Hārūn al-Rashīd: differenze tra le versioni

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Anche Hārūn fu influenzato dalla madre; durante il suo regno a controllare l'amministrazione erano il suo [[visir]] [[Barmecidi|barmecide]] [[Yahya ibn Khalid]] (che era stato anche precettore di Hārūn), il figlio Jaʿfar (che era fratello di latte di Hārūn e, quindi, legalmente assimilato in tutto a un fratello di sangue), e altri membri della famiglia dei [[Barmecidi]].
 
I Barmecidi erano una famiglia persiana divenuta molto potente sotto il califfato di al-Mahdī ma fu proprio Rashīd a disfarsene improvvisamente, facendo imprigionare il suo vecchio istitutore e [[vizir]] Yaḥyā e facendo uccidere Jaʿfar, il cui corpo fu poi crocifisso alla porta del ponte più importante che a Baghdad scavalcava il [[Tigri]]. L'episodio fece talmente scalpore sui suoi coetanei (di fatto si trattava di un fratricidio) che il ricordo fu tramandato in modo assai vivido nelle stesse ''Mille e una notte''.<br />
Intorno all'anno 802 stabilisce anche contatti diplomatici con [[Carlo Magno]].<ref>Si veda in merito [[Henri Pirenne]], ''Maometto e Carlomagno'' Roma-Bari, Laterza, 1939 (trad. dell'originale ''Mahomet et Charlemagne'', Paris-Bruxelles, Alcan-Nouvelle Société d'éditions, 1937).</ref> E si racconta che gli ambasciatori di Carlo tornassero impressionati per quanto avevano visto presso la corte di Hārūn.
 
== Il califfato ==
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==Bibliografia==
* [[Tabari|Ṭabarī]], ''Taʾrīkh al-rusul wa l-mulūk'', ed. Muḥammad Abū l-Faḍl Ibrāhīm, 10 voll., Il Cairo, Dār al-maʿārif, 1960-69.
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Califfi abbasidi]]
[[Categoria:Abbasidi]]
[[Categoria:Personaggi de Le mille e una notte]]
[[Categoria:Persone legate a Baghdad]]