Ciambella romagnola: differenze tra le versioni

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La parola ciambella sembrerebbe derivare dal [[lingua latina|latino]] ''cymbula'', cioè ''barchetta'', a cui rassomiglierebbe per la forma. Altri ritengono che derivi da ''suavillum'' o ''savillum'', una sorta di [[focaccia]] composta, secondo [[Marco Porcio Catone|Catone]], di [[farina]], [[cacio]], [[uovo (alimento)|uova]] e [[miele]], il cui nome è da ricollegarsi a suavis, che significa ''dolce al gusto''. La preparazione della ciambella si differenzia da provincia a provincia.
 
RICETTA:
3 uova freschissime
un bicchiere di latte
500 gr. di farina
300 gr. di zucchero bianco
200 gr. di burro
8 gr di lievito per dolci,
un po’ di scorza di limone grattugiata,
zucchero in granella
 
Come preparare una gustosa ciambella romagnola:
 
Intenerire il burro e impastatelo la farina, aggiungete le 3 uova (tranne 1 tuorlo) ed in fine lo zucchero. Incominciate ad amalgamare il tutto versando il latte un poco alla volta. Il latte va dosato per ottenere una pasta consistente ed omogenea possibile.
 
Subito dopo aggiungere nell’impasto il lievito e la scorza del limone grattugiato.
 
Sopra una teglia da forno abbastanza larga stendete una carta da forno e sistematevi l’impasto della ciambella.
Una volta posizionata decoratela con un tuorlo sbattuto e la granella di zucchero.
 
Far cuocere in forno, non troppo caldo 170°, per circa mezz’ora.
 
L’impasto della ciambella è l’impasto base di molti dolci, ogni casa ha le sue sfumature e le sue ricette. Divertitevi a ad aggiungere scorza di arancio e gocce di cioccolata o altri ingredienti…
 
…e non dimenticate la vera ciambella Romagnola va intinta nella cagnina!
 
== Note ==