Paradiso - Canto ventisettesimo: differenze tra le versioni

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Terminato questo passo dottrinale, Beatrice inizia subito con la seconda grande invettiva del canto:
 
"O cupidigia che fai sprofondare i mortali, tanto che nessuno è capace di alzare gli occhi al di sopra delle proprie brame! Il desiderio di [[Bene (etica)|Bene]] fiorisce sì negli uomini, ma la pioggia continua della cupidigia trasforma i frutti buoni in «bozzacchioni», ossia in bacche immangiabili: così solo nei bambini si trovano fede ed innocenza, che però fuggono prima ancora che inizi a crescer loro la barba. L'uno, ancora infante, è sobrio, e poi si ingozza di cibo senza nemmeno rispettare i periodi di digiuno e astinenza; l'altro da piccolo ama ed ascolta la madre, che poi più tardi desidera vedere sepolta. Così si fa nera la pelle bianca della bella figlia di colui che viene la mattina e parte di sera (passo oscurissimo che ha provocato molte e discordanti interpretazioni: chi intende la figlia del sole come [[Circe]], simbolo dei beni mondani, chi come [[Aurora (mitologia)|Aurora]], semplice icona di bellezza la cui pelle da bianca diventa nera a rappresentare come l'umanità si corrompa tanto da degenerare in uno stato bestiale, dalla pelle scura appunto). Ma ciò non deve meravigliare, se si pensa che non vi è nessuno che in terra governi in modo adeguato gli uomini: presto però l'influsso dei cieli farà invertire la rotta, cosicché la flotta dell'umanità correrà in modo diritto, e dal fiore nascerà un vero frutto".
 
==Analisi del canto==