Georges Feydeau: differenze tra le versioni

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Georges divenne prestissimo autore e regista di opere teatrali caratterizzate dal ritmo quasi frenetico e basate sulla "matematica" dell'effetto comico (era un severissimo ''metteur en scène'') la cui popolarità superò infine anche quella delle opere del maestro del genere, [[Eugène Labiche]].
 
Molte sue opere di vaudeville sono ancora oggi rappresentate e applaudite, in particolar modo: ''“A scatola chiusa”'', ''“La palla al piede”'', ''“Il tacchino”'', ''“La pulce nell’orecchio”'', ''"Dove vai tutta nuda?"'' e soprattutto le celeberrime ''“Occupati d’Amelia”'', ''“[[Sarto per signora (Feydeau)|Sarto per signora]]”'' e ''“[[L'albergo del libero scambio]]”'', che tornano ogni anno nei cartelloni italiani ad opera di compagnie diverse. Undici delle sue vaudeville furono scritte in collaborazione con [[Maurice Desvallières]].
 
Feydeau non era solo un autore, ma un teatrante al quadrato. Conosceva e "scriveva" di scene, luci e costumi trattandoli al pari di attori. Le sue scenografie (ricche di complicatissimi cambi a vista ed al buio) sono finemente studiate con porte, finestre e armadi in numero calcolato ed angolazioni millimetriche per suscitare (se utilizzate sapientemente dagli attori) effetti esilaranti.