Il tamburo di latta (romanzo): differenze tra le versioni

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Al ritorno dal cimitero trovarono un nuovo inquilino in casa (requisita dai vincitori): era un uomo vedovo, Fajngold, che lasciò a Maria e al figlio la cantina fornita di due letti mentre Oskar (che a causa della sua crescita improvvisa si era ammalato) fu fatto stare su un giaciglio nel tinello. In maggio, dopo che Maria ebbe rifiutato la proposta di matrimonio di Fajngold, tutta la famigliola si trasferì in Renania a casa di Guste, sorella di Maria.
Viaggiarono in treno dove le condizioni del malato peggiorarono ed a Luneburg venne ricoverato in ospedale dove, per questioni di lontananza, non vedeva molto spesso la sua famiglia.
Dopo un lungo periodo di degenza, durante il quale crebbe molti centimetri e gli spuntò la gobba, venne dimesso e tornò a vivere con i propri familiari. Egli aveva molto appetito e pesava molto sul bilancio familiare, cosa che Maria gli rinfacciava spesso, dicendogli che avrebbe dovuto darsi da fare anche lui.
Egli trovò lavoro presso un artigiano di pietre sepolcrali, in questo modo non si sentiva più un peso, contribuiva molto al bilancio familiare guadagnando più di tutti gli altri. Subito dopo la riforma monetaria Oskar perse il lavoro ma trovò impiego come modello per opere d’arte dove percepiva un sostanzioso compenso per ogni posa, così riuscì anche a permettersi una stanza in subaffitto, aveva tra l’altro come coinquilina un’infermiera di nome Dorothea. Egli aveva predisposizione naturale verso le donne “col camice bianco” rafforzata dal fatto che non la vedeva mai, quella donna divenne la sua ossessione, stava nottate intere aspettando un segno della sua presenza, andava nella sua stanza frugava tra le sue cose, un giorno lesse addirittura la sua posta: era una lettera d’amore scrittale da un medico.
Un pomeriggio notò che un coinquilino tentava in tutti i modi di attirare la sua attenzione, gli si avvicinò e cosi conobbe un altro abitante dell’appartamento: Kleep, un trombettista che passava le sue giornate sdraiato sul letto senza nemmeno alzarsi per i bisogni primari, aveva tutto a portata di mano, cucinava per giorni la pasta nella stessa acqua, su un fornellino da campeggio posto di fianco a lui, sotto il letto aveva le bottiglie della birra, che dopo averne bevuto il contenuto usava per orinarci dentro. Conoscendo quello strano personaggio, del quale divenne grande amico, Oskar ricominciò a suonare il tamburo.
Una sera sentì per la prima volta la donna del mistero che si muoveva nel buio dirigendosi verso il bagno comune, egli essendo senza abiti si coprì con un pezzo stuoia di cocco e uscì, quando, sempre nell’oscurità, la raggiunse le parlò con voce profonda, quasi tombale e la giovane dopo aver toccato la stuoia pensò di essere a contatto con Satana e si eccitò, quando però sentita la pelle di Oskar scoprì che era il sua vicino, si vergognò (soprattutto della propria reazione iniziale) e la notte stessa lasciò la casa senza avvisare nessuno.
Kleep e Oskar (triste e sconsolato per la brutta vicenda della infermiera) crearono una band che suonava nei locali più rinomati: suonavano nella “Cantine delle Cipolle”, luogo di ritrovo più rinomato della città; grazie a questa esperienza il tamburino divenne famosissimo, stampò milioni di dischi arricchendosi a dismisura.
Comprò un negozio di generi alimentari per Maria, alla quale chiese di sposarlo, ma lei rifiutò gentilmente.
I suoi compagni musicisti, sentendosi traditi da Oskar che non li aveva resi partecipi del suo successo, ingaggiarono un altro batterista.
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=== La Cuoca Nera ===
La figura della Cuoca Nera, tratta da [https://www.youtube.com/watch?v=t0uQqUDQm2Q una filastrocca tedesca], nutre l'angoscia del trentenne Oskar, ormai obbligato a vivere, a integrarsi, a fare delle scelte. Anche il suo ultimo tentativo di sottrarsi a queste responsabilità è fallito. Ma ora che fare? - si chiede Oskar. "Sposarsi? Restare scapolo? Emigrare? Posare? Comprare una cava? Radunare discepoli? Fondare una setta?" - Qualunque sia la scelta nulla lo libererà dalla presenza inquietante della Cuoca Nera, che "prima gli sedeva sulle spalle e baciava la sua gobba e ora gli si fa incontro e sempre più si avvicina".
 
== Edizioni ==