Oligocene: differenze tra le versioni

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Nella [[scala dei tempi geologici]], l'l’'''Oligocene''' è la terza e ultima [[epoca geologica]] del [[Paleogene]] e si estende da 33,9 ± 0,1 milioni di anni fa (Ma) a 23,03 Ma,<ref name=chart2014>{{Cita web|titolo=Chronostratigraphic chart 2014|url=http://www.stratigraphy.org/index.php/ics-chart-timescale|editore=ICS|accesso=11 agosto 2014}}</ref><ref name="ics2009">[http://stratigraphy.science.purdue.edu/gssp/ Global Boundary Stratotype Section and Point (GSSP) of the International Commission of Stratigraphy], Status on 2010.</ref> preceduta dall' [[Eocene]] e seguita dal [[Miocene]], la prima epoca del successivo [[Neogene]].
 
Il nome "Oligocene" deriva dal greco ''ὀλίγος'', "oligos" (poco) e ''καινός'', "kainos" (nuovo, recente) e si riferisce allo scarso sviluppo di nuove specie di [[mammiferi]], dopo la radiazione adattativa avvenuta durante l'[[Eocene]]. Cronologicamente, l'Oligocene si trova dopo l'[[Eocene]] e prima del [[Miocene]], ed è la terza e conclusiva epoca del periodo del [[Paleogene]]. L'Oligocene è spesso considerato un importante momento di transizione, un collegamento fra "''il mondo arcaico dell'Eocene tropicale e gli ecosistemi moderni del Miocene.''"<ref name="Haines"/>
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== Definizioni stratigrafiche e GSSP ==
La base dell'Oligocene e del suo primo stadio, il Rupeliano, è definita dalla scomparsa dei [[foraminiferi]] [[plancton]]ici dei generi ''Hantkenina'' e ''Cribrohantkenina'', generi degli ''Hantkeninidae'' provenienti dall' Eocene.<br>
Come marcatori secondari si considerano le zone di nanofossili calcarei NP21 e CP16a, l'inversione di polarità magnetica 13R1.<ref name="ics2009"/>
 
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La generale discesa della temperatura del Paleogene fu interrotta nell'Oligocene da alcuni cambiamenti repentini. Ad un primo calo di 8,2&nbsp;°C, durato solo quattrocentomila anni, fece seguito una variazione di 2&nbsp;°C che si estese per circa sette milioni di anni a partire da 32,5 Ma e fino a 25 Ma<ref>A.Zanazzi (et al.) 2007 'Large Temperature Drop across the Eocene Oligocene in central North America' Nature, Vol. 445, 8 February 2007</ref><ref>C.R.Riesselman (et al.) 2007 'High Resolution stable isotope and carbonate variability during the early Oligocene climate transition: Walvis Ridge (ODP Site 1263) USGS OF-2007-1047</ref> e fece sentire i suoi effetti a livello globale<ref>Lorraine E. Lisiecki Nov 2004; ''A Pliocene-Pleistocene stack of 57 globally distributed benthic δ<sup>18</sup>O records'' Brown University, PALEOCEANOGRAPHY, VOL. 20</ref> con un aumento dei ghiacci e una diminuzione di 55 metri del livello del mare.<ref>Kenneth G. Miller Jan-Feb 2006; ''Eocene–Oligocene global climate and sea-level changes St. Stephens Quarry, Alabama'' GSA Bulletin, Rutgers University, NJ [http://bulletin.geoscienceworld.org/cgi/reprint/120/1-2/34?eaf]</ref> Questo raffreddamento si interruppe in seguito all'attività vulcanica della caldera di [[La Garita]] tra 28 e 26 Ma. L'evidenza geologica della glaciazione tra Oligocene e [[Miocene]] è visibile nelle isole di McMurdo Sound e King George.
 
Con la separazione dell' America del Sud dall' Antartide, avvenuta a cavallo tra Eocene e Oligocene, si aprì il [[Canale di Drake]] che permise la circolazione oceanica completa attorno al continente antartico. La [[Corrente Circumpolare Antartica]]
interrompendo la miscelazione con le più calde correnti tropicali, causò un brusco raffreddamento delle acque antartiche che provocò la formazione perenne dei ghiacci nel continente che fino ad allora era stato ricoperto di boschi e fu anche una delle cause della diminuzione del livello dei mari.