Ahmad b. Majid al-Najdi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
'''Ahmad ibn Mājid ibn Muhammad al-Saˁdī al-Jaddī al-Najdī''' ('''<big> احمد بن ماجـد محمد السعدي الجدي ﺍﻟﻨﺠﺪﻱ</big>''') fu il più illustre navigatore [[Arabi|arabo]], vissuto nel XV secolo: lo stesso del grande navigatore [[Portogallo|portoghese]] [[Vasco da Gama]].
 
Lo [[Yemen|yemenita]] Ibn Mājid (di cui s'ignorano date di nascita e di morte) apparteneva a una famiglia di navigatori che agiva prevalentemente nel [[Mar Rosso]] ma il suo teatro d'azione fu l'[[Oceano Indiano]] (Mare degli [[Arabi]], presso i geografi [[musulmani]]).
 
Autore del ''Kitāb al-Fawā'id'' (Il libro degli insegnamenti utili), Ibn Mājid si iscriveva nella tradizioni di valenti marinai che l'avevano preceduto in piena età [[Abbasidi|abbaside]]: Muhammad b. Shādān, Sahl b. Abān e Layth b. Kahlān, illustrandosi nell'esplorazione di numerose terre bagnate dall'[[Oceano Indiano]]: dal [[Madagascar]] a [[Zanzibar]], da [[Ceylon]] a [[Giava]], da [[Socotra]] a [[Sumatra]].
 
Esperto astronomo, ha lasciato preziose descrizioni degli strumenti marittimi di navigazione - tra cui la [[bussola]] - usati dai [[musulmani]] e che erano assai più progrediti di quelli in uso nell'Occidente cristiano, descrivendo con precisione il fenomeno dei [[monsoni]] e il profilo delle coste africane e asiatiche da lui percorse più volte.
 
L'azione che l'Occidente ha sistematicamente sottaciuto, per timore forse d'offuscare l'impresa (comunque grande) di Vasco da Gama, fu l'aver accompagnato il navigatore [[Portogallo|portoghese]] da [[Malindi]] a [[Calicut]] (Stato [[India|indiano]] del [[Kerala]]). Le fonti portoghesi dell'epoca lo ricordano come "Malemo Cana" o "Malemo Canaqua" (dal termine [[lingua araba|arabo]] ''kanaka'', "astrologia marittima").
 
I suoi consigli di non navigare troppo prossimi alla costa indiana, soggetta a forti movimenti di correnti marine, evitò ai Portoghesi un probabile naufragio e si diceva che i Portoghesi avessero fatto ubriacare a bella posta il loro pilota perché, sotto i fumi dell'[[alcol]], egli rivelasse le modalità migliori di navigazione verso l'India, che Ibn Mājid non voleva invece interamente svelare.