Deodato Scaglia: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Nipote del cardinale [[Desiderio Scaglia]], anch'egli [[domenicano]], conseguì il grado di ''magister sacrae theologiae'' a [[Bologna]], fu [[vescovo di Melfi]] dal 19 gennaio 1626 al 1644 e di [[vescovodiocesi di Alessandria|Alessandria]] dal 18 aprile 1644 alla morte, avvenuta nel 1659.
 
Redasse un manuale inquisitoriale, la ''Prattica di procedere con forma giudiciale nelle cause appartenenti alla Santa Fede'' (titolo identico al manuale pubblicato dallo zio cardinale), seguito dalla ''Theorica di procedere tanto in generale, quanto in particolare ne’ casi appartenenti alla Santa Fede''. I testi, datati 1637 e 1639, sono rimasti [[manoscritti]].