Silver Age: differenze tra le versioni

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====Il Caso Julius Schwartz====
 
Il redattore-supervisore Julius Schwartz ha avuto un ruolo fondamentale nel ricreare un motivo di interesse intorno al genere supereroi. La sua idea di riprendere i personaggi anni trenta e quaranta e cercare di riproporli ad una nuova generazione non era così scontata e votata al successo come sembrerebbe apparire con il senno di poi. Ovviamente c'è chi obietta che non fu di Schwartz l'iniziativa di rilanciare il personaggio di ''Flash'' ( come affermato dal Direttore Editoriale DC Comics [[Irwin Donenfield]]). Forse è altrettanto vero che la volontà di creare di un nuovo costume per il personaggio è di [[Carmine Infantino]] ma sembra attestato che fu Schwartz a volere rinnovare i personaggi e addirittura cambiarne l'identità per dare nuova linfa alle storie da proporre.<ref name = Les >Les Daniels, ''DC Comics a celebration of the world's favorite comic book heroes'' Editore Watson-Guptill Publications, 2003.</ref>
 
Nonostante l'indubbio ruolo nel creare la Silver Age, Schwartz ne pone anche le basi per l'inevitabile fine creativa. Il sistema di lavoro da lui creato non permette di fatto nessun tipo di interazione tra scrittore e disegnatore. Entrambi fanno riferimento a lui in persona che ne sottoscrive l'operato e spesso ne altera profondamente il processo creativo. Si crea un ''Sistema Editoriale'' di creazione dei fumetti. Di fatti è sempre Schwartz e il suo gruppo di redattori e collaboratori che hanno le redini di ogni singola serie<ref name = Les/>. Ne è un esempio la ''Justice League of America'' dove lo scrittore [[Gardner Fox]] spesso è un mero esecutore delle idee del suo supervisore e non ha contatti con il disegnatore [[Mike Sekowsky]] se non tramite gli uffici redazionali. In questo modo si arriva presto ad una eccessiva ripetitività delle storie e conseguente perdita di lettori.