Archivio del '900: differenze tra le versioni
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L''''Archivio del '900''' è il centro di ricerca del [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]].
È costituito
Gli archivi storici raccolgono numerosi fondi documentari relativi all'arte e all'architettura italiana del XX secolo. L'avvio delle raccolte risale al futurista [[Fortunato Depero]], che donò al Comune di [[Rovereto]] un ricco nucleo di opere d'arte, ma anche il proprio archivio e la propria biblioteca personale. Il [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]],dalla sua fondazione, ha notevolmente incrementato il proprio patrimonio archivistico, arricchendolo di nuovi fondi tematicamente legati alle origini delle raccolte: il [[Futurismo]], la critica d'arte della prima metà del ‘900, l'[[architettura]], la [[Poesia visiva]] e le altre avanguardie del secondo Novecento. Attualmente sono presenti al Mart oltre 50 archivi storici personali, tutti descritti nel sito del Museo e in parte inventariati all'interno del sistema informativo on line CIM.
▲Gli archivi storici raccolgono numerosi fondi documentari relativi all'arte e all'architettura italiana del XX secolo. L'avvio delle raccolte risale al futurista [[Fortunato Depero]], che donò al Comune di [[Rovereto]] un ricco nucleo di opere d'arte, ma anche il proprio archivio e la propria biblioteca personale. Il [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]],dalla sua fondazione, ha notevolmente incrementato il proprio patrimonio archivistico, arricchendolo di nuovi fondi tematicamente legati alle origini delle raccolte: il [[Futurismo]], la critica d'arte della prima metà del ‘900, l'[[architettura]], la [[Poesia visiva]] e le altre avanguardie del secondo Novecento. Attualmente sono presenti al Mart oltre 50 archivi storici personali, tutti descritti nel sito del Museo e in parte inventariati all'interno del sistema informativo on line CIM. I materiali conservati all'Archivio del '900, trattandosi di archivi personali presentano una natura assai varia: documenti, carteggi, fotografie, scritti, disegni progettuali, ritagli stampa, ma anche documentazione a carattere personale e oggetti di varia natura, dal corno acustico di [[Vittore Grubicy de Dragon]] alla bigiotteria di scena della ballerina futurista [[Giannina Censi]], fino ai numerosi casi di confine incerto tra documento d'archivio e opera d'arte.
La biblioteca specialistica annovera un patrimonio di oltre 60000 volumi in gran parte riferibili all'arte dall'Ottocento ai giorni nostri. È composta da una parte generale, costituita soprattutto da cataloghi di mostre e monografie su singoli artisti, e una parte specifica, formata da fondi librari. Questi -una cinquantina in tutto, talvolta frammenti di biblioteche personali in origine ben più corpose- sono titolati in gran parte agli stessi soggetti produttori dei fondi d'archivio, condividendone la provenienza. Tra i nuclei bibliografici di maggior pregio si segnalano quelli legati all'[[editoria futurista]], al [[libro d'artista]] e alle riviste d'artista.
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