Tranvia Mondovì-San Michele: differenze tra le versioni

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[[File:San Michele Mondovì - Fermata tram.jpg|thumb|left|San Michele Mondovì, Fermata tram]]
 
Il 1°º aprile [[1891]] la stessa concessione tornò in capo ai fratelli Delvecchio per passare, nel [[1907]] due nuovi gestori, gli ingegneri Gastone e Montezemolo. Durante tale esercizio sorsero serie difficoltà economiche, dovute soprattutto al rincaro nel prezzo del carbone, che portarono all'interruzione del servizio nel luglio [[1916]]. Iniziò dunque un biennio di contese legali fra i gestori e il Ministero competente, il quale il 28 ottobre nominò il sindaco di Mondovì quale commissario: alla revoca della concessione fece seguito il licenziamento di tutti i dipendenti dell'azienda. La linea venne riaperta il 14 aprile [[1917]], limitatamente al tratto fino al santuario, per poi riprendere l'intero percorso il successivo 9 giugno<ref name="Lupo" />.
 
Il 28 giugno [[1918]] fu costituita la Società Anonima Tranvie di Mondovì (SATM), diretta dagli ingegneri Eva e Forzani, nel cui piano industriale venne prevista l'elettrificazione della tranvia<ref>Regio decreto n.218, 10 gennaio 1929, [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=07&mese=03&anno=1929 Gazzetta ufficiale del Regno d'Italia n. 056, 7 marzo 1929].</ref>, che assunse dunque l'esercizio dell'impianto avviando i relativi lavori. La trazione elettrica fu inaugurata nel giugno [[1923]]<ref name="Lupo" />.