Ludovico Dolce: differenze tra le versioni

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Molti critici, pur elogiando la vastità del suo sapere e la ricchezza delle sue produzioni, gli rimproverano di non avere in definitiva mai raggiunto l'eccellenza in alcuno dei molteplici campi cui si applicò. La sua opera più conosciuta sono le ''Osservationi nella volgar lingua'' (1550), uno dei più importanti trattati di grammatica italiana del Cinquecento, di poco successivo alle ''Prose della volgar lingua'' del [[Pietro Bembo|Bembo]] (1525), e a differenza di queste ultime, decisamente orientato a finalità divulgative e didattiche.
 
Dolce curò per Giolito l'edizione del ''[[Decameron]]'' (1552), del [[Canzoniere (Petrarca)|Canzoniere]] [[petrarchesco]] e della ''[[Divina Commedia]]'', che fu il primo a definire "divina", nel frontespizio della pubblicazione (1555), mentre per Bindoni/Pasini lavorò all'edizione dell'<nowiki>'</nowiki>''[[Orlando Furioso]]''.<ref>S. Giazzon, cit., pp. 78-79</ref>
 
==Opere==