Monte Alpi: differenze tra le versioni

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''L'Alpe di Latronico''
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}}
Il '''monte Alpi''', con le sue due cime gemelle ''Pizzo Falcone'' (1.900  m) e ''S. Croce'' (1.893  m), è annoverabile tra i rilievi più alti dell'[[Appennino lucano]] e ne costituisce una delle aree più interessanti ed intatte dal punto di vista ambientale e naturalistico.
 
Estrema propagine settentrionale del [[massiccio del Pollino]], l'Alpi è posto a guardia dell'alta valle del [[Sinni|fiume Sinni]], a sud del [[monte Raparo]] (1.761  m), ad est del [[massiccio del Sirino]] (2.005  m) e a nord, nord-est rispetto al gruppo dei [[Monti_la_Spina_Monti la Spina -_Zaccana Zaccana|monti La Spina-Zaccana]] (1.652  m e 1.580  m).
 
==Caratteristiche==
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Molto simile ai complessi montuosi della placca abruzzese-campana, il monte Alpi è paragonabile ad una grossa zolla di calcare cretacico, dalla caratteristica forma cuneiforme, che emerge in modo brusco dai terreni che lo circondano, di formazione più recente.
 
Da ognuna delle sue vette si possono osservare, simultaneamente, a nord l'alta [[val d'Agri]], ad est il sistema dei calanchi argillosi degradanti verso il [[mar Ionio]], ad ovest il [[Massiccio del Sirino|Sirino]], la costa tirrenica e le vette più alte del [[Cilento]]; a sud, infine, i monti Zaccana e la Spina oltre che l'imponente acrocoro del [[Massiccio del Pollino|Pollino]], e in condizioni ideali anche la [[Sila]].
 
Nella zona sono tuttora operanti diverse cave per l'estrazione di materiale destinato all'edilizia e la lavorazione dell'originale ''pietra grigia di Latronico'', utilizzata come marmo ornamentale.
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==Flora e fauna==
[[Immagine:Canis lupus laying.jpg|upright|thumb|left|Il lupo ([[Canis lupus]]) frequenta i boschi dell'intero comprensorio.]]
La flora è largamente caratterizzata dalla presenza della pianta simbolo del [[Parco nazionale del Pollino]], il [[Pino loricato]].
 
Dove le rocce lasciano spazio a morbide ondulazioni argillose, si possono osservare degli esemplari di [[agrifoglio]] nella variante insolita di portamento arboreo.
 
Tra le altre specie floristiche si annovera la presenza di [[Taxus|tassi]] colossali ultracentenari.
 
La fauna del massiccio è in gran parte assimilabile a quella della restante parte del [[Parco nazionale del Pollino]]. A titolo esemplificativo, si possono citare, tra i mammiferi: il [[lupo]], il [[cinghiale]], il [[Meles meles|tasso]], l’[[istrice]], il [[gatto selvatico]] e lo [[scoiattolo]] nella sua variante meridionale, di colore scuro; tra gli uccelli, numerose sono le specie tipiche degli ambienti di montagna tra cui spiccano diverse specie di rapaci diurni e notturni.
 
[[Immagine:Cartel 070mod.jpg|thumb|In autunno la montagna si tinge di rosso.]]
 
===Fossili===
È stata accertata nel corso degli anni la presenza di fossili come un esemplare di ''[[Istiophoridae]]'' del genere ''makaira'' (noto agli appassionati di pesca come ''[[Istiophoridae|marlin]]'') lungo 235  cm, alto 95  cm e dal rostro di 30  cm, risalente a circa 30 milioni di anni fa. È ubicato a circa 970  m [[s.l.m.]] sopra la contrada ''Iannazzo'' e sotto la cava di pietra.
 
== Voci correlate ==
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{{Portale|Basilicata|Montagna}}
 
[[Categoria:Montagne dell'Appennino lucano]]
[[Categoria:Gruppi montuosi della Basilicata]]
[[Categoria:Montagne della provincia di Potenza|Alpi]]