Villa (storia romana): differenze tra le versioni
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La '''villa in età romana''' era essenzialmente una casa di campagna. Sviluppatasi in [[Italia]] in particolare a partire dall'età [[Repubblica Romana|tardo-repubblicana]], sorgeva come residenza padronale al centro di un complesso di edifici e di terreni
Secondo [[Plinio il Vecchio]] e [[Vitruvio]] vi erano due tipi di [[villa]]: la villa ''urbana'', che era una residenza di campagna che poteva essere facilmente raggiunta da [[Roma]] (o da un'altra città) per una notte o due, e la villa ''rustica'', la residenza con funzioni di [[fattoria]] occupata in modo permanente dai servi o da schiavi che ci lavoravano per i padroni.
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==La villa urbana in età romana==
[[File:Schema Villa Urbana.jpg|thumb|Schema di villa urbana]]
La villa ''urbana'' può essere considerata come la sede del prestigio e del benessere dei romani più ricchi, il luogo delle relazioni sociali. Col tempo le ville urbane andarono ampliandosi, diventando pian piano simili alle residenze cittadine. Dotate di ogni comodità, spesso erano più grandi delle ''[[domus]]'' di città ed erano autosussistenti. Potevano avere [[biblioteca|biblioteche]], sale di lettura, stanze per il bagno caldo, freddo e tiepido, una [[piscina]] scoperta ed una palestra. Ampi [[portico|porticati]] permettevano passeggiate all'aperto. Erano circondate da parchi e [[giardino|giardini]]
Una delle ville romane più maestose che si possono tuttora visitare è [[Villa Adriana]], a [[Tivoli]]. Ma si possono ricordare anche le ville di [[Baia (Bacoli)|Baia]] e [[Posillipo]], la [[Villa dei Misteri]] a Pompei, la ''[[Domus Aurea]]'' di Nerone a Roma, la [[villa del Casale]] di Piazza Armerina.
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