Kharigismo: differenze tra le versioni

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{| class="wikitable" style="width:200px;float:right"
|-bgcolor="#EFEFEF"
|colspan="2"|<center><big>'''Kharigismo'''</big></center>
|-
|colspan="2"|[[File:Kharijism arabic.PNG|right|200px|Kharigismo]]
|-
|'''Pertinenza'''
| [[Islam]]
|-
|'''Moschea principale'''
| Grand Mosque di [[Mascate]] ([[Oman]])
|-
|'''Numero di membri'''
| 1.300.000
|-
|'''Data di creazione'''
| [[657]] d.C.
|-
|'''Fondatore'''
| Kharigiti scissionisti
|-
|'''Rami'''
| [[Sufriti]], [[Azraqiti]], [[Najadat]], [[Nukkariti]], [[Ibaditi]]
|}
Il '''Kharigismo''' è un ramo dell'[[Islam]], distaccatosi dagli altri all'epoca del quarto [[califfo]] [[Ali ibn Abi Tàlib|ʿAlī ibn Abī Ṭālib]], in stretta correlazione con l'insurrezione del governatore di [[Siria]] [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya ibn Abī Sufyān]] che reclamava giustizia per la morte di [['Othmàn ibn 'Affàn|ʿOthmān ibn ʿAffān]], suo stretto parente, e che si opponeva verosimilmente alla deposizione disposta ai suoi danni da ʿAlī.
 
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Lo scontro armato, scoppiato a [[Battaglia di Siffin|Siffīn]], fu bloccato da un gruppo di seguaci di ʿAlī che vollero si rispondesse positivamente alla richiesta dei sostenitori del governatore, che pare stesse soccombendo. Costoro invocarono infatti nel corso della battaglia una risoluzione "pacifica" del dissidio mediante un arbitrato fra le parti, che evitasse il proseguire della guerra civile e lo spargimento di sangue di credenti.
 
Nel corso della notte, però, tali seguaci del califfo tornarono sulla loro decisione perché convinti che solo la battaglia avrebbe permesso di decidere chi fosse dalla parte della ragione: se Muʿāwiya che marciava in armi contro l'autorità costituita per ottenere giustizia o il califfo che, per quanto tiepido nel rintracciare i mandanti dell'assassinio di ʿOthmān, era pur sempre il "Comandante dei Credenti". Il "giudizio di Dio" che essi avevano quindi dapprima accondisceso a ricercare, fu da essi stessi considerata una ribellione contro il califfo da parte di persone che in quel modo non potevano essere più considerate musulmane e di cui era quindi lecito "versare il sangue".<br />
 
Il loro slogan divenne pertanto ''Lā ḥikma illā li-llāh'' ("a Dio solo spetta il giudizio") e da qui provenne anche l'altro loro nome di "''Muḥàkkima''" (''Quelli del giudizio [di Dio]'').
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Portale|Islam}}