Battaglia dello Stretto di Surigao: differenze tra le versioni

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== La battaglia ==
[[File:Japanese battleships Yamashiro, Fuso and Haruna.jpg|thumb|left|La corazzata giapponese {{nave||Yamashiro|nave da battaglia|2}} con, in secondo piano, la {{nave||Fusō|nave da battaglia|2}} e la {{nave||Haruna|incrociatore da battaglia|2}}. Le prime due navi affondarono entrambe nello Stretto di Surigao]]
{{...}}
Alle 22:36 del 24 ottobre una delle motosiluranti, la PT-131, ottenne il primo contatto con le navi giapponesi in avvicinamento, dando il via alla battaglia; alle 00:25 del 25 ottobre Oldendorf iniziò a ricevere i rapporti sul contatto, le prime indicazioni accurate sulla posizione della Forza meridionale da oltre quattordici ore. Fino alle 2:13, sezione dopo sezione, le ''PT boat'' statunitensi si lanciarono contro le unità giapponesi solo per venire respinte dall'intenso fuoco di risposta del nemico; delle trenta motosiluranti impiegate nell'azione, nessuna riuscì a mettere a segno colpi sulle unità nemiche, mentre una (la PT-493) fu affondata e dieci danneggiate dai giapponesi<ref>{{cita|Ireland|p. 81}}.</ref><ref name=awm-p522/><ref name="Morison 1956"/>.
 
Mano a mano che i rapporti delle PT raggiungevano Oldendorf, questi li girava ai comandanti dei distaccamenti di cacciatorpediniere dislocati più a nord; alle 2:40 la {{nave|USS|McGowan|DD-678|2}} del 54º Squadrone cacciatorpediniere (DesRon 54) fu la prima ad avvistare le unità di Nishimura, ormai al centro dello stretto<ref>{{cita|Ireland|p. 83}}.</ref>. Alle 3:00 tre unità dello squadrone lanciarono i loro siluri contro le navi giapponesi dal lato di [[tribordo]] mentre nove minuti più tardi altre due facevano altrettanto dal lato di [[babordo]]: la ''Yamashiro'' incassò un siluro senza problemi, ma il cacciatorpediniere ''Yamagumo'' fu colpito in pieno ed affondò rapidamente entro le 3:19, il ''Michishio'' venne immobilizzato e lo ''Asagumo'' perse la [[prua]], anche se, muovendo lentamente, fu in grado di ritirarsi<ref name=Ireland-84>{{cita|Ireland|p. 84}}.</ref>; colpita da uno o due siluri ed in preda alle fiamme, la corazzata ''Fusō'' uscì dalla formazione ed alle 3:38 esplose fragorosamente spezzandosi in due tronconi, che andarono alla deriva giù per lo stretto<ref name=Ireland-84 />. Oldendorf riportò nel suo rapporto preliminare che «...alle 03:20 il ComDesRon54 (comandante della 54ª squadriglia cacciatorpediniere) notificava un colpo a segno ed una grossa esplosione su una nave, visti dalla ammiraglia»<ref>{{cita|Gill|p. 524}}.</ref><ref name="Morison 1956"/>. Fu poi la volta del DesRon 24, che tra le 3:23 e le 3:26 riuscì a piazzare un secondo siluro sulla ''Yamashiro'' ed a finire il ''Michishio''; l'ultimo attacco dei cacciatorpediniere si ebbe tra le 3:54 e le 4:14, ma non ottenne risultati, anche perché la linea da battaglia statunitense aveva iniziato a fare fuoco: il cacciatorpediniere {{nave|USS|Albert W. Grant|DD-649|2}} finì preso in mezzo dal fuoco incrociato, incassando sette proiettili giapponesi ed undici statunitensi che provocarono un totale di 34 morti e 94 feriti<ref name=Ireland-85>{{cita|Ireland|p. 85}}.</ref>.
 
Alle 3:16 i radar della ''West Virginia'' individuarono le navi sopravvissute della forza di Nishimura a una distanza di 38&nbsp;km nel buio più fondo e ottennero una soluzione di tiro a 27&nbsp;km. Alle 03:51 Oldendorf ordinò agli incrociatori di aprire il fuoco con i pezzi principali da 150 mm: le unità Alleate scatenarono un elevato volume di fuoco sul nemico, con il solo ''Columbia'' che sparò 1.147 colpi in diciotto minuti<ref name=Ireland-85 />. Due minuti dopo la ''West Virginia'' aprì il fuoco con gli otto cannoni da 406&nbsp;mm delle sue batterie principali a una distanza di 21&nbsp;km, colpendo la ''Yamashiro'' con la sua prima salva; proseguì quindi sparando in totale 93 proiettili. Alle 3:55 si unirono la ''California'' e la ''Tennessee'', che spararono un totale di 69 e 63 proiettili da 355&nbsp;mm: il sistema di tiro controllato dal radar permise a queste navi di colpire bersagli a una distanza tale da tenersi fuori dalla portata di tiro dei giapponesi, i cui sistemi di controllo del tiro erano meno avanzati<ref name=Ireland-85 />. Le altre tre navi statunitensi, equipaggiate con radar di controllo dell'artiglieria meno evoluti, ebbero difficoltà ad ottenere una soluzione di tiro: la ''Maryland'' alla fine riuscì a ottenere un contatto visivo grazie agli spruzzi prodotti dai proiettili delle altre navi e sparò un totale di 48 proiettili da 400 mm; la ''Pennsylvania'' non riuscì a trovare un bersaglio e i suoi cannoni rimasero muti, mentre la ''Mississippi'' ottenne una soluzione di tiro alla fine della battaglia e sparò solo una [[Salva (artiglieria)|salva]] completa di dodici colpi da 360 mm<ref name=Ireland-85 />. Questa fu l'ultima salva mai sparata da una nave da battaglia contro un'altra nave della stessa categoria<ref name=mhol>{{cita web | http://www.militaryhistoryonline.com/wwii/articles/battleofsurigaostrait.aspx | The Battle of Surigao Strait: The Last Crossing of the T | 14 aprile 2012}}</ref>.
 
Le unità giapponesi incassarono un gran numero di colpi senza quasi avere la possibilità di rispondere: allagata oltre ogni controllo, la ''Yamashiro'' si capovolse lentamente ed affondò alle 4:19, portando con sé Nishimura e gran parte dell'equipaggio, mentre l'incrociatore ''Mogami'', sebbene incendiato e con il ponte di comando distrutto, riuscì a virare ed a ritirarsi lentamente giù per lo stretto<ref name=Ireland-86>{{cita|Ireland|p. 86}}.</ref>; sopravvissuto alla tempesta di fuoco statunitense, il cacciatorpediniere ''Shigure'', l'ultimo rimasto del gruppo di Nishimura, riuscì a virare, ma un colpo danneggiò il suo timone obbligandolo ad andare alla deriva verso sud<ref name=Ireland-86 />.
 
== Esito ==