Chiesa cristiana evangelica dei fratelli: differenze tra le versioni

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Furono però soprattutto gli avvenimenti del 1848-1849 con la fuga di [[Pio IX]] da Roma ad accendere la speranza che fosse giunta l'ora di una riforma religiosa, da realizzare attraverso una guerra patriottica contro il papato.
Tale prospettiva sembrò sul punto di realizzarsi con la nascita della Repubblica romana, esperienza che più di ogni altra contribuì a legare la componente più impegnata del protestantesimo al Risorgimento.
Il progresso del movimento dei fratelifratelli raggiunse il suo apice nel 1848 quando la rivoluzione portò al governo [[Giuseppe Montanelli]] e [[Bettino Ricasoli]], entrambi assertori della più completa libertà religiosa.
Alcuni sovrani italiani concessero costituzioni, in Piemonte vennero concessi i diritti politici alle minoranze valdese ed ebraica, il progetto unitario fu avviato dichiarando guerra all'[[Austria]]; a Roma, nel 1849, la Repubblica proclamò la libertà di coscienza.
All'entusiasmo dei primi mesi seguì però la reazione capeggiata dall'Austria, con ondate di carcerazioni e bandi; a Roma i francesi restaurarono il potere papale.