Jeeves e l'ospite non invitato: differenze tra le versioni
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== Trama ==
[[Bertie Wooster]], l'[[io narrante]], col fido [[valletto (servitore)|valletto]] [[Jeeves]] risiedono temporaneamente a [[New York]], «nella stagione in cui la città si presenta più bella»<ref>P.G. Wodehouse, Jeeves e l'ospite non invitato. In: ''Avanti, Jeeves!''; trad. di Silvio Spaventa Filippi; rev. di Claudio Redi, Milano: Bietti, 1973, p. 55. Tutte citazioni sono tratte dalla suddetta edizione</ref>.
Già la prima sera il giovane Lord ritorna a casa completamente ubriaco; si giustificherà più tardi con Bertie dicendo che finora ha abitato sempre nell'austero villaggio natale; trovandosi per la prima volta in una grande città, vuole cedere alle sue tentazioni. Il comportamento di Lord Pershore diventa sempre più discutibile, finché non porta a casa Rollo, un cane aggressivo che morde il padrone di casa. Disperato Bertie decide di lasciare l'appartamento di New York per recarsi dal suo amico Rocky Todd, un amante della solitudine che che vive in una foresta. Tornato dopo una settimana a New York, apprende da Jeeves che Lord Pershore è finito in prigione, condannato a un mese per aver assalito un poliziotto. Bertie ritiene che la prigione avrà un effetto benefico sulla salute fisica e mentale del ragazzo, il quale sarebbe comunque uscito prima del ritorno della madre. Costei tuttavia si presenta a casa in anticipo, infuriata contro Bertie («mentre visitavo la prigione dell'isola di Blackwell, per raccogliere notizie per il mio lavoro, ho veduto là il mio ragazzo vestito con una giubba a strisce, seduto accanto a un mucchio di pietre con un martello in mano»<ref>P.G. Wodehouse, Jeeves e l'ospite non invitato. In: ''Op. cit.'', p. 75</ref>). Jeeves risolve la situazione dicendo a Lady Malvern che il figlio era andato volontariamente in prigione per raccogliere notizie che potessero essere di aiuto alla madre nel suo lavoro. Lady Malvern è rabbonita. Jeeves chiede a Berto 50 dollari: «li debbo a Lord Pershore [...] Per indurre sua signoria ad abbandonare la sua vita di bagordi, mi presi la libertà di scommettere con lui cinquanta dollari che non sarebbe stato capace dio pigliare a pugni un poliziotto; accettò molto volentieri la scommessa, e la vinse»<ref>P.G. Wodehouse, Jeeves e l'ospite non invitato. In: ''Op. cit.'', p. 79</ref>.
== Genesi del racconto ==
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