da blocchi, ma piuttosto da lastre di rivestimento applicate alla parete in muratura, che riprendono le medesime partizioni e decorazioni degli elementi costitutivi e possono essere di maggiore o minore spessore, senza tuttavia svolgere una vera funzione portante.
 
Nel caso degli ordini applicati o di ordini autonomi ma appena staccati dalla parete, in funzione soprattutto decorativa, la trabeazione può anche assumere un andamento più articolato, correndo tra una colonna e l'altra (nell'"[[intercolumnio]]") a filo del muro retrostante, sporgendo solo in corrispondenza dei sostegni. In questi casi può essere definita "trabeazione sporgente". Quest'uso è presente nell'[[architettura ellenistica]] e nell'[[architettura romana]], nelle quali gli ordini tendono ad assumere un significato prevalentemente decorativo. Le diverse combinazioni di tratti sporgenti e rientranti della trabeazione, possono costituire [[Edicola|edicole]] che arricchiscono la decorazione di una facciata monumentale. Altre variazioni, introdotte nell'architettura ellenistica e diffuse soprattutto in epoca [[Impero romano|imperiale romana]], sono costituite dall'inserimento di frontoni di varie forme, o di archi con trabeazione curvilinea su alcuni degli intercolumni.